“vidi e conobbi l’ombra di colui
che fece per viltade il gran rifiuto”
Dante Alighieri, canto III dell’Inferno
Gli alieni esistono! Ne ho le prove.
Uno almeno esiste di sicuro. Come faccio a saperlo? Grazie a Cartesio che diceva Cogito ergo sum, vale a dire penso (come un alieno), dunque sono. Ebbene sì, io sono uno di loro. Appartengo alla categoria. Scusate se ve lo dico così, senza preavviso. Infatti, è così che la gente mi percepisce (basta che mi senta parlare): come un extraterrestre.
Da una vita, ormai, ma tutte le volte mi meraviglio e le persone riescono sempre a spiazzarmi. Mi stupisco di come cose che per me risultano ovvie, lampanti e semplici da capire, per la gente sono complicate, oscure e deformate. Il bello è che accusano me, implicitamente o esplicitamente, di avere una mente contorta. Io SO di essere nel giusto ma le persone, rifiutando le mie argomentazioni, esprimono tacitamente un giudizio severo sottoponendomi immancabilmente a un processo di alienizzazione.
Di fronte a tale situazione ci sono solo due alternative: o io o loro. Oppure, se preferite, o io o voi. Chi è il pazzo? (o i pazzi?). Chi è da rinchiudere? La risposta è ovvia a prescindere da chi abbia ragione. La maggioranza detta legge, decide, codifica e distingue ciò che è norma da ciò che non lo è.
Mi è successo ancora, pochi giorni fa, nel natio borgo selvaggio, collocato nell’opulento nord est. E’ andata così.
Ho fatto un mercatino, come ne faccio ogni domenica: delle pulci, si chiama. O dell’usato, o della roba vecchia. Scarsi guadagni, oggetti a volte interessanti dal punto di vista storico culturale, ma anche sociologico, perché dopo aver allestito la bancarella mi siedo a osservare le persone che mi sfilano davanti e a studiare il loro comportamento, osservando i cagnetti e le belle ragazze, accarezzando a volte i primi e ammirando cupidamente le seconde.
Da qualche tempo, da prima della messinscena della sua uccisione, espongo in bella vista su un busto di polistirolo una maglietta con l’effige di Osama Bin Laden, comprata in Madagascar nel 2003, di fabbricazione, manco a dirlo, cinese. E’ un pezzo unico, introvabile in Italia, ma la gente non lo sa. Dovrebbe almeno farci riflettere sul perché nei paesi del Terzo Mondo magliette di questo genere, con quel tale volto rappresentato, vengono vendute, comprate e indossate con disinvoltura.
Quando nel 2003 vidi per la prima volta dei ragazzi malgasci andarsene in giro per Antananarivo, con la ferita delle torri gemelle ancora fresca, rimasi allibito e avrei voluto fermarli e domandar loro se si rendevano conto di ciò che stavano facendo, ma poi ebbi paura della reazione e non osai. Forse, ripensandoci oggi, a distanza di otto anni, li stavo sopravvalutando perché può essere che per loro fosse solo una maglietta e che neanche conoscessero l’alone di malvagità che aleggiava attorno al personaggio.
Quando ai mercatini espongo l’oggetto della controversia, i musulmani se la additano tra loro e ridono, mentre gli italiani sono più propensi a scandalizzarsi, benché vi sia anche una minoranza di nostri connazionali che trovano la cosa divertente. Ad Aviano, un militare americano della base si limitò a chiedermi il prezzo, senza lasciar trasparire il suo stato d’animo. In un paio d’occasioni alcuni italiani mi chiesero, irritati, se avevo l’autorizzazione a vendere una cosa del genere, al che mi fu facile rispondere: “ E’ una maglietta, mica una bomba!”.
E un marocchino un giorno mi fece notare che se andavo in giro io, bianco, con quella maglietta addosso non succedeva niente, ma se lo avesse fatto lui lo avrebbero subito arrestato. Osservazione arguta, che denota quanto conti il pregiudizio nelle umane valutazioni.
Al mercatino del mio paese, in tempi diversi della stessa giornata, si sono presentate tre mie vecchie conoscenze, che per comodità chiamerò il comunista, il cattolico e lo steineriano, in virtù della loro formazione culturale. Il bello, il brutto e il cattivo, per intenderci, lasciando a voi l’onere di abbinare, a piacer vostro, l’aggettivo al sostantivo pertinente.
Più o meno, in sintesi, i dialoghi si sono svolti così.
Me: Osama Bin Laden è morto nel dicembre 2001, come disse Benazir Bhutto.
Comunista: Che stronzata! E’ come la storia, all’incontrario, di Elvis Presley che sarebbe ancora vivo!
Me: Ma quella è una leggenda metropolitana, mentre…
Il comunista si allontana spazientito ed esce di scena.
FINE PRIMA PARTE
INIZIO SECONDA PARTE
Me: Le torri gemelle sono crollate grazie a una demolizione controllata, mediante esplosivi.
Cattolico: Che stronzata! Tutto il mondo ha visto gli aerei che colpivano le torri!
Me: Quello è ciò che ti hanno fatto vedere.
Cattolico: E i passeggeri morti? Sono un falso anche quello?
Me: Non ci vuole niente a fare una lista con persone già morte o mai esistite. Erano aerei speciali, telecomandati e probabilmente vuoti, ma anche se fossero stati pieni di gente ai mandanti non gliene importa niente della vita umana. Se poi erano missili, nascosti e camuffati da un ologramma, passeggeri non ce n’erano di sicuro!
Cattolico (visibilmente irritato): Le spari troppo grosse. Non voglio più parlarne.
FINE SECONDA PARTE
INIZIO TERZA PARTE
Me: Quando vedo le scie chimiche in cielo mi vieni in mente tu, che da una vita ti dai da fare per produrre cibi incontaminati. Dev’essere frustrante.
Steineriano (agricoltore biodinamico): Sappiamo come difendere le nostre piante. Usiamo dei preparati che neutralizzano il bario e l’alluminio. E se non dovesse bastare chiediamo aiuto a Dio.
Me: Ma per far questo bisogna crederci. Lo sai che vogliono ammalarci tutti, avvelenarci piano piano e ridurre la popolazione mondiale? Forse addirittura estinguere la razza umana.
Steineriano (mostrando incredulità): Dio non lo permetterà!
Me: Cioè tu credi che la specie umana non possa scomparire come è successo con i dinosauri?
Steineriano: Assolutamente no! Dio ha un progetto per l’uomo. Te lo dicevo ancora anni fa, tu sei troppo pessimista.
FINE TERZA PARTE
La recita si conclude con il malumore di tutt’e tre i miei interlocutori, abbondantemente plagiati dai mass-media, doviziosamente impossibilitati a credere che le autorità mentano ai cittadini, con lo steineriano molto più religioso del cattolico, ovvero più realista del re. Con un cattolico e un comunista concordi, in sintonia e devotamente attaccati al sistema dominante.
Tutt’e tre le mie conoscenze se ne sono andate con l’amaro in bocca (senza comprare niente), opponendo un netto rifiuto alla terrificante possibilità che l’élite massonica che comanda il mondo voglia quasi sterminare noi comuni mortali, salvando rocambolescamente la loro squamosa pellaccia.
Li ho visti allontanarsi turbati, quasi avessero aperto gli occhi per un istante su una realtà troppo spaventosa, come se avessero visto un fantasma, anzi un alieno. E non è detto che, almeno in questo caso, non fosse proprio così.
non sei un alieno ma persona colta e obbiettiva
RispondiEliminaalmeno per me questo articolo l´ho puo´capire chi sa leggere
c´e´l´hai ancora la maglietta? me la compro io ok?
Hai inaugurato i commenti. Grazie!
RispondiEliminaVendetti la maglietta per dieci euro a un mercatino, a Gorizia, qualche tempo dopo.
Ma in Madagascar se ne trovano ancora.
Ciao