Testo di Fabrizio Belloni
Tutti stanno con gli
occhi puntati sulla creazione del nuovo governo di questo squinternato, bello e
dannato Stivale. Che è e rimane il nostro Stivale. Splendido, ricchissimo
– checché dicano -, sprecato, stuprato, inutilizzato ma comunque amato e, sotto
sotto, invidiato ed ammirato dal Mondo.
Tutti guardano al
savoiardo Napoletano, al povero e messo di mezzo Bersani, all’inutile Berlusconi,
e soprattutto al “pierino” Grillo, il rompiscatole dirompente e crescente.
Come se cambiasse
qualcosa sia se Bersani ce la facesse, comprando quei 15/20 senatori che non
ha, sia che sia costretto a chiedere o contrattare i voti con “occhio d’aquila”
Berlusconi. Non contano niente, né l’uno, né l’altro. Prendono ordini
strategici. Per la tattichetta interna, facessero pure quello che credono. Non
contiamo nulla, come Nazione. I due Marò lo vivono sulla loro pelle.
Pressappochismo condito da viltà e ignoranza. Hanno mille volte più dignità i
due Fucilieri del mitico Battaglione San Marco di tutti i politici ignoranti ed
ignavi che ci ritroviamo sul groppone. Loro hanno dignità e virilmente
ubbidiscono. I politici sono servi e servi rimangono.
I media, al solito,
ci sguazzano, e riempiono pagine e video del più piccolo sbadiglio di
questo o di quel lacché. Miserabili come i politici.
Parlano anche di Cipro,
i media. Ma si guardano bene dall'analizzare (tranne rarissime eccezioni) il vero
fondamento della crisi. A Cipro, prima
dell’euro, le tasse erano bassissime: circa il 10%; motivo: nell’Isola era
proibito per legge il “signoraggio”, ed i soldi dei ciprioti erano dei
ciprioti. Poi
arrivò l’euro, e cominciarono i pasticci, al solito. Venuta a mancare la
vera fonte di ricchezza finanziaria, nonostante la natura di quasi paradiso
fiscale, l’euro ha travolto (volutamente: la BCE ha mani adunche ed è
vendicativa. Come la criminalità organizzata) la ormai fragile economia
dell’isola. Le banche sono in
crisi di liquidità. L’Europa impone
stupidi sacrifici e prelievi: assassini!
Cipro chiede aiuto
alla ben presente Russia. Russia che tentenna. Da un lato
è tentata di ottenere le due offerte cipriote: basi navali e sfruttamento
dei depositi di gas off shore.
Infatti nessuno
sottolinea come due società americane di prospezione, su intelligente
mandato israeliano, abbiano individuato, dalle foci del Nilo fino alla Grecia,
enormi depositi sia di gas (oltre 9 miliardi di metri cubi, per adesso) e di
petrolio (oltre 8 miliardi di barili, per adesso). Questa, per la Russia
è una tentazione. Russia che
però ha già in Siria l’unica base navale militare in Mediterraneo.
Se
accetterà l’offerta cipriota, abbandonerà la Siria al destino che i
mercenari al soldo israelo-statunitense vogliono imporle. (Gli enormi depositi
d’armi francesi, yankee, inglesi che erano stati costituiti nella Libia del
dopo Gheddafi sono stati inviati in Mali (e subito sono nate baruffe
integraliste) ed in Siria. I risultati li vediamo.
Ora il rischio
è di trovarci tutto il Mediterraneo del sud in mani integraliste. Cioè
esattamente quello che vuole la strategia Yankee: premesse per lo scontro Islam
– Europa, che permetterebbe ai gringos di fungere ancora da poliziotto del mondo. Un teatro per nulla
piacevole per la vecchia Europa, rissosa e incapace fino ad ora di fare fronte
comune. Il Papa ha aperto
all’Islam. Gesuita fino al midollo, il Francesco 1° ha capito tutto e cerca di
metterci una pezza.
Questo è lo
scenario.
Unica speranza:
l’asse Berlino – Mosca.
Fabrizio Belloni
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