sabato 3 novembre 2018

La Russia prende le sue misure di difesa


Fonte: Aurora

Il ritiro scioccante e destabilizzante degli Stati Uniti dal trattato INF, che proibiva l’uso di determinati missili nucleari, ha portato la Russia a capire che gli Stati Uniti si preparano alla guerra. La Russia dichiarava, ufficialmente, di preparare le difese e la risposta a qualsiasi aggressione. A tal fine, il Ministero della Difesa russo schiererà 13 sistemi di guerra elettronica Samarkand, secondo le agenzie. Il sistema Samarkand è l’arma EMP più avanzata al mondo disponibile. Quando dispiegata, comunicazioni e sistemi elettronici, anche velivoli e mezzi dai componenti elettronici (aerei, carri armati, ecc.) non funzionano più. Gli Stati Uniti sono attualmente molto indietro rispetto alla Russia in questo settore tecnologico, così come su numerosi altri. Ciò appare dovuto a inefficienze e corruzione nel lucroso complesso industriale militare degli Stati Uniti. Il dispiegamento dei sistemi sarà effettuato in posizioni strategiche, come la regione di Kaliningrad, e dovrebbero essere in servizio entro novembre 2019. 


“Ciò è dovuto al fatto che i nostri partner hanno posto la Russia in condizioni molto difficili, prospettando il ritiro degli Stati Uniti dal Trattato sulle Forze Nucleari a Raggio Intermedio, nonché l’avvicinamento dei sistemi di attacco degli USA dispiegati nell’Europa dell’Est ai nostri confini”, affermava l’analista militare Aleksandr Zhilin, aggiungendo che “non possiamo lavorare come gli statunitensi, che nella pianificazione non tengono conto di sicurezza e prospettive dei civili”. “Posizioniamo sistemi di guerra elettronica per ostacolare le azioni del nemico e fino all’ultimo momento cerchiamo di evitare la guerra senza mettere a rischio le persone, anche nei Paesi dell’Europa orientale, sotto la cui copertura gli statunitensi dispiegano i loro sistemi di attacco”, concludeva l’analista. Nonostante la preoccupazione russa per la sicurezza dei civili, gli Stati Uniti, coi loro agenti nell’Europa orientale a Kiev e Varsavia, continuano l’aggressiva retorica nei confronti di Mosca. Questo avviene soprattutto attraverso Kiev che nel Donbas continua lo stato di guerra contro la minoranza russofona oppostasi al golpe di destra nel 2014, che aggredisce le minoranze in Ucraina, non solo russa, ma anche altre come l’ungherese.


Con la minaccia alle minoranze russe nell’Europa orientale e la NATO che arriva ai confini della Russia, la fortificazione di Kaliningrad e i confini della Russia vanno rafforzati con sistemi di difesa all’avanguardia come il sistema di difesa missilistica S-400 e il sistema da guerra elettronico Samarkand. È attraverso le iniziative del Presidente Vladimir Putin per modernizzare l’esercito russo, da attrezzature arrugginite a potenza tecnologica.


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