Testo di Fabrizio
Belloni
Habemus Messi!
E' stato eletto il nuovo
papa: un Argentino, come l'asso del Barcellona, il massacratore del Bilan. Cose loro, cose di uno Stato
estero, troppe volte tentacolare nei confronti dello Stivale e non solo. Non discuto sulla fede.
Ciascuno sceglie la propria strada, anche se io credo vera la frase:
"libertà è servire un Signore vero". Personalmente ne avevo due, in
verità. Del secolo scorso. Ma più attuali e futuribili di tutte le teste d'uovo
che vanno per la maggiore.
Quello che mi irrita non poco
è il clamore mediatico che in due casi, presidenza degli Stati Uniti e elezione
del Sovrano di uno Stato estero, il Vaticano, esonda da teleschermi e giornali.
Servilismo verso i padroni, accidenti.
Di più mi sembra di aver
capito che sia o sia stato un gesuita. Ahi, ahi, ahi.....
Siamo al redde rationem.
Indicativo dello stato di macerazione in cui si dibatte la Chiesa. Se si affida
al gruppo gesuitico ci deve essere una ragione: un po' come se in guerra ci
fossero state solo le SS.....(absit injuria verbis).
Comunque, viva Malachia, che
profetizzò questo come
l'ultimo dei papi. Speriamo ci abbia azzeccato.
Comunque....habemus Messi!
Non ho dato mai importanza,
se non per gioco, a tutto quanto sfugge alla ragione, al controllabile, al
ripetibile. Quindi mi era sfuggito un
particolare. Malachia, nelle sue
profezie, si ferma nella storia dei papi a questo appena eletto. Poi non ne
enumera più. Almeno è un buon segno. Ma c'è di più. Qualcun altro ha affermato
che l'ultimo papa sarebbe stato "nero". E tutti hanno pensato ad un papa
Africano.
Errore!
I francescani, i capuccini,
i monaci in genere vestono il saio marrone. Il bianco della veste papale
deriva dall'abitudine di un papa domenicano ad indossare tale colore, e così mutò
l'abitudine della veste rossa, mantenuta solo nella cappa, nel mantello. Ma la profezia parla di "papa
nero". L'Argentino Francesco era un
gesuita.
E che colore indossano i
gesuiti? Nero?
ESATTO!
ESATTO!
Speriamo in bene e
giochiamoci i numeri al lotto. Hai visto mai?
Fabrizio Belloni
Nessun commento:
Posta un commento