giovedì 6 ottobre 2011

Buongus-thai



La prima obiezione che i benpensanti (che di solito sono anche buongustai) fanno è che ogni cultura ha le sue proprie norme dietetiche. Come ebrei e musulmani non mangiano maiale, gli indù non mangiano mucche e gli inglesi carne di cavallo, così vi sono popoli che mangiano di tutto, perché non hanno sviluppato norme etiche che pongano divieti di sorta. Se tale ragionamento è valido per ebrei, indù e musulmani, non è valido per i cristiani ai quali la religione non vieta di mangiare carne di cane, di gatto o di cavallo. Tanto è vero che in periodo di guerra, stando ai racconti dei nostri nonni, si mangiava ciò che capitava, compresa se necessario la carne umana.
Se noi occidentali ci rifiutiamo di mangiare carne di cane e gatto non è per motivi religiosi, ma per un tabù che si è venuto creando spontaneamente in virtù del fatto che quelle due specie sono entrate di prepotenza nella nostra sfera affettiva, uscendo dai ruoli meramente utilitaristici della guardia, della caccia e della gestione delle greggi o, nel caso del gatto, del controllo dei roditori. Tuttavia, al di là delle motivazioni, è vero che ogni cultura ha le sue norme in fatto di consuetudini alimentari. Le notizie che ci giungono dall’estremo oriente non sono per niente piacevoli:

 
Memori forse dei periodi di fame millenaria, alcuni paesi come la Cina, le Filippine, la Corea, la Thailandia e il Vietnam non si curano d’infrangere un tabù occidentale e macellano cani e gatti per uso alimentare. Si limitassero a macellarli senza farli soffrire, l’obiezione suesposta circa le peculiarità gastronomiche di ogni popolo sarebbe più forte, ma siccome non c’è limite al peggio i commercianti di carne di cane credono erroneamente che tormentando cani e gatti prima di ucciderli la carne diventi afrodisiaca. Un po’ come con il corno di rinoceronte, che secondo il parere di molti cinesi è utile in caso di disfunzioni sessuali maschili, in virtù della forma del corno stesso, mentre noi sappiamo che la sostanza cornea che compone i peli irrigiditi di cui il corno è fatto, non ha alcun potere sulle prestazioni sessuali umane. Tanto varrebbe che quei vecchietti cinesi desiderosi di fare sesso si mangiassero le unghie.

Con la presenza di adrenalina nelle fibre muscolari dei cani e dei gatti, tormentati prima di essere uccisi, si ottiene carne più tossica del solito, altro che effetti afrodisiaci! Coloro che allevano, commerciano e macellano cani e gatti sono persone semplici che non hanno studiato e che all’ignoranza di fondo uniscono la cattiveria del voler a tutti i costi difendere il proprio operato. In un’ottica marxista, essi stanno difendendo il loro posto di lavoro dagli attacchi imperialisti di occidentali che non si fanno gli affari loro e che vogliono imporre le loro regole etiche a popoli come per esempio la Corea e il Vietnam, già attaccati pesantemente e militarmente nei decenni scorsi. Se, come immagino, questa è un’obiezione che circola presso i commercianti e i macellai indigeni di cani e gatti, posso anche capirla, dal momento che quei popoli sono stati sottoposti a propaganda comunista per molti anni e, come sono state demolite le chiese, così sono stati cancellati anche quei sentimenti di bontà naturale che forse albergavano pure nel fondo del loro animo. 

Qui si apre una questione che esula dal tema, ovvero quali sono stati i danni del comunismo sulla psiche di milioni di cinesi e altri popoli dell’estremo oriente. Questa, come si capisce, è un’altra storia. Se, come temo, l’obiezione dell’arbitrarietà del voler imporre il nostro modo di vedere le cose, dovesse essere fatta da occidentali, blogger o semplici utenti, allora non potrei fare a meno di condannare totalmente il materialismo storico marxista, che si è tradotto in un’immensa presa in giro per l’umanità, per tacere dei milioni di morti che ha provocato. Il comunismo è stato un esperimento sanguinosissimo, che ha causato morti al suo interno e tra i suoi oppositori. Si è estinto in meno di un secolo (1917 – 1989) e non ha mantenuto le promesse che aveva fatto. In più ha prodotto esseri umani snaturati e svuotati d’ogni senso etico.
E’ una realtà che in Italia, al momento attuale, rumeni e albanesi, popolazioni ex comuniste, siano in cima alla lista di coloro che commettono crimini. E’ una realtà che la Cina sia attualmente il peggior paese capitalista al mondo. E’ una realtà che la Russia sia un paese dove i giornalisti indipendenti vengono uccisi, nonché la sede di una delle più spietate mafie esistenti. Che ci sia una relazione con la sistematica distruzione delle chiese e del sentimento religioso nella gente?

Durante la Rivoluzione Culturale cinese, giovani fanatici entravano in casa e gettavano a terra le bocce contenenti i pesci rossi perché considerati controrivoluzionari, nello stesso modo in cui in Afghanistan giovani fanatici picchiavano per strada le donne a loro dire troppo scoperte. A Mosca per molti anni tenere un cane da compagnia era considerata cosa controrivoluzionaria e i possessori di cani si contavano sulle dita di una mano. I pogrom dei cani randagi sono cominciati a Bucarest anni fa e sono stati compiuti a più riprese, grazie alle autorità municipali che pagavano un tot a cane, come da noi una volta si pagava un tot a vipera portata in Comune. Idem in Cina dove i cani, sia randagi che di proprietà, sono accusati di mangiare a sbafo e pertanto uccisi e inceneriti.
Se rumeni, moldavi e cinesi fanno periodiche stragi di cani, esattamente come avviene in Pakistan o in India, e tutti e tre sono paesi ex comunisti, può c’entrare qualcosa la loro passata ideologia? La religione cristiano-ortodossa di moldavi e rumeni come mai non è stata capace di arginare le bieche decisioni delle autorità di sterminare i cani randagi? Forse la loro religione ortodossa non è stata nient’altro che un simulacro vuoto, esteriore e privo di sostanza. 

Secondo il mio punto di vista, dato che tutti fanno stragi di cani, che siano musulmani, cristiani o comunisti, altro non sono che esseri umani appartenenti alla razza padrona, che ragionano secondo logiche antropocentriche. Le lotte sostenute per decenni tra capitalisti e comunisti, tra padronato e proletariato (o tra musulmani e crociati), non sono che artificiosi palliativi, esteriorità fittizia, inutile perdita di tempo e giochi voluti dall’élite mondialista, affinché i popoli si scannino l’un l’altro, e loro, gli Illuminati, possano gestire i conflitti a loro vantaggio.
Al limite, anche le dispute sul web non sono che perdita di tempo, una distrazione voluta dall’élite massonica per distogliere la nostra attenzione dai veri problemi. Il fatto è che nessuno di noi sa con precisione quali siano i veri problemi, e ciascuno cerca di imporre la sua visione delle cose. Io non ho la pretesa di dire che gli occidentali siano i migliori educatori al mondo in fatto di etica, soprattutto se penso che normalmente siamo rappresentati dai guerrafondai americani dispensatori di morte e democrazia. Ho invece la pretesa di dire che c’è una base etica comune a tutti gli uomini, un minimo comun denominatore, che mi rende convinto della bontà delle mie tesi, nel momento in cui dico che non solo i cani non dovrebbero essere mangiati, ma neanche gli altri animali. E se sono critico nei confronti dei vietnamiti e dei coreani, lo sono anche nei confronti di italiani e francesi. Nessuno escluso.

Se posso avanzare critiche nei confronti dei missionari cristiani che sono andati nel Terzo Mondo ad imporre il cristianesimo, devo anche ammettere che forse grazie a loro – anche a costo della vita – l’antropofagia è stata eliminata. Dunque, se è un male che l’animismo venga soppresso e sostituito dal cristianesimo, è un bene che il cannibalismo sia stato annullato, nello stesso modo in cui il petrolio ha ridotto il consumo di grasso di balena per l’illuminazione stradale e le stecche di balena dei corpetti femminili sono state sostituite da busti di plastica o di altro materiale. In definitiva, la plastica ha salvato le balene. E si potrebbe continuare dicendo che le servitù militari, con i terreni espropriati e vietati al pubblico mediante vigilanza armata, hanno salvato molte specie di piante e uccelli nidificanti impedendo l’accesso ai privati. Se il militarismo è riprovevole, i terreni recintati dai militari sono diventati vere e proprie oasi faunistiche. Il fenomeno di cui sto parlando può essere rappresentato dal simbolo yin e yang, che fra l’altro è originario di quelle culture dove mangiano cani e gatti.

Ai benpensanti, che sono anche buongustai, e che vorrebbero lasciare le cose come stanno, evitando di criticare vietnamiti e cinesi per le loro abitudini alimentari, in nome di una preminenza dell’essere umano sulle altre bestie, vorrei far notare che allora, nello stesso modo, dovremmo lasciare che i nigeriani che vengono in Europa pratichino l’escissione del clitoride e delle piccone labbra alle loro bambine, dal momento che tale pratica, detta infibulazione, fa parte del patrimonio tradizionale della loro cultura. E invece, si dà il caso che un tribunale francese abbia condannato due genitori dell’Africa occidentale rei di aver mutilato la propria figlia. E io, francamente, sono d’accordo.
Tuttavia, ci sono anche occidentali che, più diplomaticamente, vorrebbero rendere disponibili cure mediche a quei genitori africani intenzionati a rispettare la loro tradizione, in modo che essi non debbano ricorrere a persone inesperte che utilizzino strumenti non sterilizzati. Vale a dire: facciamo fare l’aborto in clinica sennò le mammane faranno disastri, provocando molti decessi fra le donne gravide che vogliono abortire.
Qui bisogna mettersi d’accordo. Se la visione occidentale in merito all’infibulazione deve essere prevalente rispetto a quella africana, perché la visione occidentale del cane come compagno di vita e non come cibo non deve essere parimenti prevalente?
Se è giusto vietare l’infibulazione e l’aborto, perché reati contro la persona, sia essa minorenne o nascitura, non dovremmo vietare anche l’uccisione degli animali, perché reato contro la persona, in questo caso adulta e senziente?
Ma gli animali sono persone? Questo è il “punctum dolens” e a seconda della vostra risposta si deciderà tutta la questione. 

Secondo Serge Latouche, l’Occidente, dopo aver conquistato l’intero pianeta, sta decadendo. Non si sa quanto tempo ci metterà ad estinguersi, ma se da un lato la sua scomparsa può avere effetti positivi, soprattutto in ambito economico per i paesi del Terzo Mondo, dall’altro si potrebbe avere una disgregazione delle conquiste di civiltà finora raggiunte. Un esempio palese è la macellazione indolore del bestiame, per la quale gli zoofili hanno combattuto per decenni. Permettendo ad ebrei e musulmani di macellare, in Italia, senza stordimento preventivo, si è aperta una breccia nel nostro sistema giuridico e si è concessa una deroga che potrebbe allargarsi man mano che altri musulmani raggiungeranno lo status di nuovi cittadini. Alla fine, anche l’obbligo dell’uso della pistola “umanitaria” sarà abrogato e, in fatto di macellazione, si tornerà al medioevo. 

Se la scomparsa dell’Occidente è un fenomeno ineluttabile, nessuno ci garantisce che i paesi emergenti come Cina, India e Brasile renderanno migliore l’umanità di come ci abbiamo provato noi occidentali. Ho l’impressione che gli animali torneranno ad essere considerati oggetti e non persone, come avviene da millenni su tutto il globo, e i sentimenti di compassione che una minoranza di noi occidentali riesce a provare per essi saranno cancellati. Ciò avverrà o con la nostra estinzione naturale o per imposizione di legge, nel momento in cui le culture speciste di musulmani e cinesi diventeranno legge dello Stato italiano. 

Spero di non essere ancora vivo per vedere l’avvento di tale nuova era, che poi tanto nuova non è, essendo una riproposizione dell’antico dominio dell’uomo sugli altri animali. Spero di non dover vivere in un paese che, in nome dell’ospitalità voltairiana, permetta alla sempre più numerosa comunità cinese di macellare cani e gatti. Vorrei che i buongus-thai dagli occhi a mandorla, insieme a tutti gli altri, scomparissero dalla faccia della Terra, ma, data la loro prolificità, sarà più probabile che scompaia prima io.

4 commenti:

  1. Qualche cambiamento forse c'è già, ma bisogna cercarlo con il lanternino.
    Ciao

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  3. Scusa, che uccellino è quello che hai pubblicato oggi? Non sono riuscito ad identificarlo. Direi una cincia, ma quale?
    Dalle mie parti (Svizzera tedesca) di uccelli ne vedo sempre meno, peccato.
    Cordialità.

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