mercoledì 27 gennaio 2021

Ogni iniziativa intrapresa finora mira ad altro


Testo di Pierluigi Vellano

Il distanziamento sociale non è il mezzo per fermare l’epidemia, ma uno strumento per imporre la digitalizzazione forzata della società, rendere impossibile la partecipazione politica attiva dei cittadini, cancellare la democrazia. Le mascherine non sono un mezzo per fermare l'epidemia, ma uno strumento per promuovere il distanziamento sociale. Le mascherine imposte nelle scuole elementari e medie non sono un mezzo per fermare l'epidemia, ma un modo per condizionare l’infanzia al distanziamento sociale. I vaccini di massa obbligatori non sono un mezzo per combattere l’epidemia, ma lo strumento attraverso il quale imporre l’anagrafe sanitaria.L’anagrafe sanitaria non è un mezzo per combattere l'epidemia, ma uno strumento per estendere il controllo del potere alle funzioni biologiche primarie delle persone.



La chiusura delle scuole e delle Università non è un mezzo per combattere l’epidemia, ma uno strumento per imporre in modo permanente la didattica a distanza. La chiusura di musei, teatri, cinema, biblioteche non è un mezzo per combattere l’epidemia, ma uno strumento per distruggere la cultura e la possibilità che di essa vi sia una fruizione sociale. La chiusura di bar, ristoranti e luoghi di incontro non è un mezzo per combattere l’epidemia, ma uno strumento per impedire ogni socialità. La chiusura delle palestre e la sospensione delle attività sportive non è uno strumento per combattere l’epidemia, ma un modo per piegare e demoralizzare i popoli.


I lockdown totali o parziali non sono uno strumento per combattere l’epidemia, ma un modo per distruggere la piccola e media impresa. Il reddito di cittadinanza, i sussidi, i ristori, i prestiti europei ed internazionali non sono uno strumento per alleviare le sofferenze del popolo, ma un modo per tenerlo buono e poterlo così più facilmente schiavizzare. Il terrorismo mediatico di questi mesi non è uno strumento per combattere l’epidemia, ma un modo per far accettare ai popoli un pazzesco esperimento sociale. Tutti gli strumenti messi in campo per combattere l’epidemia in questi mesi di sicuro non si propongono di salvare vite umane, forse mirano consapevolmente a far aumentare il numero dei decessi, al fine di imporre, attraverso il terrore, il distanziamento sociale.

Quando sarà chiaro tutto questo, si potrà tornare a preoccuparsi del coronavirus. Prima di allora bisogna solo impedire che il mostruoso progetto di cui tutti noi saremo le vittime giunga a buon fine. La società che si prospetta, liquida tremila anni di civiltà occidentale e ci proietta in una barbarie senza precedenti. L’unico dovere morale è impedire questa deriva. Ammesso sia ancora possibile.

10 commenti:

  1. Perché non riesco a condividere il tuo articolo. mi da sempre errore per contenuti..........

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    1. Il mio blog è stato messo all'indice su Facebook per antisemitismo, ma se fai copia e incolla del testo, citando l'autore, non ci sono problemi.

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  2. Testo e immagini bellissimi. Difficile non pensar male. Siamo paralizzati in attesa del vaccino salvatore (ma ormai di vaccini ce ne sono una dozzina).
    Ieri leggevo che di ritorno alla normalità se ne parlerà nel 2027. Se questo non è terrorismo. E ci prospettano perfino altri virus più micidiali, altre epidemie ...

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  3. Una noterella linguistica interessante. Nei giorni scorsi la Crusca ha criticato l'espressione "distanziamento sociale" proponendo un più logico e corretto "distanziamento fisico". A me questa proposta piace e la adotterò.

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  4. Notevole il pezzo, e ben scritto. Giusta anche l'osservazione della Crusca, come nota Sergio. In effetti distanziamento sociale non è corretto. Fa pensare ad un distanziamento in qualche modo incentivato, per esempio dall'INPS, oppure alle differenze di stato sociale tra il figlio del ciabattino, per esempio, ed il figlio del notaio... Distanziamento fisico è espressione più cruda. Ma più realistica.

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  5. @Sergio e Mauro,

    mi associo a quanto scritto da VOI 2 in quanto SONO un cultore del giusto significato letterario della PAROLA, che ricordo ha come il NUMERO e il COLORE una sua ENERGIA;

    personalmente invece che DISTANZIAMENTO SOCIALE sto usando il termine per ME più giusto di DISTANZIAMENTO SANITARIO in quanto IMPOSTO dai MEDICI=TECNICI, che di fatto hanno sostituito, al pari dei MAGISTRATI, le competenze dei POLTICANTI(= mestieranti della POLITICA) !!!

    AD MAJORA

    SDEI/Sergio
    (Il MESTRI/LINGUISTA)

    N.B.: aspetto da TE caro MAURO una battuta ironica, sul termine LINGUISTA, CIAOOO !!!

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  6. @ SDEI

    Che te devo dì, Sergio, siamo due inguaribili fissati, due Conti Mascetti, sempre a pensare a quella cosa lì.. Io come tu sai sono in disarmo ma il pensiero corre sempre la', dove non batte il sole. Come dice un vecchio proverbio toscano da osteria : la lingua batte dove il clito...... ride.

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  7. @Mauro,

    caro AMICO mio di TASTIERA mi hai fatto veramente RIDERE di gusto peccato che abiti lontano a proposito dove a ROMA(!?) da quello che scrivi, la CITTA' eterna luogo caro agli DEI ma quali(!?) dove il SACRO e il PROFANO si fronteggiano da MILLENNI;

    dove anche la CHIESA CATTOLICA ROMANA sta entrando in un COMA profondo dal quale difficilmente uscirà il NWO è ormai dietro l' angolo, e il fumo di "S" è entrato in SAN PIETRO e i VESCOVI e CARDINALI FRATELLI MASSONI, ormai NON si contano più e l' ANTI CRISTO ne ha preso pieno POSSESSO;

    veramente dei TEMPI molto difficili NON solo per il CORPO ma anche per la MENTE e ancora di più per lo SPIRITO, ma... ricordiamoci che dopo l' URAGANO e la TEMPESTA ritorna SEMPRE a splendere il SOLE=VITA !!!

    BUONA VITA E TANTA, TANTA, TANTA SALUTE

    SDEI/Sergio (senior)
    (Il MESTRI/GIOVIALE)

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  8. @ SDEI
    Ma come, non ti ricordi più di Mauro il toscanaccio di Firenze? A volte scrivo anche nei vari dialetti, perché anche io sono un linguista. Però amatoriale, dedito ormai ai dialetti ed alle lingue straniere.... E basta ahimè. In San Pietro prima del fumo ci farei ardere le fiamme, indi il fumo. Al diavolo quei maledetti pedofili sodomiti, al diavolo per l'eternità.

    Sono pieno di sogni nel cassetto. Un tempo ci tenevo i profilattici, nel cassetto.

    Tanta salute anche a te, di cuore.

    Ad majora

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  9. @Mauro,

    avevo capito SI che eri TOSCANO, anzi fiorentino, di origine ma con il TEMPO che ti fossi trasferito a ROMA, meglio così a ME i TOSCANI mi sono SEMPRE piaciuti molto credo per le RAGIONI che ti ho scritto legate ad alcune mie REINCARNAZIONI;

    in particolare la tua/nostra città FIRENZE mi attrae molto
    QUI respiri un' ARIA tipica del RINASCIMENTO e della PASSIONE politica più accesa, e i GUELFI e GHIBELLINI come CONVITATI di pietra sono SEMPRE presenti e TE per quali parteggi dei 2 scrivilo anche se penso di conoscere già la tua RISPOSTA;

    in proposito ti faccio una confidenza su un legame che per decenni mi ha LEGATO professionalmente alla "mitica" città dantesca, sono stato prima associato e poi il "fiduciario" tecnico-scientifico in F.V.G. della S.O.I(SocietàOrtoflorofrutticolaItaliana) che è l' ASSOCIAZIONE più antica di Agricoltura nel MONDO;

    lo sai dove ha la sua prestigiosa SEDE !? scoprilo da SOLO sarà una SORPRESA per ME è stato invece un coinvolgente DEJAVU', insomma dei veri CORSI e RICORSI storici, pertanto come recita la bella CANZONE "porta un bacione a FIRENZE" da parte mia;

    ti saluto ricordandoti però che l' antica romana TERGESTE=TRIESTE, mia amatissima CITTA' mitteleuropea, è altrettanto BELLA con il suo MARE e COLLINE come cornice, dove la QUALITA' della VITA era, con il COVID meno, ai più alti LIVELLI !!!

    SDEI/Sergio
    (Il MESTRI/NOSTALGICO)

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