Testo di Fabrizio Belloni
Lo Tsunami tour è terminato.
Terminato? Forse è finita solo la prima tappa, pronto a
rimettersi in pista se le cose andranno come sembra stiano andando a
concludersi.
I segnali ci sono tutti.
Lo scadente (nel senso che è in scadenza, cosa siete andati
a pensare, malelingue?!) Presidente della Repubblica ha “invitato i
partiti ad aver responsabilità”. Siccome sono maligno, lo interpreto come un
invito ad allearsi per permettere a Bersani di formare un governo. Ma c’è di mezzo Berlusconi…..
Sul “Corriere” di sabato 2 marzo, l’editoriale racconta alla
gente che da internet sono scomparse per miracolo (?) le tabelle comparative
degli emolumenti della casta: troppo compromettenti e – diciamolo - rivoltanti.
Esattamente il modo per allargare di più, se fosse possibile, il solco fra
Italiani e politici.
In compenso nessuno avanza più il falso alibi del “costo
della politica”. Grillo ha fatto quel po’ po’ di sconquasso senza i milioni
elargiti ai partiti, senza rimborsi elettorali, senza manifesti, senza acquisto
di spazi televisivi, senza pubblicità sui giornali, avvalendosi anzi del
volontariato dei militanti: spese ridotte all’osso. Ma vere.
In questi giorni assistiamo all’indecente spettacolo di
politici da venti, trent’anni in Parlamento, che cercano di cavalcare la tigre
delle proposte a 5 stelle.
E’ una vecchia tattica, da sempre in uso: l’ho provata sulla
mia pelle e so di cosa parlo. Il potere in un primo momento deride e sfotte il
“nuovo” che si propone. In un secondo momento cerca di criminalizzarlo e di
demonizzarlo. Da ultimo cerca di appropriarsi delle proposte del “nuovo” per
togliergli l’acqua nella quale nuota e si moltiplica.
Vecchia tattica. Ma improponibile questa volta.
Hanno avuto tempo, numeri e possibilità di risolvere:
Il conflitto di interessi,
La riduzione del numero dei parlamentari,
L’abbattimento dei costi della politica,
La riduzione o l’azzeramento delle province,
La legge anticorruzione,
La legge anticriminalità organizzata,
L’innovamento dalle radici del comparto bancario,
La logica che sottintende ai referendum, per renderli
attuativi,
L’investimento del Popolo circa la permanenza nell’area
dell’euro,
Una, purché credibile, politica economica,
Legge elettorale,
Pagamenti dello Stato verso i creditori,
Stipendi ai manager pubblici,
Umanizzazione del Fisco…..
Ho elencato solo una decina di punti. In effetti sarebbero
molti di più.
Onestamente pensate che i politici della casta possano o
vogliano mettere mano a quanto sopra elencato? Avevano avuto modo e tempo, se
avessero voluto: non hanno capito, ed hanno temuto. Personalmente, considerando
che lo “scadente” non può sciogliere il Parlamento, che sono in ballo i due
Presidenti delle Camere e l’elezione del Capo dello Stato e, soprattutto, la
fiducia al Governo incaricato, ritengo che o si prolunga il “loden sgualcito”
attualmente a Palazzo Ghigi, o si deve fare un’ammucchiata stomachevole, con
rospi grossi come buoi ingoiati da tutte e due le fazioni della casta. In
entrambe le soluzioni i Partiti stanno lavorando per Grillo.
E dovrebbero pure essere grati al comico ligure: ha
funzionato da valvola di sfogo ed ha indirizzato su di sé e sul Movimento a 5
Stelle la rabbia di un Popolo in condizione di inizio insurrezionale. Ed ha prolungato
l’agonia della casta. E non è del tutto escluso che si finisca con atti
violenti per le strade.
La casta non ha capito: Grillo vuole una società nuova,
diversa. Più Uomo e meno consumismo. Attenzione. Questo è un ribaltamento
totale del volere dei poteri forti.
Staremo a vedere se Grillo vorrà combattere contro la
Goldman Sachs, la J.P. Morgan, il Vaticano, la City di Londra, la BCE, e contro
le multinazionali. Hai detto niente!
Ma o combatterà o il suo Movimento imploderà e si
romanizzerà.
Staremo a vedere.
E’ una storia che abbiamo già visto e vissuto.
54 Stati contro 3. E neppure le due atomiche sono riuscite a
finirla.
Che si ricominci?
Chi vivrà, vedrà.
Fabrizio Belloni
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