E’
scattata anche in Italia l’allerta per il virus “Ebola”. Con una circolare
datata 4 aprile ma non diffusa al pubblico, il Ministero della Sanità ha
comunicato l’attivazione di misure di vigilanza e sorveglianza nei punti di
ingresso internazionali in Italia. La qual cosa fa ridere, visto come viene
affrontata l’invasione di clandestini. La nota è stata inviata all’Enac, alla
Farnesina, a tutte le regioni ed alla Croce Rossa Italiana. Per la prima volta,
dal 1970 ad oggi, la nota dell’allarme è stata trasmessa anche al Ministero
della Difesa. Le procedure attivate dal Ministero della Salute prevedono
controlli sugli ingressi nel territorio nazionale e un monitoraggio, affidato
al Ministero degli Esteri, degli italiani presenti nei paesi colpiti dall’epidemia.
L’intero asset delle capacità diagnostiche del Paese è affidato all’Istituto
Spallanzani di Roma che “dispone dell’unico laboratorio a massimo livello di
bio contenimento”.
Quattromila sub-sahariani che arrivano senza controlli, e il
Ministero attiva la ‘sorveglianza’ negli aeroporti. Con un solo laboratorio di
bio contenimento. Fantastico. Il dato che allarma è il tempo di
incubazione del virus che varia dai 2 a i 21 giorni per la trasmissione a
contatto con sangue e secrezioni, ed arriva sino ai 49 giorni per contagio
derivante dallo sperma. E visto che molte clandestine africane finiscono
direttamente lungo le strade, siamo messi benissimo. Nel documento del
dipartimento generale per la prevenzione si fa cenno alla necessità di
controllare gli arrivi “diretti e indiretti”: un chiaro riferimento all’onda di
clandestini che proprio in queste ore sta assalendo le coste italiane. In
serata, il ministero della Salute in una nota precisa che sono state “rafforzate
in via cautelativa le misure di sorveglianza nei punti di ingresso
internazionali“. “In merito a quanto diffuso da organi di informazione sull’epidemia
di malattia da Virus Ebola, che dopo i primi focolai in Guinea sta interessando
alcuni Paesi limitrofi dell’Africa occidentale (Liberia, Sierra Leone, Mali), si
precisa che il Ministero della Salute italiano fornisce costantemente
aggiornamenti sull’evoluzione della situazione attraverso comunicati inviati
alle Regioni e ad altre amministrazioni interessate alle problematiche
sanitarie relative a viaggi e soggiorni internazionali. Questi comunicati sono
consultabili nella Sezione del Portale del Ministero della Salute ‘Eventi
Epidemici all’estero’.
ha scritto bene : "la qual cosa fa ridere".. anche se non ci fosse l'ebola (che il sistema si "augura" divampi al più presto) si vuol capire o no che non ce la possiamo fare ???? visto che praticamente TUTTI i paesi confinanti stanno chiudendo i confini (scusa ripetizione) a questa "categoria" di clandestini... PIANO KALERGI all'arrembaggio ........ con tanto di premi/riconoscimenti a chi meglio lo applica... mah, Roberto com'è in quel di Madagascar ???
RispondiEliminaIstinto di fuga, eh?
EliminaAnche tu!
In realtà, al di là delle immagini da cartolina, anche laggiù ci sono problemi. Povertà e criminalità.
Siamo in un contesto primordiale in cui gli Oscuri Illuminati (d'ora in poi userò questo ossimoro) non la fanno da padrone, ma lasciano che i poveracci si scannino tra loro, come vorrebbero che anche nella civilizzata Europa si facesse. E forse ci arriveremo presto.
Io comunque, un bungalow in riva al mare, sotto le palme, lo tengo come sogno nel cassetto.
Della serie: "Due cuori, un computer e una capanna".