lunedì 11 marzo 2013

Le mani di un bambino

Perché è così importante per alcuni riuscire a dominare il mondo? Chiunque essi siano, qualunque natura abbiano, se umana o non umana, sembra che da millenni ci stiano provando in tutti i modi. Possono provare in maniera palese, con dittature conclamate, oppure in maniera subdola, con strumenti d’ingegneria sociale che apparentemente vanno nella direzione opposta.
In questi giorni sto maturando la convinzione che anche il M5S sia una delle strade seguite da “essi” per raggiungere i loro scopi, che sono quelli di arrivare ad ottenere un unico governo mondiale gestito da un’oligarchia di cui “essi” farebbero parte, ovviamente.
Ma, dopo aver ascoltato la conferenza di sabato scorso 9 marzo, mi è venuto da pensare che la stessa tecnica della falsa contrapposizione tra due schieramenti solo apparentemente opposti, venga usata anche in ambiti di etica e di rapporti sociali. Ovvero, paradosso dei paradossi, anche lo sterminio di milioni di ebrei e altri nemici del nazismo in 42.500 luoghi di detenzione, tra cui 1634 grossi lager, è servito al piano degli Illuminati per raggiungere, facendo un lungo e tortuoso giro, l’attuazione del NWO.

Infatti, tutto mi sarei aspettato da Samuel Artale Von Belskoj Levy tranne che ora, all’età di 78 anni, si dichiarasse cittadino del mondo e fosse favorevole all’eliminazione di passaporti e confini. Proprio lui che è uno dei pochi sopravvissuti all’Olocausto rimasti ancora in vita. Questo però mi fa venire in mente che anche Zamenhof, inventando l’esperanto, mirava ad unire i popoli della Terra dando loro un unico universale linguaggio, ma mentre di Zamenhof forse si può avanzare l’ipotesi che facesse parte della massoneria, la stessa cosa non si può dire di Samuel Artale Von Belskoj Levy, che quando fu arrestato insieme alla sua famiglia, il 13 aprile del 1944, aveva solo otto anni.
In altre parole, se il nazionalsocialismo, con marcati accenti esoterici, propugnava un Reich di mille anni, indirizzato alla conquista dell’intero pianeta, ecco che c’è un sopravvissuto alla ferocia hitleriana che si dichiara cittadino del mondo e che vorrebbe un’umanità concorde e pacifica vivente in armonia sotto lo stesso cielo e sopra lo stesso pianeta, com’è anche negli intenti dell’ONU. Un’idea affascinante che forse è patrimonio della massoneria buona, a differenza della massoneria cattiva, sempre che sia lecito dividere tale società segreta in due parti eticamente inconciliabili e contrapposte.

Il signor Artale, nato in quella terra che un tempo si chiamava Prussia ma ora residente a Padova, prima di cominciare a portare la sua testimonianza, sabato scorso, si è messo la Kippah in testa e ha spiegato che serve come segno di rispetto verso gli ascoltatori ma anche per rispetto a Dio, ovvero per non dimenticare che c’è Qualcuno di superiore sopra le nostre teste. A me veniva in mente Enki ed Enlil, i due fratellastri nostri creatori che, se non sono già morti da un pezzo, se ne sono tornati a casetta sua da qualche centinaia di migliaia d’anni. Senza dir niente a nessuno, come le sentinelle di Auschwitz che il 27 gennaio del 1945 sparirono dal campo perché stavano arrivando i russi. Esattamente ciò che successe a Gonars, dove a dileguarsi furono gli italiani.
Enki e suo fratello se ne sono andati, ci hanno lasciato nelle peste, a metà del guado, e il signor Artale si mette una papalina con le perline per rispetto a quei due gaglioffi. Una delle domande che i presenti alla conferenza nella biblioteca di Codroipo gli hanno rivolto è stata: “Come è cambiato il suo rapporto con Dio dopo quella esperienza?”. Al che il sopravvissuto ha risposto che molte volte si è chiesto dove fosse Dio, mentre accadevano quelle orribili cose, e alla fine ha ammesso di aver perso la fede.
Ma un altro ascoltatore gli ha fatto notare che se ha perso la fede in Dio, dimostra almeno di non aver perso la fede nell’uomo, altrimenti non farebbe giri di conferenze (il giorno prima era a Taranto) per passare il testimone alle giovani generazioni affinché non solo non dimentichino a quali livelli di ferocia l’uomo può arrivare, ma anche perché quelle cose non si ripetano.

Di domanda scontata in domanda scontata, ecco che il bibliotecario, nostro temporaneo anfitrione, gli chiede: “Si è parlato del senso di colpa tra i sopravvissuti, per non essere morti insieme agli altri deportati. Anche lei ha provato questo sentimento?”.
Il signor Artale ha raccontato che anni fa s’incontrò sia con Primo Levi, morto suicida per il peso che si portava dietro – almeno così si dice – sia Slomo Venezia, ma non è stato un piacevole incontro e in seguito si sono evitati. Non ha spiegato perché, ma lo si può intuire. Samuel va spesso nei cimiteri cattolici e anche se sa che non vi può trovare nomi familiari, e meno che mai la sorella, il padre, la madre e due nonni deportati con lui, si lascia andare con il pensiero ai tempi della sua fanciullezza, troppo presto interrotta.

Ad Auschwitz stava per essere usato come cavia umana e si ricorda di essere stato immerso in una vasca d’acqua gelata, dove inservienti mettevano blocchi di ghiaccio. Gli avevano inserito una sonda nell’ano e sotto la lingua, allo scopo di misurare la temperatura e vedere quanto tempo ci metteva a morire, ma arrivò un ordine e fu tratto fuori dalla piscina.
Qualcuno aveva deciso che poteva entrare a far parte dei famigerati Sonderkommando, detenuti addetti ai lavori sporchi come per esempio estrarre i denti d’oro dai cadaveri o anche da coloro che cadaveri ancora non erano. Nessuno dei presenti aveva mai immaginato che dei Sonderkommando facessero parte anche bambini di otto anni, ma quando il signor Artale ha detto che la sua mansione era quella di ispezionare con le sue piccole dita il retto dei cadaveri – e immagino anche le vagine – per cercare eventuali pietre preziose, mi è venuto in mente che nel film “Schindler’s List” Liam Neeson, a un soldato che voleva portargli via alcune bambine operaie, risponde, afferrando le piccole mani delle medesime, che con quelle dita potevano entrare negli ingranaggi delle munizioni in costruzione nell’azienda, cosa che le dita degli adulti non sarebbero state capaci di fare.
Dunque, un riscontro a quella scena di Schindler's List si è avuto con l’ingegner Artale, testimone diretto del fatto che anche i bambini venivano impiegati nei campi di prigionia. E questo, almeno per lui, fu la sua fortuna.

Molti si soffiavano il naso, tra i presenti alla conferenza, immaginando a quali sofferenze morali e fisiche il piccolo Samuel fu sottoposto, cominciando dalla separazione da sua madre e da sua sorella, avvenuta ai piedi della rampa dove il treno si era fermato. La madre si oppose al soldato ma si prese un calcio di fucile sulla faccia e da quel momento il bambino Samuel non ha saputo più nulla né della mamma, né degli altri suoi familiari. Negli anni seguenti, ripensando a sua madre, si augurò molte volte che fosse morta subito, per non dover vivere con l’angoscia di non aver potuto difendere i suoi figli.
E quello fu solo l’inizio. Poi venne il laboratorio dei medici vivisettori, da cui per fortuna fu tolto subito per essere avviato al lavoro d’ispettore di orifizi di cadaveri. Anche il resto della sua permanenza ad Auschwitz non fu un campeggio estivo dei boys scout. Si ricorda benissimo il dormitorio, chiamato Kojet, dove ci si poteva stendere solo di lato a causa del sovraffollamento e dove pulci e pidocchi scorrazzavano a piacere. Si ricorda le latrine comuni e i bambini chiamati “Pipel”, scelti fra i più carini da ufficiali con inclinazioni pedofile. Il signor Artale ha detto che molti di quegli efebi sono stati uccisi dagli altri ebrei, una volta finita la guerra, come se fosse stata colpa loro d’essere sopravvissuti perché scelti come strumento di soddisfazione sessuale da parte degli oppressori.
Questa forma di vendetta non è stata l’unica rappresaglia post liberazione, ma mentre dei Kapò prepotenti, che spesso si rivelavano più….realisti del re, cioè più feroci dei nazisti stessi, si può capire, nel caso dei ragazzini “Pipel”, non lo capisco.

Il piccolo Samuel, a cui un detenuto adulto aveva detto: “Ripeti continuamente il tuo nome, per non dimenticarlo. Tu devi sopravvivere!”, dopo che i russi lo affidarono alla Croce Rossa internazionale, che lo portò in un orfanotrofio d’oltre Atlantico, si mise a studiare come un forsennato perché aveva capito che nello studio c’era la sua emancipazione, che gli avrebbe permesso di fare vedetta dei torti subiti.
Studiò per anni, si laureò in ingegneria, si arruolò nell’U.S. Army e venne mandato in una base militare americana a Verona, dove conobbe sua moglie ferrarese e tutti i suoi propositi di vendetta svanirono. Potere lenitivo della donna, la sua amata moglie scomparsa già da qualche anno. 

Commoventi le sue parole, come se non fossero bastate le immagini del proiettore, quando nel corso della conferenza ha detto di aver conosciuto l’amore di sua madre attraverso quello di sua moglie per le loro figlie. E ha aggiunto d’essere stato molto fortunato ad aver incontrato un angelo di origini ferraresi. Ho pensato: l’otto marzo è appena passato e questo è il più bell’omaggio che un vecchietto possa fare alla donna, alla sua donna in particolare, al di là delle commerciali e insulse mimose.
Il resto della conferenza, tra dichiarazioni di Samuel e domande del pubblico, si è svolto senza altre novità, tranne forse qualche numero: otto giorni ci mettevano gli ebrei di Salonicco ad arrivare in Polonia, chiusi blindati nei carri bestiame. Di undici milioni di ebrei si componeva la lista di Eichman, compilata grazie al contributo di tutte le prefetture dei paesi occupati in Europa e, soprattutto, i famosi sei milioni di ebrei morti, ultimamente messi in discussione (Artale ha fatto solo un accenno al professor Boffa, di Teramo, che nel 2010 ha tenuto quella scandalosa lezione ai suoi studenti universitari). Ha fatto solo un accenno e l’ha fatto con una certa amarezza nella voce. 
Sapevo che non sarei stato certo io ad insistere sull’argomento, né a guastare l’atmosfera religiosa che il sopravvissuto era riuscito a creare tra i presenti. Sono già abbastanza malfamato di mio, senza passare per blasfemo a tutti i costi, sempre e comunque, con la gente che ancora si asciugava le lacrime.
Di fatto, la questione è ancora aperta e il signor Artale potrebbe essere stato anche lui plagiato come milioni d’altre persone, circa la reale portata dell’Olocausto.

Si è invece dilungato più a lungo, anche mostrandolo in diapositiva, su Ahmadinejad che nega l’Olocausto e a cui ha scritto ben tre lettere senza aver ancora ricevuto risposta. La prima gliel’ha mandata come privato cittadino, per chiedergli come mai nega la Shoah, mentre le altre due attraverso l’ambasciata iraniana di Roma. Ancora sta aspettando.
Un altro numero, ripetuto più volte dall’ingegnere: il 12,5 % dei tedeschi sono attualmente antisemiti. Nel 2006 la Gran Bretagna ha tolto ogni riferimento alla Shoah dai libri di testo delle scuole, per non offendere gli studenti musulmani. Questo lo trovo esecrabile anch’io, anche se ho qualche dubbio che siano morti sei milioni di ebrei nei campi di sterminio, o di concentramento che dir si voglia. Se un fatto è documentato, non vedo perché una minoranza di stranieri, ospiti, debba portare all’omissione di verità storiche. Fossero stati gli arabi a sterminare gli ebrei, potrei capirlo!

Un’altra cosa che non sapevo è il rullo di pietra di Ravensbruck, dove si tenevano prigioniere soprattutto donne. Se si voleva punire una di loro, la si obbligava a trascinare attraverso il campo un pesante rullo di pietra, apparentemente volto a tenere spianato il terreno. Quando la poveretta cadeva sfinita, altre donne erano obbligate a passare sopra il suo corpo con il rullo stesso, fino ad ucciderla.
A meno che anche questa non sia un’invenzione, a cui anche l’ingegnere è stato plagiato a credere, i campi di prigionia attraevano sbirri sadici che in essi potevano sbizzarrirsi, cosa del tutto verosimile, conoscendo la natura umana.

Io, durante la conferenza, umida e pacata, quasi dimessa e sussurrata, fremevo dalla voglia di porre la questione basilare: i nazisti hanno fatto ai prigionieri ciò che tutti noi facciamo agli animali. E alla domanda di una donna del pubblico se secondo il relatore quelle cose orribili potranno ripetersi, io avrei voluto spiegare che facendole quotidianamente agli animali d’allevamento già le facciamo, anche se non abbiamo la consapevolezza di farle.
Avrei voluto spiegare ai presenti che finché esisterà la zootecnia, i campi di sterminio per minoranze invise si potranno ricreare in qualsiasi momento, ma non ho detto niente. Non ho preso la parola. Del resto sapevo che non l’avrei fatto. Alle conferenze pubbliche non intervengo quasi mai. 

C’è ancora un episodio nell’infanzia di Samuel, di quando ancora non era stato arrestato. Passeggiavano per la città di Rostock, lui e suo padre, non sul marciapiede perché ai portatori di stella di David sul cappotto era proibito, quando alcuni soldati li fermarono. Fecero mettere in ginocchio suo padre e lo schiaffeggiarono. Samuel, a quella vista, prese a odiare suo padre per non aver reagito virilmente e solo dopo molti anni capì che lo aveva fatto per salvaguardare la famiglia. Se si fosse ribellato li avrebbero portati via subito tutti quanti.

Artale ha citato con piacere, nel corso della conferenza, il comportamento del re cattolico di Danimarca, Cristiano X, che quando il nazismo impose la stella di David sulle giacche, se ne fece fare una per sé e se n’andò in giro per Copenaghen, imitato da molti suoi sudditi. Un giusto, nonostante fosse monarca, anche se potrebbe trattarsi solo di una leggenda metropolitana. Come furono giusti quei 1900 preti cattolici deportati e uccisi nei campi per aver aiutato ebrei.
Da quarant’anni Samuel Artale Von Belskoj Levy vive in Italia, svolgendo tuttora la sua attività d’ingegnere meccanico-industriale e il 50 % dei suoi introiti li spedisce al Cottolengo di Torino, lui ebreo, forse in memoria della sua amatissima moglie cattolica e del bel gesto del re cattolico di Danimarca.
Un uomo dalla grande energia, Samuel, che fino al 2005 non voleva saperne dell’Olocausto, avendolo rimosso, ma che poi, forse dopo la morte della moglie, ha deciso di farsi divulgatore della sua personale testimonianza. Alla domanda “perché è successo”, non ha saputo però rispondere.
Le cose sono andate al di là di ogni immaginazione, ha ripetuto mestamente, come si legge anche nel titolo della sua conferenza.
Molte le cose terribili, ma niente più terribile dell’uomo (Sofocle). 
E io aggiungo: molte le cose che andavano ancora dette, riguardo al comportamento nazista che noi occidentali – come anche gli altri – abbiamo nei confronti degli animali.
L’essenza di tutti i nazismi.






29 commenti:

  1. Lo sto rileggendo (con piacere) in queste sere:

    http://www.einaudi.it/libri/libro/moni-ovadia/l-ebreo-che-ride/978880619439

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    1. Tutti parlano male degli ebrei, eppure tra essi vi sono intellettuali come Amos Oz e Peter Singer che hanno molte cose da insegnare a noi....gentili.
      Di nome ma non di fatto.

      Oltre ad esserci un gran numero di gay, mi risulta che in Israele ci siano anche moltissimi vegetariani.
      Un paese che bisognerebbe conoscere meglio, al di là degli stereotipi.

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  2. Roberto...

    hanno arrestato il "terzo uomo" dell'attentato toscano dell'A.L.F...!

    http://www.lanazione.it/firenze/cronaca/2013/03/11/857369-attentato-animalista-alf-arrestato-terzo-componente.shtml

    A presto!

    g

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    1. Ancora non mi sono accinto ad approfondire, ma lo farò.
      Grazie.

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  3. P.s.: ci fanno credere che esista la DUALITA' unicamente per il LORO scopo...
    La realtà ultima di tutte le cose è UNA.
    Enki ed Enlil sono della stessa "razza", come giustamente dice MALANGA...e come diceva GIORGIO GABER: che cos'è la destra, che cos'è la sinistra...?

    g

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    1. Come spiegare a un vecchio ebreo di 78 anni, e per giunta sopravvissuto all'Olocausto, che il suo Dio per il quale indossa la Kippah era un poco di buono?

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    2. Vero, non lo potrà mai capire...
      g

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  4. Posto io un commento di Maksimilian Kodzak, da me richiesto, perché essendo troppo lungo, andava diviso in più parti.

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    E bravo Rob, questo articolo rapresenta in maniera egregia l'Industria dell'Olocausto... e non e' certo un complimento.

    Fa tanta scena, in effetti, postare foto di malati di tifo.. e perche' mai non li gasavano prima, se tanto erano malati? Gli hai chiesto questo? Certo che no, ma questo..: “Si è parlato del senso di colpa tra i sopravvissuti, per non essere morti insieme agli altri deportati. Anche lei ha provato questo sentimento?”.... ma vaffancuolo, va... con rispetto parlando, si intende. :-D

    Poi... "Il signor Artale ha raccontato che anni fa s’incontrò sia con Primo Levi, morto suicida per il peso che si portava dietro – almeno così si dice – sia Slomo Venezia, ma non è stato un piacevole incontro e in seguito si sono evitati. Non ha spiegato perché, ma lo si può intuire."
    Forse perche' sanno che Shlomo Venezia e' - anzi era - un falsario ed impostore, quindi tengono un po' imbarazzo mi sa.
    Primo Levi ha scritto cose interessante, che negano molti miti olocaustici, come l'intento sterminazionista a priori dei nazzzistoni. Lui stesso riferisce di essere stato convalescente per diversi mesi in un ospedale del campo. Ma se li volevano sterminare tutti, perche' mai li avrebbero curati per mesi? Mah, misteri olodogmatici...
    Mi sa che Primo Levi si e' suicidato - o adirittura l'hanno fatto suicidare - per qualche rimorso di coscienza. Mia opinione personale...

    (segue)

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  5. (continua commento di Maksimilian)

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    "Ad Auschwitz stava per essere usato come cavia umana e si ricorda di essere stato immerso in una vasca d’acqua gelata, dove inservienti mettevano blocchi di ghiaccio. Gli avevano inserito una sonda nell’ano e sotto la lingua, allo scopo di misurare la temperatura e vedere quanto tempo ci metteva a morire, ma arrivò un ordine e fu tratto fuori dalla piscina."
    Fortuna fortunella... cioe' durante questo ipotetico esperimento, arriva uno e' blocca tutto per trasferirlo nei fantomatici sonderkommando (parola che nemmeno appare in nessun documento tedesco). Ma non c'avevano altri bambini per sfruttarli come manodopera? Eh no, hanno preteso proprio lui.
    Quindi hanno dovuto bloccare il tutto per prendere proprio e solo lui. Sa quasi di "prescelto". Potevano benissimo prenderlo altrove un altro bambino. Ma no, hanno scelto proprio lui, quando stava gelando nella vasca da bagno. Confusi sti nazistoni, eh. Oppure l'hanno voluto solo salvare, chi lo sa... ma i nazistoni non potevano essere certo cosi' buoni... no,no, no

    Un momento, ma lui come bambino non poteva nemmeno esistere nel campo, dato che molti testimoni affermavano che bambini e malati - quelli che non potevano lavorare - venivano gasati subito. Forse questo signore era molto speciale e l'hanno tenuto per se...

    " Ovvero, paradosso dei paradossi, anche lo sterminio di milioni di ebrei e altri nemici del nazismo in 42.500 luoghi di detenzione, tra cui 1634 grossi lager, è servito al piano degli Illuminati per raggiungere, facendo un lungo e tortuoso giro, l’attuazione del NWO."

    Numeri in liberta'... E NON ESISTONO MILIONI DI EBREI STERMINATI - nemmeno sei i nazzistoni lo volevano - per ragioni statistiche, logistiche e persino termodinamiche. Ma ci basta una "testimonianza" strappalacrime di UN oloscampato e tutte le logiche vanno a farsi benedire.
    "Luoghi di detenzione" non vuol dire essenzialmente niente. Quel numero poi e' una stronzata, diffusa in questi giorni di uno studio bufala... Notizia ripresa gia' qualche anno fa. Lo fanno per fare scena, quando vedono che il giocattolo scricchiola.

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  6. (continua, ultima parte del commento)

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    "Di undici milioni di ebrei si componeva la lista di Eichman, compilata grazie al contributo di tutte le prefetture dei paesi occupati in Europa e, soprattutto, i famosi sei milioni di ebrei morti, ultimamente messi in discussione (Artale ha fatto solo un accenno al professor Boffa, di Teramo, che nel 2010 ha tenuto quella scandalosa lezione ai suoi studenti universitari). Ha fatto solo un accenno e l’ha fatto con una certa amarezza nella voce."
    Professor Moffa, non Boffa... Intanto Moffa parla per RICERCHE storiche e non attraverso queste puttanate hollywoodiane per olocreduloni.
    E te credo che c'ha amarezza, lo vede come un pericolo per i suoi introiti da oloscampato, concessi dall'Industria olocaustica.

    "Sapevo che non sarei stato certo io ad insistere sull’argomento, né a guastare l’atmosfera religiosa che il sopravvissuto era riuscito a creare tra i presenti. Sono già abbastanza malfamato di mio, senza passare per blasfemo a tutti i costi, sempre e comunque, con la gente che ancora si asciugava le lacrime."
    Esatto, di religione stai parlando, non certamente storia...
    Riprenditi, ti prego!

    "Studiò per anni, si laureò in ingegneria, si arruolò nell’U.S. Army e venne mandato in una base militare americana a Verona, dove conobbe sua moglie ferrarese e tutti i suoi propositi di vendetta svanirono. Potere lenitivo della donna, la sua amata moglie scomparsa già da qualche anno.
    Hm.. sara' che, U.S. Army... ma non, quando mai... sono solo io un po troppo complottaro... :-D

    "Si ricorda le latrine comuni e i bambini chiamati “Pipel”, scelti fra i più carini da ufficiali con inclinazioni pedofile. Il signor Artale ha detto che molti di quegli efebi sono stati uccisi dagli altri ebrei, una volta finita la guerra, come se fosse stata colpa loro d’essere sopravvissuti perché scelti come strumento di soddisfazione sessuale da parte degli oppressori."
    Ma non ci credo! Pure questo si sono INVENTATI.
    E poi mi sa tanto di strano... Ma i gay non dovevano essere internati lo stesso nei campi? Come mai questi ufficiali avevano la liberta' di professare le loro tendenze?

    "Oltre ad esserci un gran numero di gay, mi risulta che in Israele ci siano anche moltissimi vegetariani.
    Un paese che bisognerebbe conoscere meglio, al di là degli stereotipi."
    Vabbe', lasciamo perdere. Ora la "bonta" di un paese si confronta con quanti gay e vegetariani abbia.
    Mi sa Rob che sei andato fuori di senno...

    Il resto dell'articolo e' orribile. Non perche sia scritto male, ma perche' pura espressione bigotta dell'olocaustraesimo.. inserito pure in un contesto "alieno", ma fatto in maneira semplicistica.
    Nella conferenza ti hanno emotivamente condizionato - appunto come un film di Spielberg che tu citi - ed il risultato e' un lavaggio del cervello pauroso, che nega le piu' elementari logiche storiche e scientifiche.

    Se vuoi conoscere e comprendere la storia di quel periodo inizia da qui:
    http://olodogma.com/wordpress/
    http://studirevisionisti.myblog.it/

    M-K.

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  7. Roberto perché Maks non commenta più sui post? Io lo leggevo sempre con interesse e anche se a volte non condividevo il suo punto di vista però le sue riflessioni erano molto interesanti...
    Comunque, aldilà di quello che poi è diventata l'industria dell'olocausto qualcosa di base deve esserci stato altrimenti come si spiegano le leggi razziali dell'epoca?
    (preciso che non ho ancora letto i siti indicati poco sopra)

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    1. Maksimilian è impegnatissimo con Luogo Comune, di Massimo Mazzucco. Lì trova discussioni animate e accese, mentre qui siamo in pochi e più rilassati.

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    2. "Comunque, aldilà di quello che poi è diventata l'industria dell'olocausto qualcosa di base deve esserci stato altrimenti come si spiegano le leggi razziali dell'epoca?
      (preciso che non ho ancora letto i siti indicati poco sopra)"

      Ciao loto.
      Le "leggi razziali" erano concepite come separazione razziale (il termine "razza" all'epoca non era tabu', un po come quello che oggi viene concepito come etnicita') come oggi non certo come predominio razziale. Infatti tali leggi era promosse anche da molte organizzazioni sionistiche.
      Esistevano, nella Germania del Reich, persino campi di riadestramento sionisti (dove impararono coltivare la terra ecv), per prepararli alla migrazione verso la palestina.

      Riprendo una citazione di Leon Degrelle, generale -partito semplice soldato - della divisione (belga) Vallonie delle Waffen-SS:

      “Il razzialismo tedesco proponeva la riscoperta dei valori creativi della propria razza, la riscoperta della propria cultura. Era una ricerca per l’eccellenza, per un nobile ideale. Il razzialismo Nazional-Socialista non era contro le altre razze, ma a favore della propria. Esso puntava a difendere e a migliorare la propria razza e desiderava che tutte le altre razze facessero lo stesso per sè stesse”

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    3. Ciao, premetto che non voglio fare polemica, ma solo capire...lascio perdere il discorso di razza secondo il pensiero dell'epoca, ma qualcosa deve essere degenerato per forza, per esempio tra le leggi razziali si trova: Decreto di polizia relativo al marchio di identificazione degli ebrei 01/09/41 (se non è un falso dato che oggi non si sa più cosa è vero e cosa è falso).
      Perché dovevano essere identificati? Questa storia della identificazione non mi piace....

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    4. "«Portatela con orgoglio, la Stella gialla!»

      Questo slogan, il più popolare di quegli anni, coniato dal caporedattore della “Jüdische Rundschau” [settimanale sionista tedesco], Robert Weltsch, esprimeva bene lo stato d’animo di quell’epoca."

      Tratto da: http://olodogma.com/wordpress/0071-arendt-hannah-e-la-collaborazione-ebraica-con-l-ss-obersturmbannfuhrer-adolf-eichmann/#more-1621

      C'erano diversi fronti sionisti in quell'epoca. Gli sionisti nazionalisti revisionisti (ironia della sorte) appoggiarono e si accordarono con il Reich per i trasferimento di ebrei in Palestina (progetto H'avvara); mentre gli ebrei americani boicottarono da subito l'economia tedesca, dichiarando ufficialmente guerra (Marzo del '33), dove si manifesta l'intenZIONe di distruggere completamente la Germania ed il popolo tedesco (proprio fisicamente parlando).
      Nel '41 viene stampato un libro dell'ebreo Kaufmann(1) "Germany must be parish", La germania deve morire, poi divenuto il Piano Morgenthau (ebreo) per lo smantellamento l'industria tedesca - la cd "pastorizzazione" - che avrebbe portato a circa 20 milioni di vittime programmate. Poi il numero si ridusse a circa 4 millioni, con l'industria tedseca usata come strumento di espansione finanziaria nell'intera Europa.

      1 - http://olodogma.com/wordpress/0069-nel-marzo-1941-lebreo-kauf%c2%adman-theodor-decreta-germany-must-pe%c2%adrish-la-germania-deve-morire/

      Ciao.

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    5. Beh confesso di avere delle conoscenze superficiali di quello che è successo, i fatti forse (anzi... sicuramente) non stati approfonditi come si doveva...... quando c'è di mezzo l'incantesimo del male le storie sono complicate da dipanare e poi figurati se i vincitori vogliono passare per i cattivi..., ma io credo che episodi come quello raccontato nell'articolo possano essere successi, però bisognerebbe dare risalto anche a quello che hanno subito le popolazioni tedesche ad es. con il martirio di Dresda... proprio per evitare che si ripeta... E dell'angelo della morte cosa ne dici?

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    6. Guarda, in guerra ci sono episodi atroci, ma qui si va oltre e si vuole far credere ad un puro programma malvagio di sterminio per colpa di sadici psicopatici.
      Eh no! Se mi vuoi far credere questo, allora portami delle prove, almeno delle evidenze, ma non ci sono... solo storie. Perche' allora si dovrebbe credere a tali affermazioni?
      Perche' sono avvalorati dagli organi ufficiali?
      Perche' ci emozionano i racconti strappalacrime?
      Gia' dato tutto questo, poi ho ritrovato la ragione... ed e' un bel risveglio, debbo dire.

      Dresda e' il vero olocausto - che significa proprio sacrificio di massa attraverso il fuoco.
      Hanno usato bombe al fosforo e napalm per bruciare piu' persone possibili e questo e' tutto documentato; persino Churchill si vanto' di tale distruzione.
      Ma non c'e' solo Dresda, altre molte citta' tedseche - e italiane - furono rase al suolo dall'aviazione alleata... da non dimenticare anche il Giappone.
      Che poi e' pure curioso come i "malvagi" nazzzisti avevano remore nel bombardare popolazioni civili, mentre il "liberatori" usavano tale metodo come strategia militare.

      L'Angelo della Morte. Gia'. Il sopranome ovviamente ha una valenza simbolica e religiosa... ed e' proprio questa che deve avere. Non deve rapresentare la realta', ma solo un immaginario costruito ad arte.
      Mengele faceva ricerche, anche attraverso malati - nei campi ci si ammalava, anche tanto... con la guerra e tutto il resto -, proprio perche, pensa un po te, voleva scoprire le cure. Molti anche morirono, ma anche in ospedali si muore. Ma di nuovo, ripeto, non ci sono evidenze di nessuan altra operazione. Anche se qualche suo cruccio probabilmente ce l'aveva: l'eredita' genetica con le ricerche sui gemelli (che non erano quei metodi horror, raccontati da altri) .
      Dopo la guerra fece un accordo' con gli alleati e divenne un loro "dipendente". Alcuni sostengono che c'e' lui dietro il programma di controllo mentale MK-Ultra. Forse, non lo so. Ma si consideri che era sempre uno che si accordo' con il nemico, non aveva certo un'ampia liberta' di scelta.

      Insomma, alla fine penso che hanno vinto i cattivi... quelli veri.

      Ciao.

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    7. Posso capire e condividere che non ci fosse un programma di sterminio, e che le cose sono degenerate per colpa della guerra....ma Mengele per me rimane un sadico/folle senza empatia e se voleva scoprire le cure (non per curare, intendiamoci, ma per sua soddisfazione personale...nutrendo qualche essere sul piano sottile) gli esperimenti doveva farli su di se e sulla sua famiglia, troppo facile farli sugli altri (questo vale per lui e per tutti gli altri che hanno fatto e che continuano a fare esperimenti sulle persone e sugli animali).
      Maks, Mengele per me è una figura rivoltante, non possono non essere vere le testimonianze su di lui...
      Ciao

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    8. Non credo che sta a me assolvere o giustificare Mengele, ma e' innegabile che anche qui il tutto ha risvolti di una leggenda, piu' che di una evidenza anche parzialmente storica.
      Insomma, arti mutilati senza anestesia, iniezioni di virus, uccisioni di pazienti tramite esperiemnti... peggio del film Hostel (diretto sempre da un ebreo). Ed anche qui ci sono solo testimoni, ovvero i suoi aiuatnti ebrei... si, per fare tutto cio' ha usato degli aiutanti ebrei. Ha un senso? E poi li lascia pure vivere, raccontando in giro queste simpatiche storielle.
      Beh, comunque, se si fanno ricerche su una malattia, si prende un malato, non lo si fa certo con uno sano. In ogni ospedale si fanno ricerche sulle malattie, non credo che negli ospedali del campo fosse differente.
      Riguardo ai gemelli e probabile che avesse un certo interesse per scopi di ricerca propri. Pero' ragioniamoci su: anche oggi si fanno le piu' disparate ricerche in ogni campo umano e non. Come comprendre, allora, oggi le ricerche sul gene umano? Ecco, Mengele e' stato un pioniere in questo. Ha calcato un po troppo la mano? Forse, anche... ricordiamo che pure oggi si parla di "accanimento terapeutico" ed altri abusi scientifici. E' un qeustione complessa e deontologica. Mengele sicuramente non era un santo, ma nemmeno un mostro o Angelo della Morte. Dobbiamo liberarci da questi nomignoli olocaustici assurdi.
      Riguardo agli animali... se Mengele avesse abusato degli animali per i suoi espreimenti, allora andava contro le leggi anti-vivisezione emanate dal Reich. Lo faceva in segreto? Boh, non lo so, prove sicuramente non ce ne sono...

      Ciao.

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    9. D'altra parte la storia è fatta di testimonianze... e nel caso di Mengele sono numerose, si dovrebbe poter visionare il suo libro di appunti e le diapositive che sembra abbia scattato ... ma forse si avrebbe solo la conferma dei suoi crudeli esperimenti, che poi questi continuino anche oggi, non è una motivazione.
      Fra qualche tempo verranno alla luce e non avranno posto nella storia se non in senso negativo.
      Altrimenti si può giustificare tutto...dalle torture dell'inquisizione al trattamento che viene riservato ai palestinesi da parte di israele e alle varie guerre di pace.

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    10. In realta' lo studio della storia e' fatto di reperti documentati. La testimonianza e' un valore aggiunto, che deve essere comunque supporatto da reperti. Anche in tribunale la testimonianza e' parziale - o addirittura nulla - se nessuna prova conclama la stessa testimonianza.
      Non sara' che nessun libro di appunti di Mengele e' venuto fuori, forse perche' smonterebbe le testimonianze. Eppure esiste anche un falso storico, come il diario di Ana Frank... diario, scritto in piu' pagine, da una penna biro... penna inventata nel '48 o '49 mi sembra.
      Quello che si pensa e' che esistano centinaia, se non migliaia di testimoni dell'olocausto. In realta' sono solo qualche decina (20-30) e piu' o meno gli stessi. I piu' importanti sono bugiardi (Elie Wiesel, Shlomo Venezia...). Ci paiono di piu' perche' intanto mediaticamente la propaganda olocaustica e' ovunque e in qualunque momento... e poi loro stessi riportono anche per sentito dire, cioe' riportano testimonianze di altri che avrebbero udito o visto.

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    11. La storia è fatta anche di testimonianze...un sopravvissuto ad esperimenti nei campi (durante una guerra) che reperti può portare? Non certo le cartelle cliniche.... poi posso essere d'accordo e non condividere l'esagerata propaganda olocaustica come se gli ebrei fossero le sole e più numerose vittime che ci sono state.....
      Comunque è un discorso complesso...hai visto tanto per fare un esempio le torture nel carcere di Abu Ghraib? E hai anche seguito Malanga nei suoi ragionamenti sugli alieni/demoni no? Bene io penso che c'entrino loro in tutte le situazioni di torture anche nel caso vengano fatte in nome della scienza.

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    12. Il fatto che io alle loro testimonianze/stronzate non ci credo piu'. Dopo diverse tonnellate di bugiardume, perche' mai dovrei. Che mi portino almeno una, dico...una evidenza, almeno per controntare qualcosa.
      Daltronde, per un ebreo mentire ad un goy (non ebreo), per i suoi intressi, e' praticamente un dovere morale religioso. Leggersi il Talmud. Questo ormai e' diventato sistema.
      Casualmente proprio il 3° Reich si scontro' frontalmente con la loro espressione massima del potere: capitalismo anglo-sassone e bolscevismo sovietico. Sempre casualmente la Germania venne distrutta e condannata in eterno per crimini contro il "popolo eletto". Non parliamo poi di truffe millionarie al danno della Germania, con risarcimenti a falsi sopravissuti dell'olocau$to... tanto per dire. E' ora di samscherarli definitivamente.

      Ad Abu-Graib c'erano pure le foto ed e' da li' che si e' risalito al fatto. Tutto nascosto come caso isolato, ovviamente; mentre era una strategia piu' ampia per potrare l'individuo al collasso pisco-fisico, per poi plasmarlo di nuovo. Guantanamo e' l'esempio piu' avanzato. Probabilmente e' un centro di formazione di "kamikaze" mentalmente controllati.

      Le questioni affrontate da Malanga portano a diverse ramificazioni, ma in sostanza il centro del discorso e' la vera natura spirituale dell'uomo... ovvero la sua natura originaria... quello che questi sfruttatori (sia extra che terrrestri) vogliono cambiare. Ebbene, il Reich nel suo concetto spirituale voleva portare l'uomo al suo "ritorno alle origini". Era questo, in sostanza, il vero conflitto esoterico che ha portato lo scontro con Sion, che vuole un "uomo nuovo" e globalizzato, mentre solo gli "eletti" possono custodire la loro eredita' originaria (con DNA annesso).

      Ciao.

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  8. Mia risposta a Maksimilian Kodzak:

    Ho partecipato a una conferenza di chiusura delle celebrazioni iniziate dal Comune di Codroipo il 27 gennaio scorso. Ero seduto in prima fila e prendevo appunti. Prima che cominciasse ho fatto due foto al relatore, che poi mi ha fatto un inchino alla maniera prussiana.
    Non ho fatto domande, ma mentre lui parlava c'era un....religioso silenzio, interrotto da qualche soffiata di naso. Evidentemente, il signor Artale ha saputo toccare le corde giuste.
    Non devi però pensare che io mi sia lasciato condizionare: ho letto abbastanza per sapere che la dottrina dell'Olocausto potrebbe essere stata tutta una messinscena, su episodi orribili realmente accaduti.
    Come puoi vedere qui a lato c'è anche Olodogma tra i siti amici, a testimoniare che la ricerca deve essere continua e la mente sempre aperta.

    Al signor Artale, che non ho motivi per definire un bugiardo, si deve almeno riconoscere la grande energia che ci mette, dal 2005 in qua, a divulgare la tua testimonianza.
    Le cose sono andate così come lui ha detto, per il semplice motivo che i nazisti erano inquadrati in quello che si chiama militarismo. Al posto dei tedeschi potevano esserci gli anglosassoni, ma il militarismo produce sempre la stessa prevaricazione e violenza.
    Sui numeri si potrà sempre discutere.
    Grazie Maksim per il tuo prezioso commento.

    Ricordati la prossima volta, se lungo, di dividerlo.
    Ciao

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    1. "Le cose sono andate così come lui ha detto, per il semplice motivo che i nazisti erano inquadrati in quello che si chiama militarismo. Al posto dei tedeschi potevano esserci gli anglosassoni, ma il militarismo produce sempre la stessa prevaricazione e violenza."

      Questi sono presupposti ideologici, ma tuttora l'UNICA strage storicamente veramente documentata e' quella di Katyn, fatta dai sovietici (ma non Russi! e' una cosa ben diversa), dove fino a 20 anni fa si accusava i tedeschi. Curioso, no?
      Al dire il vero nei paesi dell'est, come paesi baltici, Urcaina, Russia... avevano ricevuti i tedeschi come liberatori. Infatti la' i partigiani erano per di piu' bande ebraiche che razziavano le popolazioni civili.

      La testimonianza "horror" del signore di sopra e' la solita dell'oloscampato, che rifersice le solite litanie espresse da diversi testimoni bugiardi e sbugiardati proprio da studi storici revionisti. Se andrai a cercare nei siti elencati, troverai molte contradizioni - per usare un eufemeismo - tra questi professionisti della Memoria.

      Ciao.

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    2. Cioè, stai dicendo, Maksim, che il signor Artale è un emerito bugiardo? Che è stato contattato dai sionisti e indotto a portare una testimonianza del tutto fasulla?

      Se fosse così, sarebbe una cosa....diabolica.

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    3. Dico che racconta storie - cioe' la sua testimonianza -, poi sta a noi credergli o meno, ma non porta nessuna evidenza a riguardo. Storicamente non vale niente, ma va bene per emozionarsi (anzi, penso che sia specificamente per questo).
      Guarda che ci sono diversi falsari, profesionisti della Memoria. Primo fra tutti Elie Wiesel, che ha scopiazzato un po di storie qua e la' (come i gyzer di sangue... no, non sto scherzando) ed e' diventato la piu' importante autorita' della memoria olocaustica. Poi' tutti a seguirlo con simili storie horror.
      Prendiamo di nuovo l'esempio di Katyn. La' il massacro c'e' stato ed e' documentato (fosse comuni). I crimini olocaustici sono solo storie e niente altro: niente camere a gas (una ricostruita ad Auschwitz dai sovietici), niente fosse comuni, nessun ordine documentato, nemmeno quel ipotetico oro, rubato agli ebrei dai nazisti, esiste.
      Credi a questo signore? Benissimo, ma ha la stessa credibilita' di un film. Infatti tu stesso ti accorgi di similitudini hollywoodiane.

      Ciao.

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  9. Ciao Roberto, davvero bello questo post. Per tutta la prima parte, mentre raccontavi delle mostruosità commesse dagli umani, io pensavo: "ma possibile che nessuno si renda conto che tutti gli orrori che fanno piangere il pubblico, qualunque persona normale li compie ogni giorno su esseri coscienti e sensibili?"
    Poi, quando hai detto :"Io, durante la conferenza, umida e pacata, quasi dimessa e sussurrata, fremevo dalla voglia di porre la questione basilare: i nazisti hanno fatto ai prigionieri ciò che tutti noi facciamo agli animali." mi sono sentita a casa :-)
    Ciò che viene fatto quotidianamente agli animali da ogni normale, brava persona è molto peggio! sgozzati, mangiati, spellati, vivisezionati, tenuti in schiavitù per l'intera vita, ed è infinitamente peggio non fosse altro che per una questione di numeri.. non sei milioni, o dieci, o cinquanta, o cinquecento, ma MILIARDI di MILIARDI di creature, in un incubo che si ripete quotidianamente.. di fronte a questo,in proporzione, qualsiasi nefandezza tra umani non è che una piccola, insignificante bagarre.

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    1. Hai perfettamente ragione, purtroppo!

      Come diceva Melanie Joy in quella conferenza a Pordenone, c'è nella nostra società uno.....scollamento tra le nostre azioni e i nostri sentimenti.


      Le cause? Forse le armi di distrazione di massa messe in atto, cioè l'induzione ad occuparsi di frivolezze come l'elezione del Papa, il gioco del calcio, la tivù con i suoi programmi che fanno abbassare la dignità umana e, non ultimo, ma anzi più subdolo di tutti, le finte rivoluzioni e opposizioni al Sistema: Santoro, Travaglio, Grillo e Company.

      Funziona benissimo e la gente si comporta da nazista con gli animali, versando contemporaneamente lacrime alle conferenze dei sopravvissuti all'Olocausto.

      Come spezzare questo incantesimo? Me lo sto chiedendo da anni senza trovare risposta.

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