Testo di Fabrizio Belloni
Una delle solite
agenzie di rating mondiale, che poi vuol dire yankee (curioso che in Europa non
ce ne sia una che è una), ha “declassato” l’Italia. La “Fitch” (anche la Standard and Poors si è accodata) ci ha mandato in serie B.
Motivo: instabilità
politica del dopo elezioni.
Tradotto: l’Italia
non dà sufficienti garanzie di continuare ad essere un cagnolino obbediente e
scodinzolante agli ordini dei “poteri forti”. Che vincesse “Gargamella” o lo “Psiconano”, come, con maligna ed azzeccata astuzia, Grillo ha battezzato Bersani e Berlusconi, per i “poteri forti” era assolutamente indifferente: entrambi i B-B erano e sono ossequienti, proni a novanta gradi,
ubbidienti e disposti a continuare a tradire la sovranità nazionale (monetaria,
innanzitutto, ma non solo),
assoggettandola ai voleri d’oltre Mediterraneo e d’oltre Atlantico.
Di più, anche la “quinta
colonna” vaticana, in sede vacante,
ha fatto sollevare le sopracciglia degli gnomi dalle mani adunche e dai nasi
grifagni che da oltre centocinquanta anni dirigono lo Stato Estero, che si ingerisce nei nostri affari, nella nostra
vita.
Ed ancora: Grillo ha osato proporre un referendum popolare sulla
nostra permanenza nell’Euro.
Delitto di lesa maestà, aggravato dalla proposta di disconoscere l’autorità
della privata e criminale Banca Centrale Europea (non a caso la casta ha più volte sussurrato il nome
di Draghi quale premier) e di “congelare” (leggi: disconoscere. Operazione che gli USA hanno imposto all’Iraq
e che è stata poi virilmente adottata dall’Ecuador. Nemesi storica) il debito nei confronti di quella Banda Bassotti Privata, il
FMI, che pretende di imporre il suo volere ai Paesi Europei. Su mandato di
altri, ovviamente.
Ma c’è di più.
I sondaggi danno
Grillo in crescita, di fronte al viscido, rigurgitato, abituale teatrino che la
casta italiota recita stancamente sul teatro fatiscente della nostra politica.
Sia “Gargamella” che lo “Psiconano” si accusano reciprocamente di essere la causa dell’impasse.
Ricordiamoci che ci sono da eleggere i Presidenti delle due Camere, il
Presidente della Repubblica, e soprattutto ci sarà da trovare la costituzionale
fiducia al Governo che si proporrà.
Ora, se Grillo manda
una ventina dei suoi in Senato, per mantenere in vita il numero legale, facendo
uscire gli altri, e se la ventina del M5S vota contro, la casta resta nel guano
fino agli occhi. Caos totale. La banda “Bassotti”, B-B, spera quindi di tornare ad elezioni, confidando di
ripetere il percorso greco, ove la paura fece riconfluire i voti sui due
partiti tradizionali.
Ma l’Italia non è la
Grecia.
Tre italiani,
quattro partiti.
Non essendo mai stata
“nazione”, tranne che nel deprecato “Ventennio”, troppo pericoloso per essere lasciato in vita, in
Italia c’è un sottile, profondo crescente piacere a far affondare i
rappresentanti di quella politica che ci ha distrutto. Oramai non ha più
importanza quale è la parte politica che ha provocato lo scandalo quotidiano: è
sempre imputato a tutta la casta: la gente ha cominciato a capire e ad
accollare in modo indifferenziato a tutti i partiti tradizionali le porcherie
squallide che affiorano ogni giorno, da Nord a Sud (in questo sì siamo….”nazione”).
I padroni, i “poteri
forti” quindi si danno da fare per agevolare i loro servi in vista delle
prossime elezioni. Furibondi per gli schiaffi elettorali che il loro uomo, il Mario
da Varese, si è visto pitturare
sulla faccia, ottenendo un ininfluente risultato dalle urne, cercano ora di
riportare la situazione sotto controllo. Non mi stupirei neppure di una
rinnovata strategia della tensione, con bombette qua e là o, in alternativa, un
attacco frontale al sistema bancario dello Stivale. Squinternato fin che vuoi,
ma sempre il nostro Stivale, la nostra terra, la nostra “Fatherland”, la Terra dei Padri, vivaddio!
Il declassamento
altro non è che uno degli strumenti che i “poteri forti” utilizzano per
mantenere l’Italia serva ed in riga. Avvertimento mafioso.
Come sempre.
I conti tornano, nell’analisi
storica degli gnomi grifagni ed adunchi.
Ma.
Ma tornano per
loro, i conti.
Ora si vedrà se
siamo ancora vivi e se ancora una volta l’Italia, “proletaria e…. (omissis)” riuscirà ad essere …… “..in piedi! Forte, fiera, compatta come non
mai!”.
Non posso fare a meno di condividere questa pura verità. Grazie e...vediamo.
RispondiEliminaGrazie a te, Proveritas.
EliminaCiao