domenica 6 novembre 2022

L'alimentazione per star bene in salute



Testo di Anna Benedetta

Ho sempre sostenuto che (anche) le galline hanno intelligenza e cuore. Da quando, in particolare, mi affezionai alle 5 gallinelle rosse di mio nonno e interagendo con loro, questo mi si palesò in tutta evidenza. Avevo circa 10 anni e da allora smisi di mangiare qualsiasi tipo di carne bianca (volatili), il mio corpo la rifiutava. I conigli mi vanto di non averli mai considerati cibo commestibile e, per fortuna, neanche la mia famiglia d'origine. Ma dovetti crescere sino all'età di 26 anni per maturare una scelta totalmente vegana, che si compì in un giorno qualsiasi di assoluto risveglio, dall'oggi al domani. I miei genitori e il contorno amicale, tutti sconvolti. Poi, con il passar del tempo e vedendomi stare bene, anzi sempre meglio (visto che neanche stavo un granché in quel periodo), molti di loro capirono la bontà di tale scelta e impararono a rispettarla. Ero amenorreica da oltre 1 anno e solo con questo cambio alimentare (che però sottende molto altro sul piano sottile), mi tornarono le mestruazioni, che da quel momento divennero regolari e mi vengono ancora oggi ogni mese. Il mio corpo mi ha dato 1000 segnali di salute e benessere; il discorso delle carenze nutrizionali nel mio caso specifico non reggeva.



A tutt'oggi le ultime analisi del sangue effettuate mi hanno dato valori perfetti. Tre/4 anni fa mi accorsi di una grave carenza di vitamina d3 e dovetti integrarla, ora anche questo valore risulta alto e nella norma. Quando mi dicono che non dimostro l'età dichiarata e che ho la voce ed il corpo di una ventenne, con orgoglio rispondo: "Sono Vegana dal 2002". Una scelta che a me personalmente ha portato solo bene, e che però non consiglio a tutti. Credo che occorra arrivare a sentirsela fortemente, divenirne pronti, rendersi consapevoli dei suoi enormi benefici individuali, collettivi, sociali, ambientali ed etico-spirituali. Desiderare di smettere di mangiare "cibo" animale, e non semplicemente imporselo su base razionale. Comprenderne il carico di responsabilità, che esso comporta a livello di coscienza. Ognuno ha i suoi tempi e percorsi, ed io li rispetto. Senza cercare di convincere nessuno, mi posso solo porre come umile ma fiera testimone della mia esperienza di una libera scelta, per me felice spontanea e naturale, che incarna il mio immenso amore per gli animali. 

2 commenti:

  1. Cessare di cibarsi di carne di animali credo sia principalmente un comportamento ispirato all'"etica di una determinata persona, di un gruppo di persone. Che ciò giovi anche alla salute del singolo o del gruppo di individui che dividono tale costumanza, è tutto da dimostrare. Purtroppo il demiurgo assassino ci ha strutturati in modo tale che il raperonzolo per noi è al massimo il contorno, non il piatto forte... E comunque, se uno impronta la propria esistenza in osservanza alle sue credenze cosa importa la durata della permanenza?

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Citazione:

      "...è tutto da dimostrare"


      Gli "Iniziati" sono tutti vegetariani, segno che almeno per loro il non mangiare carne serve a predisporli per una visione spirituale delle cose.

      Poi, ci sono quelli che ci provano, come me, per esempio, ma Iniziati non lo saranno mai!


      Bella - e giusta - la tua domanda finale.

      Elimina