domenica 29 settembre 2024

Gli ignavi meritano di finire all'inferno

Trump ha detto che se viene eletto fa cessare la guerra in Ucraina in cinque minuti. Basterebbero forse qualcosa di più di cinque minuti per far cessare il massacro dei palestinesi di Gaza, da parte dei macellai ebrei. Come? Semplicemente imponendo un embargo nei confronti del popolo maledetto di Geova da parte dei paesi arabi confinanti. L’Arabia Saudita dovrebbe smettere di fornirgli petrolio, la Giordania dovrebbe smettere di fornirgli elettricità e generi vari di consumo, e soprattutto l’Egitto dovrebbe smettere di inviare generi alimentari. Non lo fanno, non lo fanno ora, né lo hanno fatto negli ultimi ottant’anni, perché “pecunia non olet” e “business is business”. Agli arabi non importa nulla degli altri arabi, pur avendo la stessa religione. Il concetto di Fratelli musulmani è analogo a quello di Fratelli cristiani. Un po’ come il nostro partito della Meloni che si chiama Fratelli d’Italia, che non ha niente di diverso, concettualmente, da Democrazia Cristiana. Morale della tragedia: Israele prosegue nei suoi piani di sterminio non solo per la superiorità militare e la malvagità della sua popolazione, ma anche per l’ignavia degli altri arabi.


3 commenti:

  1. Capirai che novità!
    A parte qualche raro esempio di umano che prende parte, la quasi maggioranza sta sempre coi forti, o non prende partito per non coinvolgersi...credendo che tacendo sia la cosa migliore.
    Sappiamo dove Dante metteva gli ignavi...
    O l'ignavia o la convenienza reggono il mondo.
    La gente di norma preferisce stare coi prepotenti, anche se non li sopporta per paura (il periodo covid ha insegnato molto).
    E poi mettere gli uni contro gli altri...
    Racconto un episodio accaduto anni fa nella mia classe:
    una studentessa viene interrogata da una nuova insegnante, appena subentrata per rimpiazzare la precedente;
    la ragazza viene interrogata ed espone dei fatti, fatti non scritti nei libri di testo in adozione, ma in altri libri di testo, quindi non cose inventate...ma alla professoressa, non piace che la studentessa si sia presa la briga di essersi informata anche altrove sull'argomento, lo prende per una forma di autonomia non concessa.
    La studentessa viene pubblicamente, di fronte alla classe, messa nella posizione di una persona che si è permessa di una sua autonomia, e comincia un sottile giochino di malignità...qualche risatina da parte dell'insegnante, che cerca di mettere la classe contro la studentessa arrivando perfino, alla fine, a coinvolgere i compagni: "voi che voto le dareste?Io vedo che ha sempre preso dei voti molto alti, in passato, ma io sono nuova....e lascio a voi decidere che voto darle".
    Gli altri hanno la faccia da tonti, occhi acquosi e si fanno piccini...non hanno il coraggio di dire nulla, poi si sente a dire "ma si, mettiamole almeno un 6".
    La professoressa scrive il numerino e poi dice alla ragazza "non l'ho deciso io, vedi!".
    Zenzero

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  2. Eh eh...bravo......ma io nel corso degli studi ho continuato a coltivare la mia autonomia, la mia ricerca personale, e anche dopo, leggevo testi non solo in adozione, ma altri, perché sapere non deve essere legato a delle condizioni...e ho trovato per fortuna anche chi ha apprezzato!
    Zenzero

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