“L’epopea di Atra Hasis ci è nota attraverso una copia ritrovata a Babilonia e datata al 1600 a.C. In questo lungo poema di 1645 linee, gli Dei, affaticati dai troppi compiti che devono volgere, decidono di creare l’uomo per farlo lavorare; lo modellano con l’argilla mescolata al sangue di un Dio sgozzato. Ma l’umanità prolifera, fa chiasso, stanca gli Dei che mandano diversi flagelli e, infine, il diluvio. Ma il Dio Ea avverte un uomo che costruisce una nave e vi fa salire la sua famiglia e una coppia di tutti gli animali”.
[Etienne Charpentier – Per leggere l’Antico Testamento. Edizioni Borla, 1987]
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