Nella puntata di lunedì 21 novembre, Striscia la Notizia ha mandato in onda un servizio di Max Laudadio vestito da cicala, nel corso del quale cercava d’intervistare una donna che da una decina d’anni sta truffando giovani disoccupati in cerca di lavoro [1]. La truffa consiste nell’offrire via internet, a quanti sono in cerca di occupazione retribuita, il lavoro di trascrizione di indirizzi stando comodamente a casa propria. Il che sarebbe un’attività decisamente comoda, che farebbe risparmiare i disagi e i costi di una vita da pendolare, se non fosse che non c’è nessuna busta su cui scrivere indirizzi e non c’è nessun lavoro concreto da fare. All’inizio la truffatrice chiede 20 euro d’iscrizione. Poi ne chiede altri 35 per inviare all’interessato un manuale d’istruzioni e, per rendere credibile il tutto, trascorso qualche giorno il manuale viene anche spedito. Dopo di che, come si suol dire, chi s’è visto s’è visto e….buonanotte suonatori!
Dal punto di vista psicologico, con l’invio del cosiddetto manuale, si aggiunge al danno la beffa e i malcapitati, che hanno speso già 55 euro, si sentono umiliati e presi in giro, non avendo il più delle volte il coraggio di presentare esposto ai carabinieri, per non andare incontro alla pubblica commiserazione. A volte, chiudendosi in se stessi, tacciono la disavventura anche ad amici e parenti per non dover sopportare gli sguardi di compatimento che riceverebbero. Non so se l’ho vista giusta, anche perché Striscia la Notizia non ha specificato a quanti giovani disoccupati è successo, ma io mi sentirei così.
La domanda che Max Laudadio faceva insistentemente alla truffatrice, avvicinata in strada, era quando avrebbe offerto un lavoro serio, anziché approfittare vergognosamente dello stato di necessità dei disoccupati, e della loro buona fede. La scena che si è vista, penosa per il comportamento della donna, non si sa se definirla comica o tragica e bisogna riconoscere lo stoicismo dell’inviato, aiutato forse dal costume che indossava, nel resistere ai pugni calati dalla ragazza sulla sua testa e, quando finiva a terra, anche ai calci sferratigli sulle gambe.
Chiunque abbia subito le cariche e le manganellate della polizia sa che non è una situazione divertente, eppure, onore al merito, Laudadio rideva mentre veniva picchiato, cosa che forse faceva inferocire ancora di più la stupida ragazza. I cui pugni – ho notato – calavano con ulteriore virulenza quando Max, rivolto verso la telecamera, invitava i telespettatori a non inviarle denaro. Se non fosse riprovevole l’attività truffatoria e il comportamento aggressivo dell’interessata, si potrebbe anche dire che la donna, picchiando l’inviato, stesse difendendo il suo posto di lavoro. Peccato che, prima ancora dei codici, imbrogliare la gente non è generalmente accettato come un lavoro onesto ed è solo, in piccolo, quello che fanno i mafiosi quando ammazzano i loro rivali o gli esponenti delle forze dell’ordine per difendere l’attività di spacciatori di droga.
Siamo in piena criminalità, anche nel caso di quella ragazza truffaldina: ammirevole il controllo di Laudadio ed encomiabile il lavoro di Striscia, anche se sull’appoggio che da’ a Big Pharma, quando smaschera presunti medici ciarlatani, se ne potrebbe discutere e magari in futuro lo faremo.
Tutto ciò premesso, mi piace evidenziare per analogia il comportamento di alcuni utenti del Gazzettino, che commentano la lettera di una lettrice contro il circo a Trieste [2]. Nonostante sia assodato che la presenza di animali schiavi all’interno dei tendoni circensi sia moralmente riprovevole, e benché ci si aspetterebbe che, di conseguenza, le amministrazioni comunali vietassero la sosta e gli spettacoli dei circhi con animali, alcuni utenti hanno espresso il loro favore per “lo spettacolo più bello del mondo”, per dirla alla Barnum [3].
Aggiungo, già che ci siamo, per completare l’analogia, anche l’esempio della caccia, i cui adepti hanno la sfrontatezza di difenderla nonostante l’immensa disapprovazione sociale di cui sono circondati. In tutt’e tre i casi, gl’interessati reagiscono con violenza quando si fanno vivi i contestatori. La ragazza picchia Laudadio esattamente come cacciatori e circensi picchiano gli animalisti. La donna difende i suoi disonesti introiti esattamente come cacciatori e circensi difendono i loro, con la differenza che la donna ha messo in piedi un’attività di tipo artigianale, mentre le altre due categorie godono di una struttura diffusa e capillare, sostenuta dalla tradizione e dai finanziamenti pubblici. Di modo che, nonostante la disapprovazione della gente, è con i soldi della medesima che i circhi continuano ad importare animali esotici e ad usarli in squallidi e disumani esercizi. Nonostante la schiacciante maggioranza degli italiani sia contraria alla caccia, fino a poco tempo fa la più grande associazione venatoria nazionale, la Federcaccia, riceveva contributi statali, grazie alla sua affiliazione al C.O.N.I, comitato olimpico nazionale italiano. Ora penso che quel “rubinetto” sia stato chiuso, mentre quello che elargisce finanziamenti pubblici ai circhi ancora no.
Morale della favola. Ladro piccolo non rubare, ché il ladro grande ti fa arrestare, dice un vecchio adagio. La tizia che tempestava di pugni Laudadio sta ai truffatori professionisti che sfruttano e uccidono gli animali, come gli sciamani stanno alla gerarchia cattolica o come il meccanico di biciclette sta alla FIAT. Come disse quel gerarca nazista? Uccidere un uomo si chiama assassinio, ma ucciderne un milione di chiama statistica. Bisognerebbe che quella sciocca donna facesse il salto di qualità.
Note:
Emerge dai tuoi scritti una marea di sintomi dell’umana inciviltà anche se, a mio avviso, più che dedurne l’inciviltà dei replicanti, se ne riesce benissimo a misurare la stupidità. L’inciviltà si concretizzerebbe nel non rispettare la libertà altrui nonché nel non rispettare un minimo di regole comuni e condivise dalla comunità in cui si vive. La stupidità invece è lo sfoggio di inciviltà perpetrata a danno degli altri ritenendo di non fare danni a se stessi.
RispondiEliminaCome farsi la pipì sulle scarpe!
Ritenere che inquinare, distruggere, uccidere, sporcare … non si ripercuota prima o poi anche sulla propria persona, è da stupidi. L’ignoranza da sola non sempre basta a far danno. Bisogna proprio essere tonti ovvero avere una buona quantità di rotelle in testa non funzionanti ed un cuore che è semplicemente una pompa, un motorino per spingere il sangue.
Partendo dall’assunto che la stupidità è frutto di un malfunzionamento del dna, cioè della persona e del suo cervello, si può tranquillamente affermare che siamo circondati da stupidi che ne danno prova, ad esempio prima di andare a caccia, andando a comprare le sigarette dal tabaccaio che sta a 100 mt. da casa con SUV mastodontici a partire da 60.000 euro. Tanta tecnologia (Audi BMW etc) che costa un mare di soldi per consumare tanta energia per poi riempirsi i polmoni di fumo di sigaretta e trarre piacere dall’impallinare animali innocenti.
Si aggiunga a tanto che lo stupido è inconsapevole abitudinario e tradizionalista.
Ecco quindi che parlare di circhi che usano gli animali per fare spettacolo non fa scalpore.
A chi vuoi che interessi?
Il papa vieta ancora l’uso dei profilattici per continuare a far sfornare figli nella più totale povertà (clienti nuovi per la religione) tanto pe cantà pe fa quarcosa. Però il venerdì niente carne!
La vita è un luogo comune, un’abitudine consolidata dai padroni.
Secondo me il mondo è già pieno di extraterrestri (rettiliani, grigi, mario monti, brunetta …) stupidi con sembianze umane che si stanno impadronendo di tutto. Forse sarebbe ora di imparare a riconoscerli (hanno la faccia da tonti!).
Ci sono stupidi buoni e stupidi cattivi. In quest'ultima categoria metto la ragazza che picchiava Laudadio e tutti coloro che uccidono gli animali, oltre agli uomini, s'intende . Gli stupidi cattivi fanno danno a sé e agli altri, quelli buoni solo a sé stessi. La distinzione però non è rigida e ci possono essere degli interscambi.
RispondiEliminaIn tutta sincerità, qualche volta capita anche a me di comportarmi come uno stupido, ma è meglio se non vado troppo ad indagare in quali termini ciò accada.
Per restare in tema di stupidità, ieri sera ho visto il servizio di Edoardo Stoppa sulle mucche a terra (avevo visto anche il servizio precedente sullo stesso argomento), e mi piacerebbe scriverci su un articolo. Quei camionisti e quei veterinari del macello sono sia stupidi che cattivi.
Purtroppo, con Striscia la Notizia mi sono....bruciato, cioè non posso reiteratamente riferirmi a quella trasmissione. Ciò non di meno, penso che verranno altre occasioni in cui affronterò l'argomento del trasporto del bestiame.
Un saluto. Grazie.