martedì 15 settembre 2015

In una vita precedente era un uomo


Fonte: Il Giorno

Sirone (Lecco), 14 settembre 2015 – «Mucca pazza» in un allevamento di Sirone. Questa mattina una vacca destinata al macello si è imbizzarrita. L'animale, che forse ha percepito il destino che l'attendeva e al quale ha cercato di opporsi in tutti modi, proprio mentre stava per essere trasferita su un camion con destinazione il mattatoio, si è ribellata. Prima ha puntato gli zoccoli a terra, poi, quando gli addetti hanno provato a spingerla per convincerla a spostarsi, ha rotto il legaccio a cui era vincolata e ha cominciato a scalciare come un toro o un cavallo imbizzarrito. Sul posto è subito intervenuto un veterinario, il quale non ha potuto altro che emettere un verdetto di immediata condanna a morte per scongiurare il rischio che il quadrupede scappasse dal recinto dove era stato confinato e facesse del male a qualcuno, dato che ha caricato ogni persona che cercava di avvicinarsi. Sono intervenuti di rinforzo anche i carabinieri della stazione di Oggiono ai quali è stato chiesto si eseguire la sentenza capitale. I militari hanno dovuto svuotare quasi completamente i caricatori delle loro Beretta calibro 9 d'ordinanza per abbattere la bestia ed esploderle contro nei punti vitali una ventila di proiettili camiciati a raffica. Sotto la selva di colpi la mucca non ha avuto scampo, è crollata pesantemente al suolo per spirare infine in una manciata di secondi.

4 commenti:

  1. Per tanti umani e per tanti animali la morte diventa una liberazione.
    Io non ho paura della morte ma del dolore.
    Il giorno in cui sarà più facile (se non addirittura piacevole) morire, se ne andranno all'altro mondo, con somma gioia, milioni di persone e di animali. Senza bisogno che ci ammazzino loro. Senza più alcun bisogno che sia il padrone a tagliare la testa ai propri schiavi.
    La vera libertà forse si conquista proprio con la morte.
    Sono morto anch'io con quella mucca.
    E spero di lasciare presto questo mondo.
    Ciao Roberto.

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    1. E' realisticamente vero quello che dici, ma è anche triste che le cose stiano così: le vittime in balìa dei carnefici.

      Forse, l'unica soddisfazione che esse possono togliersi è quella di portare con sé nella morte quanti più carnefici possibile.

      E ricorda che per lasciare questo mondo c'è sempre tempo.

      Ciao Giovanni.

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    2. Non sono assolutamente convinto che animali provino Soddisfazione a "portare con sé nella morte quanti più carnefici possibile" ... questo è uno degli errori e difetti dell'uomo, quello di credere che gli animali possano provare i bassi istinti, morbosi e distorti che contraddistinguono l'essere umano...
      L'unico vero, enorme, esplosivo, tracimante e distruttivo istinto che credo un animale provi in quei momenti è l'istinto di sopravvivenza, una necessità imprescindibile di vivere, malgrado tutto...non odio, non rancore, ma amore per la vita.

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    3. VARG, hai tenuto conto di tutti quei tori nelle arene, nelle stalle e altrove, insieme ai cinghiali nella selva che vengono messi all'angolo, e che vendono cara la pelle?

      D'accordo con l'istinto di sopravvivenza, ma anche attaccare il nemico può essere l'ultima fatale forma di difesa.

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