Cosa pensereste di me se vi dicessi che a volte credo di essere un angelo esiliato fra voi terrestri, per educarvi al rispetto degli animali? Che sono affetto da qualche malattia mentale, probabilmente. E se vi dicessi che spesso mi capita di ricevere aiuto dagli angeli, sotto forma di persone che vorrei incontrare e che, inaspettatamente, incontro, o di oggetti che mi servono e che, improvvisamente, mi vengono fatti trovare? Che anche questa è una forma blanda di malattia mentale, come quando qualcuno crede di sentire le voci o di vedere gnomi e fate.
Prima di accingermi a scrivere questo articolo, avevo in mente una serie di contenuti che stroncassero inesorabilmente ogni credenza nelle manicheistiche entità spirituali chiamate angeli e demoni, poiché che io sia un angelo in sembianze umane o che riceva aiuti di scarsa importanza da angeli veri e propri, sono io il primo a non crederci veramente. Dunque, almeno qualcosa di positivo c’è: non sono un malato mentale. Non per questi motivi, almeno.
Ma poi, riprendendo in mano il libro di Paola Giovetti, che non ero riuscito a finire, mi sono accorto che l’idea dell’esistenza di entità spirituali, non è del tutto da scartare. Siccome se ne parla da secoli, non è possibile che tutti quelli che ne hanno parlato finora si siano sbagliati. Il che equivarrebbe a dire che la merda è un ottimo cibo, dal momento che milioni di mosche non possono sbagliarsi. Oltretutto, la Giovetti parla di angeli con tono pacato e convincente, senza sbavature fanatiche e irrazionali in stile David Icke e forse basta questo per predisporsi a una seria disamina dell’argomento: la serietà con cui gli autori ne parlano. Tuttavia, il giullare Icke pubblica best sellers, vendendo milioni di copie, mentre la seriosa Giovetti non la conosce nessuno!
L’idea di affrontare un tema così impegnativo mi è venuta al termine della lettura di “Angeli e demoni”, di Dan Brown, romanzo in cui non si parla né degli uni né degli altri, ma di Illuminati. Anche ne “I demoni” di Dostoevskij si prendono a prestito quelle invisibili personificazioni del male per parlare del comportamento degli esseri umani.
Dan Brown usa gli angeli e i demoni come metafore per indicare che gli uomini in carne e ossa diventano angelici o demoniaci, con le loro idee e le loro azioni, ovvero compiono il bene o il male senza bisogno dell’aiuto di entità esterne per farlo. Il romanzo perciò ha un titolo fuorviante, ma, pur nella sua laicità di fondo, fa le lodi della Chiesa Cattolica che, anche se in passato ha combattuto la scienza, resta non di meno un’organizzazione benevola che merita di sopravvivere.
Tuttavia, il libro di Dan Brown si presta ad ambigue interpretazioni, perché se da un lato, nel finale, si scopre che un demonio si era infiltrato nelle più alte cariche della Chiesa, dall’altro veniamo a sapere che alla fine vince quell’angelica figura del cardinale Mortati (strana radice etimologica!), che viene eletto papa e che sconfigge il demonio che aveva preso possesso dell’anima del camerlengo. Sì, perché, proprio come nella migliore tradizione giallistica in cui l’assassino è il maggiordomo, anche in “Angeli e demoni” il cattivone è il camerlengo Ventresca (anche qui, che strana radice etimologica!) e nessuno se lo sarebbe aspettato. E se per tutto il romanzo la parte dei cattivi viene interpretata dagli Illuminati, che in origine erano solo scienziati dediti allo studio dei fenomeni naturali, alla fine, con la vittoria del cardinale Mortati, divenuto papa conciliante e aperto alle idee della modernità e con la sconfitta di Ventresca, reazionario e protettore della supremazia ecclesiastica sulle innovazioni della scienza, si ottiene un lieto fine in stile vogliamoci bene, poiché i vantaggi della scienza sono superiori agli svantaggi e più importanti di qualsiasi fede cieca e ignorante.
Viene quasi il sospetto che sia la Chiesa stessa, al di là delle sue dichiarazioni di facciata, a sponsorizzare l’atea scienza degli Illuminati, creando al contempo una falsa opposizione, cioè un finto dualismo, per consolidare il suo potere sulle masse, che è lo scopo primario di ogni istituzione, laica o religiosa che sia.
Come nei libri di Icke si possono trovare brandelli di verità mescolati a fumose menzogne, così anche in “Angeli e demoni” si trovano cose interessanti. Eccone qualche esempio: “La morale non riusciva a tenere il passo con la scienza. L’umanità non era spiritualmente pronta a gestire la tecnologia che aveva messo a punto. Non è mai stata inventata un’arma che poi non sia stata usata”.
Sono parole del camerlengo Ventresca, il reazionario, e fungono da risposta a tutti coloro che assolvono le armi dicendo: “Una pistola non è pericolosa in sé, ma è pericoloso l’uso che se ne fa”. Se la premessa è corretta, allora già la costruzione di armi è moralmente condannabile, dato che prima o poi verranno immancabilmente usate. Perché la Chiesa non mette all’indice i fabbricanti d’armi? Risposta: perché è stata comprata e anzi è azionista di maggioranza di quelle stesse fabbriche. Il finale del romanzo rispecchia la realtà: Ventresca muore e gli anatemi contro i fabbricanti d’armi non vengono scagliati, come si dovrebbe. Poi il Papa attuale, quello vero, ha pure la faccia tosta di supplicare la fine delle guerre, ben sapendo che se le guerre finissero sul serio perderebbe grossi introiti. Fumo negli occhi della gente! Come hanno imparato a fare negli ultimi duemila anni.
“Bisogna creare demoni moderni per l’uomo moderno. L’apatia è morte. Mostrategli la faccia del diavolo, fategli vedere che una setta satanica si è infiltrata nei nostri governi, nelle nostre banche, nelle nostre scuole, minacciando di distruggere la Casa di Dio con il suo fanatico amore per la scienza”.
E’ sempre Ventresca che parla, matto sì, ma non fesso. E fine stratega, per giunta! Parole che dovrebbero farci riflettere, perché se alla gente comune viene fatta vedere la faccia del diavolo sotto forma di Al-Qaeda (la Fallaci vide Bin Laden nell’atrio di un albergo e notò i suoi occhi da demonio), a noi studiosi di complottismo vengono fatte vedere facce di altri demoni, che si chiamano NWO, HAARP, scie chimiche, microchip, candidati manciuriani e programmi di riduzione della popolazione mondiale. Paolo Franceschetti è perfino specializzato nella ricerca di sette massoniche rosacrociane infiltrate nella magistratura e in altre istituzioni statali [1]. Il risultato è che l’intera popolazione occidentale, gente comune e “complottisti”, è spaventata e resa predisposta ad essere manipolata. Esattamente come vogliono gli Illuminati, che nel nostro caso sono andati oltre le secolari rimostranze contro la Chiesa, ma hanno preso possesso dei gangli del potere mondiale e aspettano solo di venire allo scoperto.
Ma ecco le amare conclusioni del camerlengo, pronunciate davanti agli allibiti cardinali, nella Cappella Sistina, prima di togliersi la vita: “Questo mondo ha perso la fede. Bisogna riportarlo sulla retta via. Orrore e speranza. Non c’è altro mezzo”.
Di orrore ce ne propinano a sufficienza. Di speranza, ormai, non ci resta che aspettare quella che saranno gli Illuminati stessi, coloro che hanno fatto tutto questo casino, a suggerirci. Posto che la Chiesa non ha più speranza alcuna da offrire, essendo stata svuotata d’ogni autorità e considerato che le forme minori di misticismo e spiritualità sono sempre rimaste ai margini, non avendo mai costituito un punto di riferimento per le masse, non ci resterà che aggrapparci alla speranza del nuovo ordine mondiale, che sarà visto come la panacea per tutti i mali. Addirittura c’era chi vedeva nel principe William, novello sposo, un possibile candidato al ruolo di Messia laico e massonico [2], in grado di prendere il posto carismatico che finora spettava al Nazareno. Bisognerà vedere se in Puglia sono disposti a rinunciare a Padre Pio! Fast food contro slow food. Coca Cola contro chinotto. Capitalismo imperialista contro autodeterminazione dei popoli.
Non va però dimenticato che “Angeli e demoni” nasce nella mente di un anglosassone, Dan Brown, cioè in una persona che l’antipapismo lo ha assorbito sui banchi delle elementari: i bambini WASP lo imparano esattamente come quelli di Gaza imparano l’antiebraismo.
Gli angeli della tradizione non sanno niente di tutto questo e sono ben lontani da faccende terrestri come l’elezione di un papa o il matrimonio di un Messia massonico. Gli angeli della tradizione giudaico-cristiana si dice svolgessero in origine il compito di messaggeri e, successivamente, quello di protettori. Gli autori del Vecchio Testamento si sono impossessati della figura angelica prendendola a prestito dai miti sumeri e babilonesi, come poi nei secoli seguenti esoteristi e teosofi si sarebbero impossessati, a loro volta, della figura angelica aggiungendovi altri particolari. Nel Pentateuco si parla di angeli decaduti che si accoppiarono con le figlie degli uomini e questo dovrebbe chiarire una volta per tutte la questione sul sesso degli angeli. Sono maschi! E, per rimarcare il fatto che si trattava di persone extraterrestri, i loro figli furono dei giganti, i Nephilim. In zootecnia, se una mucca di piccole dimensioni si accoppia con un toro di taglia robusta, il vitello per nascere deve essere aiutato e la mucca morirebbe se non intervenissero i veterinari con un’operazione chirurgica. Poiché all’epoca in cui gli angeli decaduti si sarebbero accoppiati con donne non esistevano né chirurghi né veterinari, come hanno fatto quelle povere disgraziate a partorire dei giganti?
Poiché non vi è stato un momento preciso in cui gli angeli hanno smesso di decadere, o gli è stato proibito di farlo, e la tentazione di accoppiarsi con donne terrestri esiste ancora, come mai non fanno la stessa cosa anche al giorno d’oggi, così da toglierci ogni dubbio sull’autenticità di quelle incredibili affermazioni bibliche? Se nascesse un bel bambino che, crescendo, diventasse alto tre o quattro metri, potremmo finalmente credere sia al Vecchio che al Nuovo Testamento. E Sitchin lo faremmo pure santo! Per ora non possiamo far altro che catalogare quegli antichi matrimoni misti fra i miti e le leggende. E ci viene la tentazione di estendere tale operazione anche ai miracoli fatti da Gesù e a tutte le altre prodezze raccontate nelle Sacre Scritture.
Ora passiamo a quei mattacchioni degli esoteristi. Parlano di gerarchie angeliche: alla base mettono gli esseri elementali e ai vertici i Troni e le Dominazioni. La Chiesa ha obliterato i primi e parla poco anche dei secondi. Vale a dire che per i teosofi e gli altri mistici non ortodossi anche gnomi, fate, elfi e salamandre sono degni di considerazione al pari di cherubini e serafini. Gli esseri degli elementi sono creature invisibili che sovrintendono alla crescita delle piante, degli animali e del mondo minerale, oltre all’aria e al fuoco. Sono i quattro elementi base riconosciuti dagli antichi scienziati come le fondamenta del cosmo e sono stati tenuti in grande considerazione dagli alchimisti nei secoli seguenti. Hanno un’origine pagana e la Chiesa non poteva non disfarsi di loro. La Bibbia parla di angeli e demoni, ma non di gnomi e fate. Gli esoteristi, per far dispetto alla religione istituzionalizzata, li hanno recuperati e offerti alla fede dei loro adepti. Chiesa ed esoterismo richiedono atti di fede e vogliono farmi credere che esistano esseri spirituali a me invisibili, ma grazie a Dio sono ateo. E pure antiesoterico. Così mi risparmio un sacco di fastidiosi quesiti, per altro privi di risposta certa.
Gli esoterici dicono che ogni creatura vivente ha il suo angelo custode. Fino a che punto? Anche i virus ce n’hanno uno? Anche le zanzare? E quando ne schiaccio una, dov’è il suo angelo custode? Si è distratto, per caso? Anche le mucche condotte al mattatoio hanno l’angelo custode? E che fa quando la scimmia assassina, con gli stivaloni e il camice macchiato di sangue, avvicina alla fronte della sua protetta la pistola a proiettile captivo? Si gira dall’altra parte?
Torniamo in ambito umano. Quando succedono disgrazie e un bambino finisce sotto una macchina, cosa faceva in quel momento il suo angelo custode? Si risponde che l’angelo custode non lascia accadere eventi nefasti se non c’è la volontà del Creatore che tali eventi succedano. Troppo facile scaricare la colpa sul Principale! Allora, cosa ce li hanno messi a fare, gli angeli custodi? Un esercito di guardoni sfaccendati che non custodiscono un bel niente! Il ministro Brunetta dovrebbe intervenire: non è possibile mantenere una tale casta di nulla facenti! Magari pagati con i nostri soldi!
E’ chiaro che sono caduti in disuso. Non poteva essere diversamente: come si può credere a cose del genere? Siamo abbastanza smaliziati per le favolette dell’infanzia, che una dopo l’altra cadranno nel dimenticatoio, inevitabilmente. E i demoni? Paradossalmente questi hanno più successo. Sono maggiormente propagandati, dalla Chiesa stessa, in primis, e dai film di Hollywood in particolare, oltre che da personaggi minori come i moderni satanisti, che agiscono nell’ombra, e i cantanti di musica rock, che lo fanno sotto i riflettori. L’inferno tira più del paradiso. Ma i demoni non sono altro che angeli decaduti e quindi stiamo parlando sempre degli stessi personaggi. Voi credete veramente che esistano entità chiamate Asmodeus, Baalzebub, Satan, Samael, Behemoth? Se rispondete sì, perché non credete anche che esistano Marduk, Apsu, Tiamat, Mummu, Ea ed Enlil? Se rispondete no, come potete credere che esistano Michael, Gabriel, Raphael, Uriel e Abaddon? Chi e con quale autorità ha promosso angeli e demoni, dando loro certificato di cittadinanza e ha bocciato gli esseri elementali e le divinità sumere relegandoli nel reame delle leggende?
Noi che siamo figli della cultura ellenica e celtica, prima ancora che di quella giudaica, non dovremmo credere a Zeus, Ares, Apollo e compagnia danzante, piuttosto che al Dio della Bibbia? E’ stata forse la spada e l’opportunismo di Costantino a determinare le nostre credenze religiose? E se Costantino, il giorno dell’Editto di Milano, avesse avuto il raffreddore, forse noi oggi pregavamo Beleno invece che San Gennaro?
Troppo disgustosamente umano. Troppe variabili aleatorie e insensate. La mia amara conclusione è che l’umanità viene ingannata da secoli, sia per la perfidia degli ingannatori, sia per l’ignavia degli ingannati. Perché così, in fondo, ci fa comodo che sia. Angeli e demoni sono dentro di noi. Siamo noi. Di volta in volta. Siamo demoni nei confronti degli animali e lo siamo, di norma, anche nei confronti degli altri esseri umani. Tranne rari casi.
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