Fonte:
Progetto Scuole Vegan
Una
storia vera giunge da una scuola elementare in provincia di Chieti: una gatta
ha adottato tutti gli alunni e le alunne come sua famiglia. Mamma gatta avrà
pensato che, vista la presenza di tutti quei bambini, la scuola sarebbe stata un
ottimo posto per far crescere i suoi micini. Ma andiamo con ordine. Ci troviamo
in una scuola elementare in Abruzzo, in provincia di Chieti. Poco prima di
Natale una gatta inizia a girare nei dintorni della scuola: entra
tranquillamente a scuola insieme ai bambini, fa il giro delle finestre delle
aule a piano terra e tutti i bambini se ne prendono cura e ci giocano. Spesso
gli scolari aprono le finestre e fanno entrare la gatta che così assiste alle
lezioni, un po’ come la professoressa Minerva McGranitt di Harry Potter (del
resto, una gatta nasce già sapiente e non passa di certo dalla fase di scolara,
ma è direttamente maestra per diritto universale!)
Alunne e alunni, maestre e
maestri si organizzano e a turno portano i croccantini a scuola per la gatta.
Che si chiama Baffetta, ma ogni classe le dà un nome diverso: del resto lo
sappiamo bene che il nome per i gatti è un po’ aleatorio e loro ne hanno uno
proprio, che è segretissimo. Ieri mattina la storia si è ripetuta. Baffetta ha
fatto il suo solito giro: tutti hanno notato che era dimagrita ma non hanno
dato peso più di tanto alla cosa. Dopo il tour, la micia è andata via. Poi verso
mezzogiorno è tornata, è entrata dalla finestra di un’aula con un piccolo
animale nero in bocca. Un topo? Lei si è mossa lesta ed è andata a infilarsi in
un armadietto aperto, tra i libri (l’abbiamo detto che è una prof, no?).
Qualche scolaro più coraggioso si è avvicinato e… non era un topo, ma un
gattino! La scuola è andata tutta in subbuglio e, sotto lo sguardo vigile della
maestra, qualcuno ha preso in braccio il gattino. Ed ecco che Baffetta è
tornata con il secondo micino! I gattini miagolavano a più non posso: avevano
fame! Gli studenti e le studentesse allora li hanno aiutati ad attaccarsi alle
mammelle di Baffetta per fare pappa.
Ora mamma e gattini sono a scuola, in un
stanza tutta per loro. E già stamattina i bambini appena entrati sono andati a
salutare la piccola famigliola. Del resto la scuola è palestra di vita e il
rispetto per tutte le forme viventi si impara fin da piccoli. Ringraziamo la
maestra Maria Concetta per averci raccontato questa storia tenerissima e averci
mandato delle foto di Baffetta con i suoi cuccioli.
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