Una società a responsabilità limitata

Testo di Vittorio Martini Donati

Fonte: http://ecceideas.com/2012/07/25/la-responsabilita-delle-proprie-azioni/

Quello che puoi fare tu è solo una goccia nell’oceano, ma è ciò che dà significato alla tua vita. 

Albert Schweitzer

Probabilmente a nessuno di noi è mai capitato e mai capiterà di trovarsi davanti a decisioni come quella di Valerio Morellato e questo per noi è forse una fortuna, o forse no. Nel caso di Valerio, a meno che una persona non sia favorevole alle guerre, il discorso è chiaro, anche se ci vuole sicuramente coraggio per comportarsi come lui. Al di là delle situazioni così lampanti, ogni giorno prendiamo decisioni che, anche se in piccolissima scala, possono avere effetti distruttivi.

La frammentazione delle azioni necessarie alla produzione della maggior parte delle cose, causata dalla rivoluzione industriale e dalla tecnologia, fa sì che oggi raramente una persona faccia qualcosa da cima a fondo come quando un artigiano costruiva un pugnale da zero o un contadino allevava, uccideva e mangiava un animale.

Oggi una società di software vende un’applicazione a una società del gruppo Finmeccanica, che è molto attiva nel settore bellico o una massaia va al supermercato a comprare un etto di prosciutto proveniente da un allevamento dove il maiale è stato allevato in maniera malsana ed ha sofferto.
L’artigiano e il contadino di un tempo erano obbligati a prendersi la responsabilità delle loro azioni o almeno era più difficile per loro far finta di non vedere quello che facevano mentre l’esperto di software e la massaia di oggi possono facilmente rimuovere ogni responsabilità con varie scuse come: è possibile che questo software sarà utilizzato per monitorare la posizione degli autobus, visto che Finmecacnica ha anche una società che si occupa di questo oppure: il supermercato si sarà certamente accertato in anticipo che il prosciutto provenga da un allevamento dove i maiali sono trattati bene.

Quindi per noi è molto più facile fare finta di niente e su questo contano i produttori di armi e gli allevatori di maiali che ci tengono ben nascoste le realtà delle loro industrie. Oltre a questi esempi delle armi e degli allevamenti che per me sono di primaria importanza, ma che per altri possono anche non esserlo, ricordiamoci che la gran parte dei prodotti di qualsiasi tipo (alimentari, vestiario, elettronica etc.) offerti in grandi quantità e su vasti territori spesso, per non dire sempre, provengono da filiere che causano inutili distruzioni agli animali e all’ambiente e che spesso utilizzano manodopera sottopagata o peggio.

Dobbiamo avere il coraggio di informarci veramente (non solamente presso i media ufficiali che solitamente preferiscono non andare contro gli interessi dei produttori) sulle conseguenze reali dei nostri acquisti e delle nostre azioni, per poi prendere la nostra decisione guardando in faccia la realtà anche se può crearci fastidiosi complessi di colpa.
La tentazione che viene a molti è di dire: intanto anche se mi astengo dal fare questo non serve a niente perchè tutti gli altri continueranno a farlo e quindi niente cambierà.
Al contrario, il nostro senso di responsabilità deve andare oltre il risultato apparente delle nostre azioni.
Dobbiamo dare importanza anche alle più piccole nostre azioni.
Ogni pezzetto di carta riciclato ha il suo valore anche se ce ne vogliono miliardi per fare una piccola differenza.

Responsabilità personale significa assumersi la responsabilità delle nostre azioni, accettando le conseguenze che derivano da tali azioni con la comprensione che tutto ciò che facciamo ha un impatto sul mondo.

Vittorio Martini Donati