sabato 12 settembre 2015

L'unico momento in cui ai cani è permesso entrare in chiesa


Testo di Livio Trapanese

Cane non si rassegna alla morte del padrone. È quanto accaduto nella Chiesa Parrocchiale di San Nicola di Bari, in Pregiato di Cava de’ Tirreni, questo pomeriggio, venerdì 11 settembre 2015, nel corso della celebrazione funebre per il caro estinto Giovanni Memoli. Nel mentre era in atto la Celebrazione Eucaristica, officiata dal Parroco, Don Luigi Grimaldi, davanti ad un’affollata assemblea, un cane di media taglia, forzando la porta d’ingresso della secolare chiesa pregiatese, percorrendo di corsa la navata centrale, si è accucciato accanto alla bara dell’estinto. Dopo un primo momento d’incertezza, i parenti dell’estinto hanno riconosciuto nella giovane bestiola l’amico fedele, a quattro zampe, del fu Giovanni Memoli, presentatosi per l’estremo saluto accanto al suo amato padrone, dopo aver percorso la lunga strada che collega l’amena Frazione di Sant’Anna a quella di Pregiato. Il cane non si è mosso dal capezzale del feretro fin quando non si è conclusa la celebrazione, ma anche al termine di questa, con non poca resistenza, il fede amico dell’uomo si è convinto a salire in macchina per farsi riaccompagnare a Sant’Anna. La commozione ha pervaso l’animo di tutti i presenti ed alle lacrime per la morte del loro caro defunto, si sono unite quelle suscitate dalla fedeltà mostrata dal cane per il suo padrone.

2 commenti:

  1. @Gentili & attenti LETTORI,

    vi confesso che una grande EMOZIONE mi ha pervaso nel leggere un' altra commovente STORIA del grande AMORE UNIVERSALE, che lega TUTTI gli ESSERI del COSMO che ci crediamo o no che ci piaccia o no;

    questo racconto ne è una forte TESTIMONIANZA che si aggiunge a molte altre come quella esemplare di cui avrete visto anche il film, di quel cane giapponese che per anni ha aspettato regolarmente l' arrivo nella stazione del suo COMPAGNO umano scomparso prematuramente e pensare che proprio in ASIA questo ns. fedele AMICO lo si mangia con gusto !!!

    MANDI
    SDEI

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    1. I giapponesi, forse a causa del loro isolamento, non mangiano i cani.

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