sabato 17 novembre 2018

Partigiani che odiavano gli italiani


Testo di Paolo Sensini

Comprensibile perché un film sul modus operandi dei partigiani di Tito come "Red Land - Rosso Istria", sia così osteggiato dai media di regime. Attraverso la vicenda personale di Norma Cossetto ci mostra infatti uno di quegli aspetti che i vincitori della Seconda Guerra mondiale non vogliono assolutamente farci vedere: la barbarie dei partigiani titini nei confronti di tutto ciò che "puzzava" di italiano e lo strazio di centinaia di migliaia di persone costrette ad abbandonare in fretta e furia una terra dove vivevano da secoli. E gli altri, meno fortunati di loro, gettati nei buchi neri delle foibe. Se la gran parte delle narrazioni concernenti la guerra sono contraddistinte da una visione manichea del Bene contro il Male, è evidente che il comportamento dei comunisti titini e dei loro sodali italiani deve rimanere un capitolo tabù. Altrimenti la narrazione martellante cui siamo sottoposti da 73 anni s'incrinerebbe pericolosamente, con il rischio di aprire una faglia attraverso cui potrebbero insinuarsi diverse altre storie poco commendevoli. 


E allora silenzio di tomba e avanti con le solite grida manzoniane sul "pericolo fascista" che esiste solo nell'immaginazione patologica dei sinistrati. L'egemonia culturale, tra le altre cose, è anche questa roba qui: fare vedere e sentire solo ciò che è funzionale a un determinato disegno e tacere tutto il resto. Anzi, fare in modo che neppure esista! Complimenti dunque al regista del film, Maximiliano Hernando Bruno, che ha saputo rendere una vicenda così straziante non facendo ricorso a una retorica mielosa. E complimenti alle bravissime attrici, a partire dalla protagonista Selene Gandini (Norma Cossetto), che attraverso i loro corpi ci hanno comunicato empaticamente le sofferenze e il dolore patito da questa povera gente.

2 commenti:

  1. Dividere il popolo attraverso film ma e' un atto meritorio impagabile I'll servizio che fa questo regista e questo sensini che come cane da riporto passa su internet sto veleno che si insinua tra La popolazione per dividerla in odi reciproci permanenti ,dovete saper fiutare il diavolo da lontano ,I Giudei mi possono fottere solo con I cirlini ma per I'll resto che mi stiano alla larga con le loro malizie le loro tecniche da acchiappa merli , so riconoscere LA loro traccia I'll loro marchio ovunque pero sui cirlini ammetto che li mi fregano ognuno ha le sue debolezze ,free animals a proposito qualche offerta per silenziarci non e' arrivata? Quello Della Spagna ?

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    1. Dopo decenni di censure e silenzio, mi pare giusto che i lati oscuri della storia vengano divulgati.

      L'odio che gli slavi avevano nei nostri confronti, l'ho visto con i miei occhi quando, in seconda media (fine anni Sessanta), in visita con la scuola alle grotte di Postumia, ragazzini slavi cominciarono a tirare sassi alla nostra corriera, targata UD, con noi dentro, mentre eravamo in attesa di partire.

      Qualcuno in seguito mi spiegò il perché di quel gesto ostile e vandalico.

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