martedì 14 gennaio 2025

Nasce l'uomo a fatica ed è certo il suo condizionamento


Testo di Giovanni Ranella

L'idea della libertà è solo uno spettro/miraggio stagliato all'orizzonte della storia e chiunque abbia lottato e combattuto per essa è sempre stato umiliato e sconfitto. Non si lotta per la libertà, l'emancipazione è una condizione interiore da cogliere come un frutto maturo dalla propria intima valutazione dell'esistenza. L'umanità nel suo insieme, l'uomo storico, intendo dire l'uomo terreno, non è mai stato libero e mai potrà esserlo. Retoricamente si afferma che l'uomo nasce libero, ma questa è una miserabile menzogna, nessuno nasce libero, ma tutti nascono strettamente vincolati. Al più, realisticamente, posso riconoscere me stesso con l'essere non libero, sebbene per nulla asservito, per nulla assoggettato o conquistato dai condizionamenti e suggestioni promosse dal cosiddetto pensiero unico.

14 commenti:

  1. Seghe mentali di un inutile utente

    RispondiElimina
  2. Uccideremo tutta la tua famiglia, cazzo

    RispondiElimina
  3. Tu e le tue bestiacce non siete al sicuro

    RispondiElimina
  4. https://wimg.rule34.xxx//images/2134/52706d07ee74cc2f39372be43074119abeafdc15.jpg?12195638

    RispondiElimina
  5. Probabilmente, l'autore di questi improperi sta cercando di applicare qualche rituale esoterico del tipo di quelli in voga presso i maghi neri e di cui anche Vadim Zeland aveva parlato.

    Per quel poco che ne so, esiste una "Legge di Attrazione" in base alla quale se pensi insistentemente a una cosa, quella si realizzerà nella tua vita.

    Abitualmente infatti si dice che l'Universo ti ascolta e realizza i tuoi desideri ma, essendo ottuso, non sa discernere se pensi a una data cosa o al suo contrario.

    Per non sbagliare, l'Universo ti realizza tutte e due le cose. O, più probabilmente, la cosa che non desideri.

    Mauro Corona, come disse del pino mugo, direbbe che l'Universo è...bastardo!

    Ma non è colpa sua, dell'Universo, bensì tua, che non sei capace di..."pensare positivo", come direbbe Jovanotti.

    Dunque, qui stiamo parlando del potere magico delle parole, delle loro vibrazioni e siamo sui confini tra scienza e superstizione.

    Per non correre rischi, noi che siamo foglie al vento, cioè fragili creature spaventate e precarie, preferiamo pensare a cose buone e belle, e dimenticare totalmente quelle cattive e brutte, nonostante la lingua batta dove il dente duole.

    Noi abbiamo deciso di agire così, e almeno ci proviamo!

    C'è però qualche "essere immondo", come direbbe Roberto Benigni nel Piccolo Diavolo, che ha scelto il lato oscuro della realtà, come direbbe Dart Fener, e si butta a capofitto nelle vibrazioni negative, nelle brutte parole, pronunciandole ad alta voce, scrivendole e rimarcandole e pubblicandole e imponendole agli altri, così da trascinare - o tentare di farlo - gli altri nella sua caduta all'inferno, cioè qui sulla terra.

    Ma...noi abbiamo le ali.

    E sappiamo volare lontano, "quali colombe dal disio chiamate", come direbbe Dante.

    Questa dunque è una prova e dobbiamo ringraziare l'Anonimo insultante, perché ci permette di capire quanto siamo liberi, alti, sovrani, superiori, infrangibili, incorruttibili e padroni delle nostre vite, elevati al di sopra delle umane miserie.

    Grazie Troll!

    RispondiElimina