venerdì 7 febbraio 2025

Sei specie di esseri umani (forse più)


Fonte: National Geographic

Quando Homo sapiens è comparso, circa 300.000 anni fa, sul pianeta vivevano già almeno altre sei specie di Homo. I modelli conservati nello studio del paleoartista John Gurche rappresentano i sei gruppi (da sinistra): Homo naledi, H. heidelbergensis, H. floresiensis, H. erectus, H. longi e H. neanderthalensis. Il National Geographic Magazine di febbraio - in edicola - racconta le sorprendenti scoperte e i nuovi metodi di analisi che stanno riscrivendo la storia evolutiva della nostra specie. Scopri di più qui.

Sono stati gli Dei a crearci cattivi, come loro!


Viviamo in un pianeta prigione. Troviamo mille pretesti per combattere gli altri, sia che si tratti di singoli, di tribù o di intere nazioni. Perché succede questo? Dipende per caso dalla natura umana, che è un misto di bontà e cattiveria, ben amalgamate insieme? O siamo stati creati così, imperfetti, inaffidabili, potenzialmente traditori, aggressivi, infidi e bugiardi, proprio come lo erano i nostri creatori? In questo video si parla degli Anunnaki, che avevano proporzioni gigantesche, arrivando a essere alti anche due metri e settanta. Basterebbe questo per intimidirci e farci desistere dal combatterli, ma gli uomini dell’antichità, in preda al furore della guerra, non esitavano ad aggredirli. Con gli esiti catastrofici che si possono immaginare. E dunque, abbiamo una situazione in cui gli Anunnaki, dopo averci creato geneticamente, partendo da un primate pre-esistente, dovettero intervenire con la violenza, o perché gli uomini erano diventati troppo numerosi e difficili da gestire, o perché si erano stufati di avere re e regnanti alieni che li facevano lavorare e li sfruttavano in tutti i modi. Ribellarsi però non era saggio, non c’era partita, il divario era abissale. Creandoci, gli alieni tennero per sé i segreti della loro tecnologia: non erano mica scemi! E quindi, se ci hanno creati come loro, violenti e incoscienti, ci hanno dovuto tenere a bada usando le loro armi elettroniche ed elettromagnetiche. Sia nella Bibbia, che nei testi sumeri, si parla di folgorazioni, di gente che rimaneva secca toccando oggetti pericolosi, come lo era la stessa Arca dell’Alleanza, se non proprio inceneriti dagli stessi Anunnaki, con cui si confrontavano in battaglia. Che si trattasse di armi elettromagnetiche, lo si capisce perché l’elettricità delle scariche interferiva con l’elettricità naturale dei nervi del corpo umano, provocando paralisi degli arti. Con questi nanerottoli fermi immobili, paralizzati e impotenti, gli Dei avevano buon gioco a falciarli con le loro spade o a infilzarli con le loro lance. Brutto affare! Gli altri, gli astanti, si facevano prendere dal panico e si disperdevano. La battaglia aveva termine. Indi regnava il silenzio, la pace come piaceva agli alieni, il terreno cosparso di cadaveri o dei loro brandelli. L’esercito uscito vincitore, grazie agli Anunnaki che combattevano al suo fianco, passava la serata a fare baldoria, ubriacandosi e godendo del “riposo del guerriero”. E’ successo. Succederà ancora?


I cinesi conoscono l'importanza degli alberi



Testo di Marisa Paola Fontana

L’autostrada che attraversa il deserto di Taklaman in Cina è davvero unica nel suo genere. La strada, costruita negli anni ’90, si estende per oltre 500 chilometri all’interno di un’area completamente disabitata. Per evitare disagi, come quelli che potrebbero essere provocati dalle tempeste di sabbia, sono stati piantati migliaia di alberi che coprono entrambi i lati delle carreggiate così da proteggere le automobili.

giovedì 6 febbraio 2025

Eppur non si muove!


Fonte: Storia & Dintorni

Spesso si associa l’idea della Terra piatta al Medioevo e si sente parlare del terrapiattismo (che è un movimento di quattro gatti ingigantito più del necessario dai media) come di un ritorno ai secoli bui. Ma davvero all’epoca di Carlo Magno, di Dante Alighieri, di Ottone e di San Tommaso d’Aquino tutti credevano alla Terra piatta e dovettero arrivare Cristoforo Colombo, Copernico e Galileo per cambiare le cose? Per rispondere alla domanda, bisogna fare un passo indietro di svariati secoli. Le prime civiltà a noi note (Mesopotamici, Egizi, Cinesi, Indiani) credevano in una Terra piatta. Non possiamo fargliene una colpa: l’esperienza quotidiana ci inganna perché la Terra è talmente grande rispetto a noi che localmente non ne possiamo notare la curvatura. I primi a rendersi conto della sfericità della Terra furono con ogni probabilità i Greci. Forse il primo a capirlo fu Pitagora facendo considerazioni sulla forma della Luna, forse fu Parmenide; sta di fatto che all’epoca di Aristotele, nel IV secolo a.C., l’idea di un mondo rotondo era accettata da molti intellettuali e aveva solide basi scientifiche. Eratostene di Cirene, vissuto nel III secolo a.C., riuscì addirittura a misurare con buona precisione la lunghezza di un meridiano terrestre. La spiegazione di come fece è lunga e magari ne parleremo in un’altra occasione, sta di fatto che con mezzi ai nostri occhi molto primitivi e soprattutto tanta intelligenza calcolò che un meridiano fosse lungo 257000 stadi, ossia 40500 km: un risultato molto vicino ai reali 40075 km della circonferenza terrestre.


Un post che ha provocato una fiammata piroclastica di commenti


Fonte: Storiachepassione.it

Nel 79 d.C., quando il Vesuvio esplose, un fedele cane da guardia rimase incatenato all’ingresso della Casa di Marco Vesonio Primus (nota anche come Casa di Orfeo) a Pompei. Incapace di fuggire, il povero animale lottò disperatamente per liberarsi, fino al suo ultimo respiro. Ricoperto dalla cenere vulcanica, il suo corpo lasciò un’impronta nel terreno che, nel 1874, gli archeologi riempirono di gesso, restituendoci un’immagine toccante dei suoi ultimi istanti. Oggi, questo impressionante calco è esposto all’Antiquarium di Boscoreale, a nord-ovest di Pompei, ricordandoci la potenza distruttiva della natura e il legame indissolubile tra uomo e animale.

mercoledì 5 febbraio 2025

Chissà quanti altri falsi storici ci sono!


Fonte: Zhistorica

La Vergine di Norimberga, spacciata come uno strumento di tortura medievale, è in realtà un prodotto del XIX secolo, un’epoca in cui l’Europa era affascinata da una visione romantica e distorta del Medioevo. Questa riscoperta del Medioevo non era basata su una comprensione storica accurata, ma piuttosto su una visione teatrale e sensazionalistica. Gentiluomini e collezionisti europei commissionarono oggetti che riflettevano questo “finto medioevo gotico”, un’epoca immaginaria popolata da inquisitori incappucciati, streghe seducenti e scene di violenza e atrocità spettacolari.

Ai rettili piacciono gli insetti!


Francesco Brunello: La colazione del secolo.



Me: Oltre che mentitori seriali, gli ebrei sono grandi manipolatori, tanto che riescono a convincere noi, bestiame umano, a bere e a mangiare ciò che vogliono loro, condizionandoci mentalmente, per non dire ipnotizzandoci.

Non è un ceppo d'albero, ma una colonna di magma


Fonte: Nuovi Mondi - Astronomia e Scienza

Che ci fa lì quella montagna? La Torre del diavolo è una montagna degli Stati Uniti alta oltre un chilometro e mezzo sul livello del mare, ergendosi di circa 400 metri rispetto al terreno circostante. La torre del diavolo appare agli occhi degli spettatori come una grande roccia che sbuca dal nulla. Ciò che la rende così insolita è la sua superficie praticamente piatta e i singolari solchi verticali al suo fianco, così regolari che i nativi ci vedevano i graffi provocati dalle zampe di un orso. A vederla sembra che sia lì da sempre e apparentemente non sembra possibile dare una spiegazione su come si sia formata. In fondo, intorno non c'è nulla! In realtà una spiegazione c'è e a darcela è la scienza. Prima di scoprirla, cercala tu fermandoti un minuto a pensarci. I geologi la studiano dalla fine del 1800 e ancora oggi continuano a ricercare i dettagli della sua formazione. Tuttavia, gran parte della storia geologica della Torre è stata delineata. Circa 60 milioni di anni fa, una colonna di magma fuso fu spinta attraverso le rocce sedimentarie sovrastanti e si raffreddò mentre era ancora sottoterra. Raffreddandosi subì una contrazione che diminuì il suo volume fratturandola in più colonne. Nel corso di milioni di anni l'erosione ha fatto il resto, spazzando via gli strati di roccia sedimentaria, più friabili, facendo affiorare la torre del diavolo.

Orgogliosamente malvagi


Fonte: Hunting Lovers

Edizione limitata. Non disponibile in altri negozi.

martedì 4 febbraio 2025

L'antico vizio di occupare le terre altrui


Fonte: Nicolas Kess Jighu

Nei primi giorni dell'espansione americana, i pionieri si avventuravano nella natura selvaggia per costruire una nuova vita, spesso iniziando con semplici capanne di tronchi realizzate con legname locale. Queste capanne divennero il cuore della loro esistenza autosufficiente, offrendo riparo in un ambiente duro e selvaggio. La vita di frontiera richiedeva ingegno e resilienza, poiché i pionieri facevano affidamento sulle risorse naturali della terra per soddisfare i loro bisogni di base. L'homesteading era un'attività dura ma gratificante, caratterizzata da duro lavoro e un profondo legame con la terra. La caccia e la cattura erano abilità essenziali per questi primi coloni, poiché avevano scarso accesso a scorte o provviste. Per sopravvivere, cacciavano selvaggina come cervi, alci e tacchini selvatici e piazzavano trappole per animali più piccoli come castori e conigli. La carne forniva nutrimento, mentre le pellicce venivano scambiate o utilizzate per l'abbigliamento. Anche la raccolta di frutta selvatica, noci ed erbe svolgeva un ruolo fondamentale nella loro dieta. Nei mesi invernali, quando il cibo scarseggiava, la caccia e la cattura erano ancora più cruciali per la sopravvivenza, rendendole parte integrante della vita di frontiera. Nonostante l'isolamento e le difficoltà della vita di frontiera, l'homesteading offriva ai pionieri un senso di indipendenza e libertà. Molte famiglie vivevano lontano da altri insediamenti e la vita quotidiana era incentrata sulla sopravvivenza: costruire capanne, coltivare, allevare bestiame e cacciare. Nel tempo, i loro sforzi gettarono le basi per comunità, fattorie e aziende fiorenti che avrebbero plasmato lo sviluppo del West americano. L'eredità di questi pionieri, caratterizzata da resilienza, autosufficienza e spirito di determinazione, rimane una pietra angolare della storia e della cultura americana.

Sta per scoppiare una guerra tra Congo e Ruanda


Testo di Marco Trovato 

A Kinshasa esplode la rabbia per l’inerzia delle autorità e della comunità internazionale di fronte all’avanzata dei ribelli dell’M23 nell’Est della Repubblica Democratica del Congo. Migliaia di manifestanti attaccano le ambasciate di Francia, Belgio, Kenya e Uganda, accusando il Ruanda di alimentare il conflitto. 

La tartaruga più grande del mondo


Fonte: Ti Sembra Normale? 

Una delle case più strane al mondo potrebbe essere un caffè nel deserto del Gobi, in Mongolia. Il Turtle Café si trova nel campo turistico di Bayan Zag, conosciuto come il "Bosco Fiammeggiante" per i suoi spettacolari dirupi di colore rosso. Questa zona non è famosa solo per la sua bellezza naturale, ma anche per essere uno dei principali siti paleontologici al mondo, dove, dagli anni '20, sono stati scoperti uova e scheletri di dinosauri. Il caffè, progettato con una struttura unica che ricorda una tartaruga, si integra perfettamente con l’ambiente desertico e l’atmosfera speciale del Parco Nazionale Gurvansaikhan. Oltre al suo aspetto curioso, il Turtle Café offre un luogo di ristoro per i viaggiatori che esplorano il deserto e le meraviglie naturali e archeologiche della zona. In questo angolo remoto, la combinazione di storia preistorica, biodiversità e un’architettura eccentrica rende il Turtle Café una tappa indimenticabile nel vasto e misterioso deserto del Gobi.

lunedì 3 febbraio 2025

Gli animali si possono amare anche senza che ce lo dica Dio


L’unica cosa che si salva di questo video è il messaggio di fondo: rispettare e amare gli animali. Ma non è necessario che sia Dio a dircelo, lo sappiamo da soli perché siamo dotati di un codice etico, di cui parlava anche Kant, avulso da qualsiasi religione, che c’impone di non infierire su chi è alla nostra mercé. Lo aveva già detto Erich Fromm, riguardo ai caratteri autoritario e anti autoritario, opposti fra loro. La mistificazione di fondo di questo video è che il Dio della Bibbia sia un Dio d’amore. Ma quando mai?! Chi fa questa affermazione, la Bibbia non l’ha mai letta e ha pure la faccia tosta di dire cose che non stanno scritte da nessuna parte, sperando e facendo affidamento sul fatto che la gente non legge la Bibbia. I tre casi citati, di presunti animali che si sono mostrati migliori degli uomini, non vogliono dire niente, anzi in un caso non si trattava neppure di un animale. 

(1) L’asina di Balaam si rifiuta di andare oltre e Balaam comincia a picchiarla. Quando però Dio dà miracolosamente la voce all’animale, Balaam capisce perché si era fermata, perché sul sentiero che stavano percorrendo c’era un angelo con cattive intenzioni.

(2) I corvi che portano pane e carne a Elia, scappato nel deserto, fanno un altro miracolo, ma questo non significa che Elia fosse un...”animalista”, né che Dio amasse quei corvi, bensì se ne è servito per permettere a Elia di sopravvivere.

(3) Giona nella balena. Qui si raggiunge il culmine delle errate interpretazioni: non era una balena, ma un sottomarino alieno! Ovviamente, avendo escluso ogni spiegazione di tipo ufologico, la Chiesa e gli altri enti religiosi che si occupano di esegesi biblica, non potevano permettersi di parlare di sommergibili alieni, ed ecco la forzatura di voler a tutti i costi far entrare un uomo all’interno di un non ben precisato “pesce”.


Lasciare aperta la macchina è un dovere civico



Fonte: Ti Sembra Normale?

A Churchill, in Canada, una delle poche città al mondo dove gli orsi polari vagano liberamente, è comune che gli abitanti lascino le auto aperte senza chiudere le portiere a chiave. Questa pratica non è frutto di distrazione, ma una misura di sicurezza essenziale: in caso di un incontro improvviso con uno di questi enormi predatori, chiunque può rapidamente rifugiarsi nel veicolo più vicino. Conosciuta come la "capitale mondiale dell'orso polare", Churchill affronta sfide uniche nella convivenza con la fauna selvatica. Per questo, la comunità ha adottato strategie particolari per proteggere sia i residenti che i visitatori, dimostrando un perfetto equilibrio tra la vita umana e quella degli orsi polari.

domenica 2 febbraio 2025

I demoni si radunano per lo scontro finale


Fonte: Perle d'Amore


La terra trema, i rumori di guerra sono assordanti,

le malattie ci decimano.

Eppure, non è ancora la fine.

Dio cerca la salvezza di tutti,

vuole la nostra conversione, la nostra rinascita.

Il mondo è sordo,

si è ribellato a Dio, erigendosi a creatore,

giustificando ogni perversione.

Dove è il tempo che possiamo aggiungere al nostro?

Non esiste, tranne quello della Misericordia.

Incertezze, dubbi, paure,

e intanto il cuore degli uomini trema

come la terra che calpestano.

Non giudicate queste parole,

sono solo una lettura semplice dei tempi,

di ciò che stiamo vivendo.

Mentre scrivo, la terra continua a tremare, bambini innocenti continuano a morire...

Venga presto il Tuo Regno, Signore Gesù. Amen

Ebrei e Massoneria uniti contro la Chiesa


Ieri sera, in prima tivù, RAI 3, la televisione comunista, come direbbe Berlusconi, ha mandato in onda la storia di un bambino ebreo “rapito” dalla Chiesa a Bologna nel 1858. Al di là delle polemiche insite nell’atto contro natura di sottrarre un cucciolo alla propria madre, cosa che i bevitori di latte fanno abitualmente con le mucche, ciò che salta agli occhi in questa vicenda è il condizionamento mentale, il vero e proprio plagio, compiuto ai danni di un bambino di sei anni, operazione che lo portò a rinnegare la propria famiglia e la sua religione originale. In certi romanzi distopici come “Il mondo nuovo”, di Aldous Huxley, i nuovi nati vengono sistematicamente sottratti alle famiglie e cresciuti dalle autorità, ma, in tempi ancora più lontani, anche Platone aveva abbozzato un’eventualità del genere, in quella teoria chiamata “comunismo platonico”. Fatto sta che, analizzando questo singolo caso, il condizionamento mentale ha funzionato alla grande, tanto che i vari tentativi, da parte dei genitori, di riavere il piccolo andarono a vuoto, perché il bambino non volle più tornare in seno alla sua famiglia, essendosi trovato bene nel nuovo ambiente collegiale, insieme ad altri bambini catecumeni, figli di ebrei intenzionati a convertirsi al cattolicesimo. Edgardo Mortara, il nome del bambino in questione, finì i suoi giorni come sacerdote, morendo a Liegi nel 1940, all’età di 89 anni. Quando il “polverone” era ai massimi livelli, e gli ebrei di tutta Europa e del Nord America levavano alti lai per l’indegna operazione pontificia, ci fu un consigliere del papa Pio IX che espresse la preoccupazione che il banchiere Rothschild potesse interrompere i rapporti con la Chiesa, come aveva minacciato di fare. La qual cosa c’insegna che la Chiesa aveva la mani in pasta con gli usurai ebrei già a metà del XIX secolo. Nel film non viene detto se poi il grande banchiere ebreo portasse a compimento le sue minacce, ma si presume che sia prevalso il principio secondo cui il denaro “non olet”, come la natura dei banchieri ebrei prevede. Se è vero che Giovanni Paolo II definì gli ebrei come nostri “fratelli maggiori”, è altrettanto vero che per secoli gli ebrei in Italia e in Europa sono stati in vario modo perseguitati, non solo con i famosi Pogrom, ma anche ghettizzandoli e accusandoli di deicidio. E’ forse per questi storici soprusi che oggi gli ebrei si stanno vendicando e ce la stanno facendo pagare. E’ solo una mia ipotesi, ma io, se fossi un ebreo e avessi il potere di farlo, farei proprio così!


Arditi, ma per una causa sbagliata


Onorare i caduti è pura propaganda guerrafondaia. Si trattava di poveri contadini e operai sotto ricatto occupazionale. Della serie: o vai in guerra o ti fucilo! Vi ha insegnato niente il Covid? O ti vaccini o non vai a lavorare. Sempre di ricatti si tratta, da parte delle cosiddette autorità, dei capi che sono, stando all'insegnamento del film "Uomini contro", del 1970, i veri nemici del popolo. Invece di andare ad ammazzare austriaci, e a farsi da loro ammazzare, gli Arditi avrebbero dovuto sgozzare, con quel pugnale che stringevano fra i denti, tutti i generali, i colonnelli, i capitani, fino ai capi di stato maggiori, se ne beccavano uno! Non lo hanno fatto e io non provo né disprezzo, né ammirazione per essi. Ma solo pietà per le miserie umane.

sabato 1 febbraio 2025

Le sorprese, come gli esami, non finiscono mai!


Uno degli slogan dei Verdi di mezzo secolo fa, recitava: “Quando muore un anziano, è una biblioteca che brucia”. E io, se potessi parlare con un anziano contadino, gli domanderei se in vita sua ha mai visto quattrocento garzette tutte insieme. Se invece, potessi parlare con un naturalista ornitologo, anche non troppo anziano, gli domanderei se questo fenomeno è iniziato di recente, presso le garzette della pianura friulana, o se è sempre esistito e io, nei miei vagabondaggi in mezzo alla natura, non me n’ero mai accorto. Gli ardeidi sono molti anni che li vedo da queste parti, trattandosi di zona di risorgive, soprattutto aironi cenerini e garzette, mentre gli aironi guardabuoi e gli aironi bianchi maggiori sono di recente acquisizione. D’altra parte, ci sono addirittura gli ibis sacri in espansione in Italia e certi sciocchi giornalisti, tanto per consolidare il clima di allarmismo nei confronti degli animali selvatici, parlano di “specie invasive” e usano termini come “invasione”, nei confronti degli ibis! Descrivono questi eventi, che per me sono spettacolari e auspicabili, con un tono di preoccupazione perché tengono presente la reazione materialista degli agricoltori, che vedono qualche pericolo nella presenza degli ibis. Capita la stessa cosa con i carnivori, e allora i giornalisti da quattro soldi si mostrano preoccupati per i danni subiti dagli allevatori, di modo che, per l’ennesima volta, gli esseri umani si dimostrano per essere i soliti meschini, incapaci di godere del lato estetico della natura. Ilici zotici: li conosciamo da secoli. Chissà se qualche mio conterraneo avrà provato un senso di preoccupazione vedendo, com’è capitato a me oggi, questo enorme stormo di garzette? 


Sulle tombe profanate i terrestri hanno i nervi scoperti


Valter Torresin: Profanata e distrutta la tomba di Jean-marie Le Pen. Stessi sistemi e metodi di 80 anni fa. Che Dio vi stramaledica!

Carlo Giuliano De Donno: Maledetti!

Corso Vincenzo: Infami!

Luciano Mess: Non è che col passare dei decenni la merda inizia a profumare, eh. Facciamocene una ragione.

Claudio Lucchetti: Gli fa paura anche da morto, ma il suo ideale vive.

Leonardo Conte: Infami 70 volte, farabutti, Vermi Rossi! Oramai non c'è più nessuna morale.

Me: Quando sento parlare di tombe distrutte, mi fermo un attimo a riflettere, chiedendomi: "Cui prodest?". Tempo fa è stato arrestato un ragazzo ebreo che disegnava svastiche sulle tombe degli ebrei. Era stato mandato dai rabbini della locale sinagoga, ma si era fatto beccare! Con Jean Marie Le Pen vale la stessa regola: meglio mettere un punto di domanda su chi sia stato.

Mi è sempre piaciuta la Sardegna!


Fonte: Cronache Dalla Sardegna

Accade in Sardegna che un camionista vedendo una cagnolina ferita in mezzo alla carreggiata, ferma il suo camion per scendere dal mezzo e prendersene cura. Nel frattempo è sopraggiunto un altro automobilista che ha bloccato la strada per permettere al collega autotrasportatore di salvare l'animale. La cagnetta è stata curata ed adottata dal suo salvatore.

Mica scema, la formica!


365Animali: Lo sapevi? Gli scienziati hanno scoperto che le formiche, dopo aver raccolto i semi e i chicchi necessari per l'inverno, li rompono a metà prima di conservarli nei loro nidi. Questo perché dividere i semi a metà impedisce loro di germogliare, anche in presenza delle condizioni ideali, come pioggia e umidità. Tuttavia, i ricercatori sono rimasti sorpresi quando hanno scoperto che i semi di coriandolo raccolti dalle formiche venivano invece suddivisi in quattro pezzi anziché due. Dopo ulteriori analisi in laboratorio, è emerso che un seme di coriandolo può ancora germogliare se diviso a metà, ma perde completamente la capacità di germinare se suddiviso in quattro parti. La domanda che sorge spontanea è: come fanno queste piccole creature a saperlo? Questo comportamento complesso suggerisce che le formiche possiedono una straordinaria comprensione istintiva o evolutiva del loro ambiente. Gli esseri umani sanno ancora molto poco della natura. C'è così tanto da imparare dalle altre creature che condividono il nostro pianeta. 

Dina DelfiLe formiche sono gli esseri viventi più intelligenti, laboriosi, creativi e dediti alla loro comunità, grandi architetti. Io le ho sempre amate fin da piccola, mi stupiva il fatto che fossero in grado di costruire formicai con più camere, ognuna di esse dedicata a qualcosa di specifico. Dovremmo imparare da loro molte cose. Ricordo che da bambina costruivo dei granai con tanto di semi accumulati vicino all’ingresso dei loro formicai, in modo che non dovessero fare lunghi viaggi per procurarsi il cibo (con tanto di rimprovero da parte di mia nonna).

venerdì 31 gennaio 2025

La Verità non può essere tenuta nascosta a lungo



Pochi giorni fa, su segnalazione di un infame, i censori di Google presso cui, da 17 anni, ho registrato il mio blog, mi hanno cancellato la notizia di quel bambino di 9 anni morto d'infarto mentre giocava a pallacanestro. Ora voglio pubblicare la notizia di questa povera ragazza 23enne, per poi vedere se mi censureranno pure questo. Possono cancellare tutte le notizie scomode che vogliono, ma la Verità viene sempre a galla!

Qualche domanda all’astrologo


Base66: Le effemeridi segnalano il transito di Saturno in ariete tra il 25 maggio 2025 e il primo settembre dello stesso anno. Se andiamo indietro nel tempo, il medesimo pianeta transitava in ariete nel febbraio 1999, anno in cui la Nato iniziava la campagna di bombardamenti contro la Jugoslavia; Aprile 1969, un altro transito del pianeta in ariete durante la guerra in Vietnam, iniziata nel 1964 per terminare nel 1975; altro transito del pianeta nello stesso archetipo avvenne nel marzo 1940, durante la seconda guerra mondiale.

Me: Non sappiamo neanche se i pianeti esistono veramente o sono dei semplici ologrammi! Ammettendo che esistano, sono così lontani dalla Terra che non si capisce come possano influenzarne gli eventi. Non sarà l’ennesimo tentativo di additare la causa del male al di fuori di noi, anziché fare un esame introspettivo per vedere se il male ci connatura e solo a noi spetta il compito di non reiterarlo. Mi viene in mente Melisenda, la figlia del conte Mascetti che, in “Amici miei”, si scusa del fatto d’essere stata messa incinta dal capo cuoco della mensa dove lavorava dicendo: “Sparecchiavo!”. Ovvero, non è colpa nostra se scateniamo la guerra contro la Russia, ma di Saturno in Ariete! Se possiamo mettere in dubbio addirittura la forza di gravità, come causa delle maree e del consolidamento delle distanze tra sole e pianeti, non è ancora di più logico mettere in dubbio l’esistenza di un qualsiasi legame tra la Terra e gli altri pianeti? Ma gli astrologi vanno anche oltre, cioè affermano che i pianeti hanno una qualche influenza addirittura sui singoli individui, oltre che sul pianeta Terra. 


giovedì 30 gennaio 2025

La guerra, prossimamente su questi schermi


Ho scoperto solo da pochi giorni che il signor Giovanni Angelo Cianti è un emissario degli Aschenaziti, che lui chiama “falsi ebrei”. Il fatto che ne dica peste e corna non gl’impedisce di essere loro araldo e in questo video sembra annunciare l’arrivo della terza guerra mondiale, forse proprio in questo anno appena iniziato. Dopo aver enumerato tutti i nemici della Russia che si sono insediati nelle istituzioni europee, offre una spiegazione del perché i falsi ebrei odiano i russi e il motivo si riduce all’odio ancestrale che gli ebrei di duemila anni fa avevano per Cristo, che li accusava di ipocrisia e di altre sottigliezze teologiche che solo loro possono capire, mentre a noi, bestiame umano, è negata una simile comprensione. La Russia è da secoli attaccata al cristianesimo ortodosso, che nemmeno 70 anni di ateo comunismo è riuscito a scalfire. A me personalmente, sembra un po’ deboluccia, come spiegazione dell’odio degli ebrei verso il popolo russo, ma comunque devo ammettere che ha una sua logica. E se si trattasse invece delle immense risorse minerarie che la Russia detiene? Anche questa mi sembra una debole spiegazione. E allora, il motivo è sempre il solito: uno sfoltimento della popolazione mondiale, dato che con la pseudopandemia si stanno ottenendo risultati troppo lenti. E tra gli Aschenaziti c’è chi ha fretta.


Non è un capello ma un crine di cammello


Fonte: Amici della Scienza

Cosa ci fanno degli animali preistorici in un dipinto rinascimentale? Risolviamo il mistero, Non sono dinosauri. Come ha fatto l’artista a riprodurre in maniera così verosimile dinosauri di cui, data l’epoca, non era a conoscenza? Alle domande sono seguite varie risposte da parte degli utenti, e molti hanno ipotizzato si trattasse di viaggiatori del tempo. Il soggetto realizzato da Bruegel nel 1562 è “Il suicidio di Saul”, in cui illustra la battaglia tra Israeliti e Filistei sul monte Ghilboa che termina con la sconfitta e il suicidio di re Saul. Sullo sfondo del paesaggio ci sono uomini che cavalcano strani animali che assomigliano incredibilmente a dei dinosauri. Ma se l’occhio di una mente moderna ha associato le figure agli animali preistorici, nelle intenzioni dell’artista i soggetti rappresentavano altro. Non si trattava di dinosauri bensì di cammelli, che Brueghel non aveva mai visto e che ha raffigurato seguendo alcune descrizioni dell’epoca. Nella Bibbia, infatti, i cammelli sono menzionati in riferimento alla battaglia di re Saul ed è probabile che siano stati per questo inseriti nel dipinto.

Test social per calcolare il numero dei babbei


Fonte: Ioana Mihaela Ilie

Ritrovamento scioccante: lattina di bevanda di 3.000 anni scoperta nella tomba di un faraone egiziano. Nel deserto egiziano, una scoperta sorprendente ha lasciato perplessi archeologi e storici. Durante lo scavo della tomba di un faraone, è stata trovata una lattina di bevanda perfettamente conservata, che offre una nuova prospettiva sulle abitudini e i rituali degli antichi egizi più di 3.000 anni fa.

1. Una scoperta incredibile

La lattina, che si trova in ottimo stato grazie all'ambiente arido del deserto, potrebbe aver contenuto una forma primitiva di birra o vino, bevande essenziali nella vita quotidiana e nei rituali religiosi egiziani.

2. Ingredienti e produzione

L'analisi chimica suggerisce che la bevanda potrebbe essere stata preparata con orzo e lievito naturale, simile alla birra egiziana dell'epoca. Il vino, anche se meno comune, era riservato alle classi alte.

3. Importanza culturale

Questa scoperta non solo fa luce sulle usanze alimentari degli egiziani, ma mette in evidenza anche il ruolo cruciale delle bevande nei riti religiosi e funerari, mostrando rispetto per i riti postumi.

4. Connessione con il presente

Lo studio di questa antica bevanda potrebbe fornire informazioni sui metodi di conservazione e produzione che, sebbene antichi, possono fornire lezioni sulle moderne tecniche di lavorazione di alimenti e bevande.

Questa scoperta mette in risalto la raffinatezza della civiltà egiziana e apre nuove porte per comprendere meglio i suoi costumi e le sue convinzioni, collegando il passato con il presente nella ricerca storica.

Meglio non farlo arrabbiare!


Fonte: Cosa?

L'artiglio di un orso grizzly a confronto con un essere umano L'orso grizzly, noto anche come orso bruno, è una delle specie di orso più grandi e si trova principalmente nel Nord America. È un animale di grandi dimensioni, i cui maschi possono pesare tra i 270 e i 680 chili, anche se alcuni esemplari eccezionali possono raggiungere gli 800 chili e più. Questi orsi hanno una pelliccia densa e marrone che può variare tra toni chiari e scuri, e le loro caratteristiche più notevoli includono le loro grandi dimensioni, il corpo robusto e una gobba di muscoli sulle spalle, che dà loro la forza per scavare e cacciare onnivori, il che significa che la loro dieta varia a seconda della stagione e della disponibilità di cibo. Si nutrono di una vasta gamma di risorse, come bacche, radici, pesci (in particolare salmone), piccoli e grandi mammiferi e persino carogne. In inverno, gli orsi grizzly vanno in letargo per diversi mesi nelle tane che scavano da soli, per proteggersi dal freddo estremo e dalla mancanza di cibo. Durante questo periodo, il loro metabolismo rallenta notevolmente e possono perdere tra il 30 e il 50% del loro peso corporeo. Questo animale è noto per la sua grande forza, e i suoi artigli e le sue potenti mascelle gli permettono di difendersi dalle minacce o di cacciare in modo efficace. Sebbene siano generalmente animali solitari, gli orsi grizzly possono essere territoriali e possono entrare in conflitto con altri orsi, soprattutto in aree con risorse limitate. Nonostante le loro dimensioni e la loro potenza, sono animali molto intelligenti, capaci di apprendere schemi e adattarsi a vari ambienti. Nel corso della storia, gli orsi grizzly sono stati oggetto di paura e rispetto sia per gli esseri umani che per le altre specie. Sebbene la loro popolazione sia diminuita in alcune aree a causa della caccia e della distruzione dell'habitat, in altre aree come l'Alaska, il Canada e alcune parti degli Stati Uniti sono protetti e il loro numero è in aumento. Nonostante la loro presenza imponente, gli orsi grizzly generalmente non cercano il contatto con l'uomo, anche se possono diventare aggressivi se si sentono minacciati o se stanno proteggendo i loro piccoli.

mercoledì 29 gennaio 2025

Gli Atlantidi e la loro passione per le piramidi


Fonte: Sardegna, l'isola di Atlantide.

Piramidi in Sardegna. Chi vuole vedere vede, chi non deve vedere non vede. Las Plassas, Sardegna. Da rilievi effettuati da un geologo professionista, che vuole ovviamente restare anonimo almeno pubblicamente, ecco il riscontro che era necessario, almeno per una certezza assoluta. Una piramide, tonda, come ce ne sono in Messico, e che chiamiamo piramide per fare comprendere il tipo di struttura, dimostrata anche dalla serie di blocchi in pietra facilmente distinguibili (strisce continue e di eguale spessore. Perché tonda? Dalle iscrizioni in Antico Alfabeto Sardo presenti nel sito, e databili ad oltre 7.000 anni fa, si evince che queste costruzioni avevano sia forma tonda che piramidale nel senso classico del termine. Ebbene, queste in Sardegna, così come in Messico, sono più antiche di quelle a base quadrata tipo Giza, per intenderci. Serie di blocchi sovrapposti, circonferenze e spessori identici, per un'opera straordinaria e complessa. Tanto solida che, in tempi successivi, sulla sommità è stato edificato un castello di cui ancora oggi restano i ruderi. La scarsità di vegetazione indica il posizionamento dei blocchi in pietra, come potete osservare. La cosa assurda è che nessuno fino ad oggi aveva accettato il tutto, ma poco male, adesso abbiamo le prove. Sappiamo che, come per strade ed altro, il tutto resterà lettera muta, ma l'importante è che il nostro pubblico sappia. Nelle dittature, culturali e non, il silenzio sulle questioni scomode, è prassi.

Più comodità ma più spazzatura


Testo di Maite Pardo Sanchez

Sapevate che 60 anni fa c'erano delle usanze che oggi sono praticamente perse, ma che facevano molto bene al pianeta?

- andavamo a comprare una bibita e portavamo il contenitore di vetro;

- c'era un cesto speciale per quando andavi a comprare le uova;

- per le tortillas dei bei tovaglioli ricamati;

- per la crema e il burro portavi il tuo contenitore;

- al mercato non si usavano sacchetti di plastica, ma fogli di giornale;

- le nonnine mandavano il cibo dei nostri nonni nelle loro portavivande (erano come 3-4 piatti rotondi che si avvolgevano e sul coperchio c'era una maniglia);

- il lattaio passava a casa tua e tu tiravi fuori il contenitore apposito;

- la tua acqua la portavi in un thermos;

- al negozio ti davano i biscotti in una carta di giornale;

- giocavamo con ciò che creavamo o trovavamo;

- andavi al mercato e portavi il tuo cesto;

- compravi il pane e te lo avvolgevano in sacchetti di carta.

- i pannolini erano di stoffa da lavare...

È urgente riprendere quelle buone abitudini, abbiamo fatto un sacco di passi indietro invece di andare avanti.

Cinque razze, cinque laboratori


Testo di Lumen

Anche se è opinione comune tra gli antropologi che l'Homo Sapiens sia nato in Africa (da cui si sarebbe poi diffuso in tutto il pianeta, con migrazioni successive) esistono anche delle opinioni contrarie, minoritarie ma molto combattive. Io però mi chiedo (e me lo chiedo da Darwiniano convinto): ma l'effettiva origine geografica dell'uomo è poi così importante ? Secondo alcuni sarebbe rilevante per motivi socio-politici, in quanto (cito dal web):

<< Se l'Homo sapiens è nato in Africa, l'invasione dell'Europa da parte degli africani è solo un prendere possesso di un loro territorio, in base al diritto di precedenza. Se quella negroide è la razza originale e predominante, i nativi europei devono mettersi l'animo in pace e accettare il meticciamento, oppure l'estinzione. >>

Il ragionamento sembra avere una sua logica, ma non dimostra nulla, perchè può essere facilmente rovesciato: se la razza africana è quella primordiale, significa che le altre sono le più evolute, e quindi portatrici di diritti maggiori. In realtà sono tutte sciocchezze, perché il possesso di una terra non può dipendere da presunti diritti ancestrali, ma solo dallo 'status quo' geo-politico che si è creato nel tempo.

Ne rimarrà solo uno!


Tutte le mattine, in Africa, c’è un leone che si sveglia e si mette a correre dietro alla gazzella. Tutte le mattine, in Africa, c’è una gazzella che si sveglia e si mette a correre, per non essere catturata dal leone. Tutte le mattine, in Africa, c’è un ominide che si sveglia e si domanda: “Come faccio a non farmi mangiare?”. Noi moderni, che siamo ominidi come quel nostro antenato, anche se non viviamo in Africa, tutt’al più ci chiediamo: “Cosa mangiamo oggi?”. In questo senso siamo dei privilegiati, avendo i supermercati pieni di scorte alimentari, e possiamo parlare di progresso, dal punto di vista della sopravvivenza. La quale, però, non è una bella parola, sul piano filosofico. Gli educatori, i motivatori, gli psicologi in genere, ci dicono che dobbiamo vivere, non sopravvivere. E vivere nel migliore dei modi, specie sul piano della serenità dell’anima, come direbbe Seneca. Cosa mangiamo? Ecco, il cibo riveste una grandissima importanza nelle nostre vite. I canali televisivi abbondano di programmi culinari e i cacciatori, quell’infima e orgogliosa minoranza di psicopatici domenicali, sostengono che la superiore intelligenza dell’uomo, rispetto alle altre specie, è dovuta al nostro istinto venatorio, cioè siamo intelligenti perché abbiamo affinato le tecniche di caccia. Uccidere ci ha reso quello che siamo, superiori alle altre bestie! No, non è andata proprio così, perché solo negli ultimi millenni avevamo Nimrod come figura emblematica da imitare, poiché per la maggior parte della nostra storia evolutiva – i cacciatori si mettano l’animo in pace – siamo stati “spazzini”, cioè lasciavamo fare il...lavoro sporco ai grandi predatori (quegli stessi da cui dovevamo difenderci per non farci mangiare) e solo dopo, con la preda già a terra morta, subentravamo scacciandoli e mettendoci a tagliar via brandelli di carne, da mangiare sul posto o da portar via. L’agricoltura venne molto tempo dopo, insieme alla civilizzazione e all’ingentilimento dei costumi. Il processo è ancora in corso.


martedì 28 gennaio 2025

Che tecnologia hanno usato per farlo?


Testo di Ioana Mihaela Ilie

Il Grande Vaso Kolyvan, conservato nel Palazzo d'Inverno nel Museo dell'Ermitage di San Pietroburgo, detiene il primato di essere il vaso di pietra più grande del mondo. Scoperto nel 1819, un massiccio blocco di diaspro verde ondulato di 11 metri fu portato alla luce nella cava di pietra di Remnevsk, di cui 5,6 metri furono ritenuti adatti per realizzare il vaso. Abili artigiani dell'Altai trascorsero 12 anni (1832-1843) a modellare meticolosamente la pietra. Il diaspro, sebbene incredibilmente durevole, è anche piuttosto fragile e resistente agli urti, il che rende il processo particolarmente difficile. Nel 1843, il vaso fu trasportato da 154 cavalli da Kolyvan a Barnaul e poi lungo il fiume Chusovaya. Il viaggio di 4.000 miglia fino a San Pietroburgo durò sei mesi, ma il vaso rimase per qualche tempo su una chiatta nel fiume Fontanka prima di essere finalmente installato all'Ermitage nel 1849 con l'aiuto di 770 lavoratori. Intorno ad esso è stata costruita la sala e il vaso è ora alto 2,57 metri e pesa 19 tonnellate.

Diavolo fai-da-te!


Fonte: AJ officia

Un cavallo era legato a un albero. Era affamato come l'inferno. Un demone venne e lo liberò. Il cavallo entrò nel giardino dei contadini vicini e iniziò a mangiare tutto. La moglie del proprietario dell'orto, quando vide questo, prese una pistola e uccise il cavallo. Il proprietario del cavallo vide il cavallo morto, si arrabbiò, prese anche la sua pistola e sparò mortalmente alla moglie del contadino. Tornando a casa, il contadino trovò la moglie morta e uccise il proprietario del cavallo. I figli del proprietario del cavallo, vedendo il padre morto, bruciarono la fattoria del contadino. Il contadino, per rappresaglia, li uccise tutti… I fratelli e le sorelle del proprietario vennero per uccidere il contadino. La sua famiglia decise di vendicare il contadino morto e attaccò la famiglia del proprietario del cavallo. E poi il conflitto si intensificò. Fu chiesto al diavolo cosa avesse fatto per generare un conflitto così grande. E lui rispose: "Non ho fatto niente. Ho solo liberato il povero cavallo affamato". Il diavolo fa cose semplici... perché sa che con la rabbia nel cuore, la malizia e l'odio fanno il resto. Quindi dobbiamo sempre pensare prima di agire. Soprattutto, evitiamo ogni vendetta. Desiderando il male contro gli altri, volendo risolvere il male con il male. Volendo fare giustizia, ecc. Non si sa mai quali siano le vere ragioni che spingono alcune persone a fare certe cose. Prendiamoci cura del nostro cuore, prendiamoci pazienza e lasciamo passare la tempesta della rabbia. Perché il diavolo lascia semplicemente andare il cavallo, cavallo che può essere tuo figlio, i soldi, la relazione, l'auto, i vestiti, il cibo, il cellulare, la politica...

In fondo, anche lui era una brava persona!


Svagoweb: Questa è una rappresentazione fedele di un Neanderthal, una specie umana che abitò Europa e Asia tra 400.000 e 40.000 anni fa. Noti per la loro robusta anatomia, con fronti prominenti e creste sopraccigliari marcate, questi cacciatori-raccoglitori costruivano strumenti in pietra e padroneggiavano il fuoco, elementi fondamentali per la loro sopravvivenza e adattamento. Sebbene la loro estinzione sia legata ai cambiamenti climatici e alla competizione con l’Homo sapiens, studi genetici hanno rivelato che gli esseri umani moderni possiedono una percentuale di DNA neanderthaliano, a testimonianza di incroci tra le due specie. Inoltre, ricerche recenti dimostrano che i Neanderthal svilupparono capacità artistiche e linguistiche, ridefinendo la complessità culturale di questa affascinante specie umana.

Donato Innocente: Sei di coccio Svagoweb! Non è una specie umana, capito? È una teoria mai provata e dico mai. Non c’è un dubbio, una minima prova di quello che scrivi. La specie umana è UNA SOLA, non ne esistono di altre. Studia che è meglio!

Me: Mi scusi, signor Donato, ma i resti scheletrici ritrovati mostrano che in passato sono esistite diverse specie umane, di differenti misure. C'erano quelli alti un metro, praticamente dei pigmei, e quelli in maggioranza che si attestavano sul metro e mezzo. Sono esistiti anche i giganti, anche se la scienza ufficiale lo nega.

Donato Innocente: No, sono teorie e basta, non esiste un’altra specie umana. La specie umana è una sola: la nostra. Non esiste una specie che si è trasformata in un’altra specie, in tutto il creato. Possono essersi adattate ma non diventate qualcosa di diverso.