La laicità come argine alle tre grandi aberrazioni monoteiste

Testo di Alessandro Mezzano

Se andiamo a considerare la storia dell’umanità e proviamo ad immaginare un mondo senza le religioni, salta subito all’occhio che se esse non ci fossero state, non ci sarebbero stati milioni di morti ammazzati. Tanto per citare alcuni esempi: gli stermini ordinati da Dio agli ebrei sui popoli vicini ed i recenti stermini di Israele a Gaza, a Shabra e Chatila ed in tutto il medio oriente, oppure la santa inquisizione e le crociate, oppure le guerre e gli stermini operati dai mussulmani sia da Maometto in prima persona, che nelle guerre di conquista. Paradossalmente, dei credo che quasi sempre si ispirano teoricamente alla misericordia diventano, nella attuazione pratica, strumenti di persecuzione e di sterminio oppure, nei casi meno crudeli, “Istrumentum regni“ e cioè mezzi per esercitare il potere. Delle tre principali religioni, quelle semitiche, e cioè Ebraismo, Cristianesimo ed Islam, il Cristianesimo è oggi il meno crudele ed il meno massimalista, soprattutto, secondo noi, per la maggiore culturizzazione dei Paesi in cui è predominante: “Più si riempiono le scuole e più si svuotano le chiese“.

Rimangono l’Ebraismo, che ancora si basa su una ingiustizia di base e cioè sulla credenza che gli ebrei sono “il popolo prediletto da Dio”, tanto da definire se stessi Habram  e cioè uomini mentre tutti gli altri sono detti Goym e cioè animali, con tutte le conseguenze che una simile arrogante aberrazione comporta, e l’Islam di cui le cronache mondiali esprimono l’inciviltà, la prepotenza e la crudeltà con uccisioni dei disobbedienti, attentati terroristici e stragi che non suscitano mai la condanna delle autorità religiose, segno che, sebbene non palesemente, esse sono complici ideali di tali nefandezze !

Quanto a Maometto, accenniamo qui che egli fu pedofilo, sposando Ahisa a 7 anni e deflorandola a 9, a Medina aizzò la guerra civile e fece assassinare diversi avversari per impadronirsi del potere. Sconfitta la tribù ebrea di Qorayza, ordinò di decapitare gli uomini e vendere le donne e i bambini come schiavi, a Medina organizzò degli assalti alle carovane dirette verso La Mecca e affermò che Allah gli attribuiva un quinto del bottino. Quando sconfigge i nemici, fa assassinare il capo e ne violenta la moglie. Approfitta delle tregue per sorprendere e massacrare i nemici e tutte queste cose sono documentate e certificate non da estranei o nemici ma  nello stesso Corano. Si potrebbe continuare, ma pensiamo che gli esempi riportati dimostrino ampiamente la nostra tesi. Noi non siamo credenti, ma se credessimo in un Dio, pensiamo che egli sarebbe oltremodo offeso ed arrabbiato con coloro che in suo nome commettono tanti abomini.

In conclusione e scendendo alla situazione pratica, riteniamo che nei nostri Paesi Occidentali, l’Islam dovrebbe essere maggiormente condizionato e sottomesso alle leggi civili perché la libertà di religione non può essere il grimaldello per forzare, ignorare o aggirare la legge civile  che determina la vita dei cittadini! Chi non intende adeguarsi sarà sempre libero di emigrare in quei paesi massimalisti dove la religione prevale sulla legge (e se lo farà ci farà un grande piacere!). Ci dispiace di essere d’accordo con un nostro avversario politico, e cioè Lenin, quando diceva che “Le religioni sono l'oppio dei popoli".