venerdì 17 aprile 2015

Come ti educo lo studente all'insensibilità



Narrazione di una visita al mattatoio di un gruppo di studenti della scuola agraria a Roma. Una esperienza indimenticabile per una decina di studenti dell'ultimo anno dell'istituto tecnico agrario, perché non tutti se la sentivano di affrontare questo spettacolo, al mattatoio. E' come un campo di concentramento. All'inizio gli animali che arrivano non sanno bene, non si rendono conto di cosa li aspetta. Ma c'è nell'aria una sensazione che preannuncia lo scopo di questo trasloco. Ma una volta entrati dentro la costruzione l'odore è inconfondibile: odore di sangue, vapori caldi, peli bruciati... E poi molti animali hanno un olfatto particolarmente sensibile, certamente molto più sensibile del nostro. "Ad un certo punto il cavallo ha capito benissimo cosa stavano per fargli. E si è ribellato alla morte, si è imbizzarrito! Poi si è calmato... si è rassegnato!". "Il momento più emozionante e toccante è stato quando, rassegnato, si è voltato con lo sguardo verso il nostro gruppo di studenti, come se volesse invocare pietà!". "Non potevo fargli nessun sorriso, né manifestargli un gesto di simpatia o di affetto, perché secondo me sarebbe stato peggiore...come un tradimento!". "Così, con lo sguardo su di noi, è crollato senza pietà dopo il colpo infertogli dall'arma spara-chiodi!". "E poi, sgozzato, perdeva sangue, fiotti di sangue, quanto sangue!". "I maialini invece vengono posti in fila, e dopo la scossa elettrica fortissima, vengono trascinati dal nastro scorrevole che li trasporta, come una catena industriale. Anche loro vengono sgozzati con dei buchi nel collo". "Sembrano tanti bambini!". "Costo: 60 euro a maialino".

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