Lo
avevamo conosciuto durante una trasmissione “Mistero”, qualche anno fa. Si
chiama Walter Maestra e fa il radiestesista, che in parole poverissime
significa cercare l’acqua con il bastoncino. Cosa che non sarà scientifica, ma
che almeno è suggestiva e affascinante. Mistero lo aveva intervistato su quelle
che lui, e soltanto lui, chiama “le piramidi di Rualis”. Sono stato là nell'agosto scorso, a vederle, grazie allo stimolo di uno dei miei utenti,
Billy the Kid. Se non fosse stato per costui, non ci sarei mai andato. Ebbene,
devo dire che secondo me a Rualis non c’è nessuna piramide costruita illo
tempore dall’uomo, ma solo colline
eoceniche dalla forma vagamente piramidale. Non è per questo intrigante
mistero, comunque, che Walter Maestra verrà a parlare alla conferenza di domani
sera a Codroipo, ma di psicosomatica, tema altrettanto interessante e che ci
riguarda tutti. Dai miei trascorsi di studente biblico ricordo una frase
attribuita all’apostolo Paolo, se mai è esistito: “Tratto con durezza il mio
corpo e lo conduco come uno schiavo”. Come fanno quei bonzi tibetani e quei
fachiri indiani a sottoporre il proprio corpo a dure prove fisiche e a
tutte le intemperie senza mai ammalarsi? Che razza di sistema immunitario hanno
quegli asceti, che permetta loro di non morire assiderati stando nudi fra i
ghiacci dell’Himalaya? Evidentemente, non è solo questione di sistema
immunitario, ma ci deve essere qualcosa d’altro: la forza che la mente esercita
sul corpo, per esempio. Spero domani sera di saperne di più.
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