mercoledì 16 novembre 2011

Il cenacolo della salamandra (parte quarta)


L’ultima mietitura
Si capiva subito che padre Malachia era un prete sui generis. E infatti, nel settimo episodio si scoprono gli altarini, che per in sacerdote mi sembra un’espressione alquanto appropriata. Egli era un esorcista, e ciò lo rende di per sé abbastanza interessante. Era un gesuita, e ciò lo rende piuttosto sospetto, ma che lavorasse anche per i servizi segreti del Vaticano, ci lascia un po’ sconcertati. Ma poi, esistono veramente i servizi segreti del Vaticano? Se io ora sto qui a domandarmelo, significa che, se esistono, sono stati piuttosto bravini a non farlo sapere in giro. Della banca vaticana sapevamo, ma se dovessimo credere che la Chiesa Cattolica si serva anche di agenti segreti, a meno che non si voglia considerare tali i gesuiti, dobbiamo accettare anche che usino gli stessi metodi ortodossi tipici della professione, cioè uccisioni, raggiri e tradimenti vari. Il che significherebbe un tradimento ancora peggiore: quello dei principi evangelici. E dunque, abbandono in massa della fede da parte dei fedeli. E quindi fine del potere della Chiesa.
 
I libri di Dan Brown che ho letto, li spiego con il classico antipapismo anglosassone e potrebbero essere infarciti di maldicenze. In ogni caso, si tratta di fiction. Anche The secret, che è un’altra forma di fiction letteraria, accenna ad un legame tra gli Illuminati e la Chiesa cattolica, ma non calca la mano come fa Dan Brown e la cosa non turba nessuno.
E allora, nelle prime pagine del settimo episodio veniamo a conoscere la storia di Malachia, prima che si aggregasse allo Space Circus. Veniamo a conoscerla attraverso le sue parole e quelle di Aset Samahel, una ragazza che all’epoca era novizia in un convento e aveva qualche problemino mentale.
Per sua stessa ammissione, se si fosse trovata in una scuola laica anziché in un convento, le insegnanti avrebbero chiamato uno psichiatra, ma per sua sfortuna le suore chiamarono un esorcista: Malachia. Il quale fa del suo meglio per scacciare il Maligno ma, per non smentirsi, il Maligno gli tira uno scherzo da prete: lo incastra. Nel corso dell’esorcismo la ragazza estrae un coltello da sotto il cuscino e comincia ad incidersi la pelle del petto con il segno di una croce, che – genialata di Di Bernardo – rappresenta la croce del tempo a cui tutti i comuni mortali sono inchiodati, come Gesù su quella di legno.
Sembra quasi che Satana o i suoi accoliti si divertano a prendere in giro noi comuni mortali, assoggettati al passare del tempo, all’invecchiamento e alla morte, mentre loro se la spassano per l’eternità e del tempo si fanno un baffo. Anzi, un Bafometto!
Insomma, per farla breve, Malachia si getta sulla ragazza in stato di trance per toglierle di mano il coltello, ma lo fa in ritardo. Aset si è già tagliata sul petto e sul ventre con due incisioni perpendicolari tra loro e quando le due suore che erano rimaste fuori dalla stanza irrompono sentendo le urla dell’indemoniata, trovano Malachia con il coltello in mano e la ragazza grondante sangue fra le sue braccia. Malachia, dando dimostrazione di avere troppi muscoli e poco cervello, si comporta come se avesse a che fare con l’FBI e non con due suore malleabili e assoggettabili: si dà alla fuga! E così non può spiegare com’erano andate veramente le cose.
L’ho già sentita questa storia. La moglie di Potifar [1] accusa Giuseppe di aver cercato di sedurla, dopo ch’era stata lei a insidiarlo, ma mentre nel caso biblico si trattava della moglie del capo delle guardie del faraone, nel caso di Malachia era lui l’autorità e le due suore avrebbero creduto a lui, piuttosto che a un’adolescente in vena di giocare al Poltergeist, nonché preda del diavolo mentitore. Ma, anche qui, esigenze di copione prevedono un altro sviluppo.
Forse, l’unica cosa per cui Malachia avrebbe potuto temere conseguenze spiacevoli era l’ambigua situazione in cui lui teneva in mano un tagliente simbolo fallico e la ragazza si offriva nella sua nudità con una sanguinante ferita simbolica di una precisa parte anatomica femminile. Ma, se non avessero avuto fiducia in lui, non avrebbero concesso una deroga al divieto d’incontro tra religiosi e religiose, e non l’avrebbero nemmeno lasciato solo in camera con Aset.
Di fatto, quell’equivoco di quand’era un giovane prete germoglierà qualche anno più tardi e lo porterà all’espulsione dall’Iraq insieme a Conrad Malcor, che non aveva avuto a che fare con ragazze indemoniate, ma era semplicemente scappato da un ospedale psichiatrico. Tuttavia, mentre i due vengono condotti dalla polizia verso il luogo dove si sarebbe concretizzata la loro espulsione, gli avvenimenti precipitano.
Il direttore del Majic 12 (ma sarebbe più corretto chiamarlo Majestic) [2] convoca i membri per metterli al corrente sia del fatto che un’astronave di forma piramidale – altra genialata – si sta avvicinando alla Terra, sia della diminuzione del campo magnetico terrestre in concomitanza con i previsti flares solari. Al che uno dei presenti chiede come mai la Terra abbassi le sue difese immunitarie proprio nel momento in cui stanno per arrivare tempeste solari straordinarie e il direttore del Majic 12 rispolvera l’idea già incontrata in Matrix secondo cui l’umanità è un virus sulla pelle di Gaia che, con terremoti e cataclismi, sta semplicemente cercando di curarsi.
Benché i membri del gruppo segreto ricevano l’ordine di tenere la bocca cucita, onde evitare che la folla in preda al panico si metta a devastare le città prima del tempo, interviene Lucien, l’hacker buono, a sottrarre dai computer della NASA l’informazione dell’imminente “fine del mondo”, inviandola via fax a tutte le redazioni dei giornali.
Nel frattempo, i membri della nobiltà nera vengono avvisati a fatti arrivare sull’isola Spitsbergen, in Norvegia, presso lo Svalbard Global Seed Vault che, oltre a conservare milioni di semi congelati, è attrezzato per ospitare per molto tempo un certo numero di persone. Quelle che avranno il compito di ripopolare la Terra dopo il disastro planetario che sta per verificarsi. Che i notabili predestinati a sopravvivere se ne vengano via dalle loro regge e dai loro palazzi alla chetichella, ricorda molto il comportamento del re Vittorio Emanuele III e di Pietro Badoglio, quando firmarono l’armistizio con l’America l’otto settembre 1943 [3], ma lo stesso comportamento si ritrova giù giù scendendo nei bassi livelli del comando, di modo che anche semplici capitani e colonnelli lasciarono privi di disposizioni gli alpini in Russia e si dileguarono senza avvisare nessuno. E’ un comportamento da vigliacchi e non lascia ben sperare sulla rinascita di un’eventuale umanità che dovesse sopravvivere ad un’ipotetica catastrofe. Dal punto di vista genetico non è il massimo che ci si potrebbe aspettare.
Coerentemente, a pagina 25, a fare gli onori di casa agl’illustri ospiti in arrivo, è quella Ishtar che abbiamo già incontrato in compagnia dal cappellano Belial. E così, con lei, i fili cominciano ad annodarsi. E il puzzle a completarsi.
Prima che arrivino tutti gli eletti, c’è il tempo per una battuta di caccia all’orso e ad interpretare la parte del cattivo che impugna il fucile e uccide l’animale simbolo dell’artico, un’orsa con il suo cucciolo, pensando magari che di lì a poco il cataclisma in arrivo li avrebbe uccisi ugualmente, è quell’Ephrem Wogan che avevamo già incontrato nel terzo episodio e che probabilmente era stato il mandante dell’omicidio del presidente Obama. Ennesima conferma del fatto che chi è abituato a uccidere animali trova la strada spianata, a livello psicologico, anche quando si tratta di uccidere esseri umani. Tuttavia, sommo esempio di Nemesi, l’uccisione di quell’orsa e del suo cucciolo, sarà la molla scatenante di una giusta vendetta, patrocinata da Soul, come vedremo fra poco.
Intanto bisogna dire che Aset, una volta cresciuta e lasciato il convento, viene messa a capo di una squadra speciale antiterrorismo, chiamata Kabal, e dopo aver fatto arrestare Malcor e Malachia, sembra essersi invaghita di Adam, tanto che gli riserva un trattamento del tutto speciale: gli dà appuntamento nel bagno turco delle donne, a Bagdad.
In una scena degna delle migliori spy story, Aset Samahel, in ammollo nella piscina con Adam, gli rivela che tutte le apparizioni di Soul non sono altro che immagini olografiche che gli erano state mostrate per portarlo al punto in cui erano giunti, ovvero per arruolarlo nella stessa squadra di Aset. Adam, dapprima incredulo, si lascia alla fine convincere e accetta anche di lavorare con lei, chiedendo in cambio che gli venga fatta tacere la voce che da molto tempo gli martella il cranio. Adam chiede così di essere liberato dai consigli del carlino Virgilio. E viene accontentato. I medici militari agli ordini di Aset gli estraggono dal cervello quello che era stato scambiato per un tumore alla ghiandola pineale: un microchip. Aset e Adam, ristabilitosi in fretta dall’operazione, partono per l’Etiopia, dove s’impossesseranno dell’Arca dell’Alleanza, tradizionalmente considerata una potentissima arma, forse di origine aliena.
Dopo la riapparizione di Ishtar, come padrona di casa del centro norvegese di conservazione dei semi, a pagina 84 entra in scena anche il cappellano Belial, dalla coda di cavallo, di cui si erano perse le tracce. Lo vediamo irrompere nel laboratorio da dove Lucien era riuscito ad entrare nei computer della NASA, divulgando dati sensibili. Belial, accompagnato da alcuni soldati della Salamandra, sequestra Lucien per portarlo verso la resa dei conti, ovvero verso la fine di The secret.
Dall’altra parte del mondo, le guardie di sorveglianza all’interno della banca dei semi dell’isola Spitsbergen, vedono sui loro monitor una ragazza che si aggira all’esterno e pensano che si tratti di qualcuno dei membri della nobiltà nera rimasto fuori. Era Soul.
Le aprono la porta, commettendo un errore fatale, ma io mi chiedo: se Soul aveva il potere di apparire in qualsiasi posto, anziché piombare sulla scena dell’uccisione dei due orsi, non poteva introdursi direttamente all’interno della struttura blindata?
La risposta è che per esigenze di sceneggiatura è molto meglio l’entrata inferocita degli orsi, che invadono insieme a lei il centro per fargliela pagare a quegli spietati Illuminati, piuttosto che Soul apra il portone blindato, dopo essersi introdotta nell’edificio.
E’ più spettacolare una famosa invasione degli orsi in Sicilia [4], che non un astuto inganno alla maniera di Ulisse a Troia.
Siamo in dirittura d’arrivo. Malcor e Malachia, grazie ai poteri ipnotici del primo e alla determinazione da guerrigliero del secondo, salgono su un elicottero diretti in Egitto, moderna Armageddon dove i conti saranno saldati.


Il grande progetto
Confesso che ho dovuto leggermi due volte quest’ultimo episodio, per riuscire a capirci qualcosa. Forse, se fossi un fedele lettore di “X Times”, sarei stato avvantaggiato, ma proprio leggendo il numero otto di The Secret, ho scoperto quanto sono ignorante in fatto di ufologia.
Dunque, i nodi vengono al pettine e molti tasselli del puzzle vanno al loro posto. I cattivi, naturalmente, perdono.
Non prima però che la Terra subisca cataclismi devastanti a causa del ribaltamento dei poli, che genera terremoti e tsunami e dell’affievolirsi del campo magnetico, che permette alle tempeste solari di bruciare tutto ciò che sta sulla superficie terrestre. Come se non bastasse, la regia occulta che governa il mondo approfitta di questa situazione per inscenare un’invasione aliena, culmine delle loro interferenze. Se queste ultime sono un fenomeno reale, studiato da Corrado Malanga [5], in arte Conrad Malcor, l’invasione dovrebbe essere olografia, secondo molti autori, ma potrebbe anche essere vera e andare sotto il nome di “mietitura”, come se ne parlava nel capitolo precedente. Ad essere mietuti saranno gli esseri umani, naturalmente, e i mietitori dovrebbero essere quegli alieni cattivi di cui parlerò tra poco.
In principio erano le tenebre, dice il Genesi. In principio era l’anima, dice Giuseppe Di Bernardo in The secret. Senza l’anima non si può costruire tutta la sovrastruttura del fumetto. Prima di lui, migliaia di teologi in tutto il mondo, e voglio comprendere anche gli sciamani, hanno disquisito sull’esistenza dell’anima. Adam, scettico fino all’ultimo, osserva giustamente che nessuno ha mai dimostrato la sua esistenza e dunque serve un atto di fede per credere che esista.
Nel nostro caso, per poter addentrarci nella storia e tirare i fili che erano rimasti in sospeso come polimeri rilasciati nell’aria dagli aerei degli Illuminati, dobbiamo dare per scontato che l’anima esista, sorvolando su cosa essa sia di preciso. Con la presenza dell’anima, di cui solo l’essere umano sarebbe dotato, entrano in scena anche altri personaggi. Una volta c’era il diavolo che voleva rubarla agli uomini (alcuni come il dottor Faust gliel’hanno data volentieri); oggi ci sono gli alieni e Malcor è convinto che siano sempre le stesse entità, conosciute con nomi diversi.
The secret va oltre. E si viene a sapere che gli alieni sono anch’essi, come noi, vittime di un raggiro da parte dei creatori. Se gli alieni rapiscono esseri umani, oltre che per creare una razza ibrida, è per nutrirsi delle nostre emozioni, cioè della nostra anima. E’ una guerra fra poveri, in cui noi perdiamo sempre, anche se sia noi che i cosiddetti extraterrestri siamo figli dello stesso creatore.
Se non ho capito male, a creare sia l’uomo che gli alieni furono gli Anunnaki, chiamati anche uomini serpente, da non confondersi con i rettiliani, che sono anche loro frutto di manipolazione genetica.
Gli Anunnaki scesero sulla Terra migliaia di anni fa e cominciarono a modificare il genoma di insetti, rettili e mammiferi, allo scopo di trovare il contenitore giusto per impiantarvi l’anima. Alla fine, lo trovarono nell’Homo habilis [6], che era una delle tante specie di scimmie che popolavano il pianeta Terra.
Le altre chimere ottenute con gli esperimenti genetici non furono soppresse, ma furono lasciate andare a vivere da qualche parte, in qualche dimensione per noi irraggiungibile e, da allora, provarono sempre invidia nei nostri confronti. Rettiliani, Insettoidi, e perfino Nordici, per tacere di quelle macchinette sofisticate conosciute come Grigi, cercarono sempre d’impossessarsi della nostra anima e di nutrirsi delle nostre emozioni, la più forte delle quali sembra essere la paura. In questo senso, li si potrebbe chiamare anche vampiri energetici.
Tuttavia, i veri responsabili del degrado e del caos che domina la nostra vita sociale non sono tanto gli alieni summenzionati, ma gli altri, quelli che furono i primi a sbarcare sulla Terra, gli Anunnaki. Furono loro, o alcuni di loro meno accorti e responsabili, che scollegarono l’anima dal nostro DNA, così che abbiamo perso la consapevolezza d’essere parte dell’ente supremo e di avere in noi una sua scintilla divina. Con questa cesura nessuno di noi terrestri è in grado di evolvere spiritualmente.
Ecco che Soul, messa incinta da Adam poco prima di partire insieme per l’America, porta in sé la promessa di riscatto, ovvero una bambina indaco (anche se nell’ottavo episodio non è specificato) che, insieme a tutti gli altri bambini della stessa specie sparsi per il globo, rappresenta la promessa di un’evoluzione futura della nostra specie.
E’ per questo motivo che la Salamandra, ovvero uno degli scienziati Anunnaki che avevano scompigliato il DNA di molte creature terrestri, unica rimasta di quella schiatta di semidei, vuole a tutti i costi sopprimere la bambina che Soul porta in grembo.
Nell’ottavo episodio si scopre che Adam serviva come esca per attirare la ragazza, detta la Portatrice, e il luogo dove viene tesa la trappola è all’interno della piramide di Cheope, novanta metri sotto la superficie. Nella piana di Giza, come una specie di Armageddon, mentre sembra che in tutto il mondo si stia realizzando l’Armageddon dell’Apocalisse, convengono Malcor, Malachia, con tutto lo Space Circus, agli ordini di Leonard e di Amalthea. Adam arriva in compagnia di Aset e solo quando è all’interno della piramide, scopre di essere caduto in trappola. A quel punto arriva anche il cappellano Belial e Aset scopre il velo affermando di essere la dea Ishtar, Iside, la Salamandra, l’ultimo esemplare della sua razza maledetta di succhiatori d’energie. Aset, abbandonata sulla Terra, vuole vendicarsi dei suoi compagni di viaggio e, avendo fatto un patto con rettiliani, insettoidi e compagnia bella, ha bisogno di mettere in funzione la colonna Zed che si trova al centro della piramide e che altro non sarebbe che un’antenna per aprire un varco spazio-temporale mediante il quale possa ritornare su Nibiru.
Sempre che la mia interpretazione dell’identità di Aset come scienziato Anunnaki sia corretta, giacché nell’ottavo capitolo non viene specificato chiaramente.
Mentre Aset/Ishtar si accinge a partire, il suo subalterno Belial ferisce a morte Adam messo su una specie di croce (qui i simboli saltano fuori da tutte le parti!) ed è proprio grazie al dolore e al rimorso provati da Adam che Soul si precipita in suo aiuto, mettendo a rischio la nascitura che porta in grembo e cadendo consapevolmente nelle grinfie di Belial. Con Adam morente e Soul ai suoi piedi in non migliori condizioni, sembra che la situazione sia disperata, ma all’ultimo momento arriva il Settimo Cavalleggeri nelle sembianze della scimmietta Semiase, che avevamo già incontrato in compagnia di Malcor nell’ospedale psichiatrico, quando i suoi amici andarono a liberarlo.
Semiase si era allontanata da Conrad ed era entrata nella piramide attraverso uno dei condotti d’aerazione, larghi non più di venti centimetri. E come nel quinto episodio erano state le orfanelle del convento a spingere Roland Alter giù nel burrone, così in quest’ultimo capitolo sarà la scimmietta Semiase a far perdere l’equilibrio a Belial, che precipiterà in un pozzo ancora più profondo dei novanta metri in cui avvenivano questi fatti. E’ giusto che i demoni tornino a casa loro.
Prima del tempestivo intervento del piccolo primate, Adam fa in tempo a morire a causa della ferita infertagli, ma invece di finire in qualche misterioso Aldilà, si ritrova ancora una volta nella sua mente, alle prese con l’immancabile drago da sconfiggere, che rappresenta la conflittualità che c’è in lui come anche in ciascuno di noi. Adam ritrova il carlino guida, Virgilio, viene in contatto con un insettoide pentito che lo vuole aiutare e gli fa capire come stanno effettivamente le cose. Alla fine del viaggio onirico all’interno della sua anima, Adam si risveglia, giusto in tempo per sconfiggere Belial con i nuovi poteri che si ritrova dopo essere resuscitato. Soul, distesa su un lettino chirurgico per essere uccisa, per sopprimere il germe che porta con sé, viene salvata all’ultimo momento, proprio quando il coltello del chirurgo è già levato su di lei, da quel Lucien di cui si erano perse le tracce ma che, fingendo di collaborare con la Salamandra, in realtà non aveva mai smesso di parteggiare per la causa dei suoi amici, ovvero per il bene dell’umanità.
Saranno infatti loro tre, Lucien e Adam, con in braccio la partoriente Soul, ad allontanarsi dal cuore della piramide proprio quando la colonna Zed sta per scatenare tutta la sua potenza. Si salveranno per il rotto della cuffia. Fuori troveranno ad attenderli gli amici. Amalthea aiuterà Soul a partorire una bambina di nome Sophia, proprio come la figlia dell’ufologo Travis, che fu sacrificata da Belial all’interno di un cerchio nel grano.
Lucien offrirà le spiegazioni del suo presunto tradimento, a dimostrazione del fatto che l’essere umano riesce perfino a gabbare personaggi del calibro di una dea chiamata Ishtar e un demone di nome Belial.
L’essere umano vince sempre.
La speranza che possa evolversi è assicurata e il riscatto dalle umane miserie viene delegato a un lontano futuro, un po’ come hanno fatto le religioni, come ha fatto il marxismo e come fa anche The secret. Ma….l’hic et nunc non sarebbe preferibile?
Insomma, in fin dei conti, cos’è questo Segreto? Se non sbaglio è il fatto che siamo Dei, o per lo meno che abbiamo una scintilla divina. Ed è solo a causa della cattiveria dei nostri creatori Anunnaki che ci è stata tolta questa consapevolezza, quando hanno scollegato l’anima dal nostro DNA e ci hanno reso impossibile migliorare ed evolvere. Lo fecero perché ci volevano litigiosi e guerrafondai, ovvero fornitori dell’ambrosia degli Dei, le nostre emozioni, di cui vanno ghiotti e di cui non possono fare a meno.
Insomma, questa storia è proprio un bel garbuglio, un reticolato aggrovigliato, spesso stiracchiato e tirato per i capelli, però sensato.
Proprio un bel meccanismo, non c’è che dire! Un cofanetto laccato pieno d’ingranaggi. Estremamente convincente. Una serie di otto fumetti che non dovrebbe mancare nella biblioteca di ogni cercatore di verità. Anche se la verità non la sapremo mai!


Note:

6 commenti:

  1. ti ringrazio sentitamente per l'enorme lavoro che hai fatto.
    Come ho avuto occasione di scrive sul blog di The Secret, il primo incontro tra Freeanimals e The Secret è stato uno scontro... ma la battaglia verbale è stato il mezzo per conoscersi ed apprezzarsi a vicenda.
    Freeanimals è un blogger molto colto e dalla penna arguta. Beffarda, a volte, ma la sua mano è sempre armata di fioretto. Con grande intelligenza e curiosità, ha deciso comprarsi e leggersi tutta la serie di The Secret, per avere un quadro più chiaro della pubblicazione, ma non solo. L'ha analizzata e riassunta in quatto post che vale davvero la pena leggere. Freeanimals e io abbiamo idee diverse su tutto quello che è spirituale, animico e sciamanico, ma siamo dalla stessa parte, la parte di chi è spinto dalla curiosità e ama ascoltare le opinioni diverse dalle proprie.

    Un grazie di cuore dal sottoscritto e da tutto lo staff di The Secret.

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  2. Era da parecchio tempo che non ricevevo complimenti così appassionati e sinceri. Che dirti, Giuseppe? Grazie!
    In fondo, è l'apprezzamento che si riesce a cogliere negli utenti che costituisce l'unica mercede per noi scrittori dilettanti, nonché blogger più o meno impegnati.
    Spero che in futuro tu decida di fare un'altra serie su argomenti complottisti e mi rincresce che non ci sia uno sceneggiatore animalista che faccia una serie di fumetti sulla tematica dei diritti civili degli animali. Ci sono dei romanzetti, c'è un film contro la caccia, con attori di serie B, ma non mi risulta che ci siano dei fumetti che parlino per esempio di liberazione animale. Se dovessero capitarmi, magari ti metterò al corrente.
    Ciao e grazie ancora.

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  3. Delizioso!
    Un riassunto strepitoso che rappresenta un "lavoro" di altissima qualità e pregevole fattura.
    Davvero eccellente!
    Credo che comprerò il fumetto.
    Le tematiche, gli archetipi e le storie di tanti segreti sono affascinanti e, credo, ben congegnati.
    Complimenti!
    L'interesse maggiore nella storia resta, a mio avviso, la rivelazione - se pur con le necessarie ed attraenti esplosioni di fuochi pirotecnici narrativi - di tanti segreti che "esotericamente" condizionano il mondo e che si rivelano, ultimamente, con una crescita esponenziale agli occhi di tutti (Monti, Europa, debito, BCE etc.)

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  4. Grazie Gianni!
    Ora in edicola trovi solo l'ottavo episodio e gli altri sette dovrai farteli mandare tramite corriere espresso. L'ho fatto anch'io con i primi due numeri che mi ero perso.
    Devi prima andare sul sito di Star Comics e registrarti. Poi devi seguire le istruzioni. In due giorni, dopo che avrai spedito la somma giusta, ti arriva il pacchetto.
    Anch'io in questi giorni sto vedendo avverarsi previsioni che i "complottisti" avevano fatto da anni e provo una strana eccitazione, come quando si sente che sta per arrivare un cataclisma.
    E' un misto di impotenza e di esaltazione, come devono provare i profeti che...."clamavit in deserto",
    Ciao

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  5. Provo la medesima tua strana eccitazione tipica di chi sente che sta per accadere qualcosa di straordinario.
    Speriamo che non sia un cataclisma ma magari la semplice risultante di una riprogrammazione del DNA sulla stregua di quanto accade con il download di un nuovo firmware.
    C'è sempre paura per quel che non si conosce. Magari arriva anche il momento di "vedere" l'anima in cui tu non credi ed averne finalmente una prova tangibile!
    A differenza dell'anima de li mortacci loro che si è appalesata, purtroppo, dall'inizio del mondo in tutta la sua massa.
    E pensare che il popolo acclama i propri boia (politici) come salvatori del mondo, come bonificatori della vita!
    La massa ha ancora bisogno del re!
    Ma, ne sono certo, converrai sul fatto che costoro sono semplicemente "alieni" tontificati da un software obsoleto da cui non riescono (e non vogliono) liberarsi.
    Grazie per i preziosi consigli per gli acquisti.
    A presto.
    Ciao

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  6. Gianni, ho impiegato due anni a capire il perché delle scie chimiche (prima andavo a tentoni). Ora so perché lo fanno.
    Analogamente, credo che avrò bisogno di ancora un anno (o forse più) per sapere se l'umanità sta andando incontro alla sua estinzione o a un risveglio spirituale. Non è detto che lo Spartiacque sia il 21.12.2012. Può succedere prima o anche dopo.
    Di fatto, durante i miei molti anni di militanza animalista ho desiderato un risveglio delle coscienze, piuttosto che la fine dell'Homo sapiens sulla Terra. Nella pratica, le cose che accadono puntano tutte il dito verso la nostra estinzione, a dispetto di quei "complottisti" - e sono molti - che parlano di salto vibrazionale, di New Age, di Età dell'Acquario e altre cose per cui è necessario un atto di fede.
    Siamo in piena precarietà, dal punto di vista evoluzionistico, come specie, e sembra che le più catastrofiche previsioni delle Cassandre si stiano per avverare.
    Per ora non mi resta che aspettare gli eventi, come stiamo facendo tutti. Hai cominciato a mettere da parte scorte di scatolame?

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