giovedì 8 luglio 2021

Mariagiovanna la patriota


Testo di Mariagiovanna Maglie

Il contingente italiano rientra dall'Afghanistan dopo vent'anni, 53 caduti, la bandiera portata con onore. Chi c'era all'aeroporto ad accoglierli? Nessuna autorità, nessun rappresentante delle istituzioni. Sono tornati in divisa, mica in burqa. 

4 commenti:

  1. Oddio tra burqa e mascherinamento, non saprei cosa e' peggio. Visto poi che il burqa e' solo per le donne, forse stavano meglio la'. Qua non li accoglie nessuno perche' non c'e' piu' nessuno, solo qualche clone di politico che al massimo si agita nel mondo virtuale.
    Verde Mare

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Sono tutti impegnati a proteggere i gay dalle discriminazioni dei cattivi omofobi.

      Elimina
  2. Possono ritenersi fortunati, i nostri reduci. Quelli dal Vietnam furono accolti a pernacchie. I camerieri italici con le stellette ritornano a casa. Guerre inutili.

    Nei primi anni 60 le industrie produttrici di armi languivano. Mancavano gli ordinativi. La guerra in Vietnam fu una manna. Per loro. I primi contingenti americani sbarcati in Indocina impiegavano ancora i fucili Garand e Winchester. Semi automatici della seconda guerra mondiale, della guerra di Korea. Furono schierati, nei combattimenti e nei bombardamenti, aerei ad elica, sempre risalenti alle due guerre di cui sopra. Presto gli armamenti furono rinnovati, in terra, nei cieli. Fu impiegato massicciamente l'elicottero, i cacciabombardieri a reazione,i bombardieri strategici d'alta quota, sempre a getto. Fiorente anche l'industria produttrice dei sacchi impermeabili in plastica. Per metterci i cadaveri dei marines morti. I grafici societari schizzavano in alto, rompevano la cornice, arrivavano al soffitto.

    Nel frattempo, qui in Italia, l'eterno ragazzo di Monghidoro ci fracassava i coglioni con una canzone ruffiana sul Vietnam . Non tutto, del passato, conviene salvare.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Il mondo, oggi, come laboratorio di sperimentazione del "vaccino".

      Il Vietnam, ieri, come laboratorio di sperimentazione di nuove armi.


      L'umanità come eterna cavia di vivisettori sadici e spietati.

      Elimina