sabato 19 novembre 2022

Brutto ma affascinante


Questo scorpione ci ha fatto proprio dannare l’anima, a me e all’amico Francesco Spizzirri. A me perché sono stato causa involontaria della sua morte e a Francesco perché ci ha lavorato sopra parecchio tempo, per elaborarlo, togliere i difetti e ingrandirlo. Volete sapere com’è morto? Qualche mese fa stavo preparando la cena e andavo su e giù tra il soggiorno e il cucinotto. A un certo punto sento qualcosa sotto le ciabatte: era lui! So di avere scorpioni in casa, non mi stupisco, ma per uno strano caso non l’ho pestato con tutto il mio peso, perché istintivamente ho sollevato il piede subito dopo aver sentito qualcosa che faceva resistenza (in casa ci sono anche tante cimici verdi). La cosa incredibile è che lo scorpione ha continuato a camminare, andando per la sua strada e questo mi ha permesso di tirare un sospiro di sollievo, poiché non l’avevo ucciso. Siccome però non si allontanava – e non volendo calpestarlo una seconda volta – ho deciso di prenderlo e di metterlo in un recipiente, anche per tenerlo sotto controllo. E infatti, come volevasi dimostrare, il giorno dopo era esanime. I danni alla sua struttura fisica, anche se non sono stati immediati fino al punto di ucciderlo, si sono palesati dopo qualche ora,  durante la notte. A quel punto, non mi restava altro che conservarlo in laboratorio, come elemento decorativo per le foto su altri soggetti. Francesco invece si è accanito sulle foto che gli ho mandato, con le quali intendiamo fare ritratti ravvicinati agli invertebrati, per trovare l’inquadratura migliore, che mettesse in evidenza gli occhi e la bocca. Sarà stato per una questione di luci, da me non proiettate correttamente, ma il muso vero e proprio secondo me non è saltato fuori e questa è la migliore foto che ne abbiamo ricavato. Ovviamente, questo è un mio giudizio personale, può darsi che Francesco abbia un parere diverso e che ritenga i suoi risultati più che soddisfacenti. Valutate voi!





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