domenica 6 novembre 2022

La necessità dei reset periodici


Testo di Anonimo

Visto che piove e si riempiono i bacini, parliamo di diluvio universale e grande reset. L'anno zero non esiste. Esiste l’uno dopo cristo, che poi risalirebbe al 753 a.c. anno della fondazione di Roma. Vabbè, lasciamo perdere. Certo, mancherebbero 4,5 miliardi di anni dalla nascita della terra. Ok, dobbiamo fare risalire le date alla presenza dell'uomo e qui inizia la confusione. Perché? Eh, sì, leggenda narra che mancano i documenti, vabbè, tra tante biblioteche incendiate dalle religioni qualcosa pur sarà avanzato, in fossili, ritrovamenti, etc. Di tanto in tanto, però, sembrerebbe che le cose interessanti vengono fatte sparire da una longa manus terrestre o extra. Anche se poi tutto è custodito nel nostro Dna e di tanto in tanto vengono fuori intuizioni e reminiscenze. Di tanto in tanto, quando l'uomo inizia a farsi troppe domande ed inizia a mettere in pericolo il potere costituito, si tenta di resettare il modus operandi, a mio avviso per un solo motivo: far dimenticare da dove veniamo e chi siamo.



Ad esempio nella genesi, quindi nell'antico testamento, si tenta di far credere all'uomo incolto che il diluvio universale sia avvenuto 4200 anni dopo la creazione, mentre da ritrovamenti archeologici la presenza dell'uomo sarebbe datata ad almeno 2 milioni di anni. Da ciò, per deduzione logica, si comprende l'infondatezza della Bibbia e di testi simili. Quindi chiediamoci il perché vengano fatti di tanto in tanto dei reset sulla terra, dove vengono cambiati i programmi di ammaestramento dello schiavo per eccellenza. Schiavo di chi dunque? Sì, schiavo di una mente programmata sin dalla nascita, ammesso che vi sia una nascita. Allora, vero è che ci sia una deprogrammazione da fare, e vero è che il Dna (filamenti di fibra ottica), ricevendo impulsi dai ritmi cosmici, inizia a ricordare, e vero è che loro hanno bisogno di impedire che questo avvenga, usando sempre l'arma della paura con schemi sempre più raffinati di manipolazione mentale.

Tu però devi riconoscere che sin dalla tenera età sei stato addestrato ai dogmi, agli schemi preconfigurati per essere mansueto ed inoffensivo per l'apice della piramide, che risulta ben celato, per quanto se ne avverta la presenza. Ritornando alle datazioni, probabilmente loro ben conoscono le ciclicità delle ere e, con buona approssimazione, visto l'anno platonico del movimento di nutazione terrestre, l'era dei pesci è quasi conclusa, potrebbero mancare al massimo qualche centinaio di anni, quindi il gruppo di comando è in pericolo.

7 commenti:

  1. Wow , che articolo !!! Sono in sintonia al 110%. Andrebbe messo come introduzione in ogni genere di scuola e istituzione .

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    1. De gustibus...

      Io lo trovo troppo fideistico per i miei gusti, cioè richiede un atto di fede, che non sono disposto ad esercitare.

      Cosa significa: "ammesso che vi sia una nascita"?

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    2. Chiedo scusa ma se c' è una cosa che questo articolo non è , è proprio che non è per niente fideistico, dal momento che mette in dubbio tutta la narrazione , questa si fideistica , che è stata inculcata all' umanità in questo ciclo temporale.
      L' ultima parte dell'articolo è molto esplicativa al riguardo.
      " Ammesso che vi sia una nascita" a mio parere sta a significare che quella terrena è solo un frammento della vita .
      Probabilmente , dotati di anima , questa vive in tante dimensioni , e visto che c' è concordia nell' affermare che l' anima è immortale , questo spiegherebbe il significato di tale ipotesi.

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    3. C'è concordia? Io non concordo, quindi non c'è!

      L'anima esiste? Ci vuole un atto di fede per crederlo.

      E' immortale? Ci vuole un altro atto di fede.

      La nostra vita su questo pianeta è solo un frammento? Aridaje! N'altro atto di fede!

      La narrazione biblica, in sé, non è fideistica. Ti dice quello che è successo in quella parte di mondo, con gli ebrei e il loro padrone extraterrestre come protagonisti.
      E' solo un libro di storia.

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  2. Bell'articolo, la gente dovrebbe partire da qui per esplorare l'ignoto dell'Esistenza.
    Ma, solo per aver consapevolezza di quanto è scritto nel pezzo, bisogna essere disposti alla fatica (per dover ricercare in se stessi e fuori da schemi convenzionali), al dolore ed al sacrificio (per essere disposti ad accettare verità tremende): cose da cui quasi tutti rifuggono (è più comodo credere a ciò che ti ha instillato pazientemente nella zucca il sistema) e che pochi sono disposti a mettere in atto.
    Assolutamente d'accordo sui reset, chissà da quanti eoni lo fanno e ci fanno ritornare nella dimensione fisica con l'inganno, in sempiterna schiavitù.
    Aggiungerei che, oltre "l'apice della piramide “ (in senso fisico), c'è chi agisce e tira i fili del gioco cosmico da dietro la piramide, in un'altra dimensione.
    Carlo

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    1. Non capisco il successo di questo articolo.

      Questa frase: "Da ciò, per deduzione logica, si comprende l'infondatezza della Bibbia e di testi simili", non è un po' troppo perentoria?

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  3. "mi riconosco immagine passeggera, presa in un giro immortale" Grande Ungaretti. Immagine, Passeggera, in un giro immortale, cosa altro aggiungere per chi vuol capire? Neanche lui ritengo possedesse la soluzione al non ritorno, fuori, via dalla spirale, o Matrix, come suol dirsi adesso.

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