Caro C.A.R.A.

Caro nemico ti scrivo, così profetizzo un po' e siccome sei sempre più vicino, più preoccupato ti scriverò. Da quando stai arrivando, ci sono grosse novità: molti ti stanno accogliendo, laici, preti e cretini d'ogni età.

Per la verità sapevamo che sarebbe successo, ma non come sarebbe successo. Stiamo assistendo, noi che teniamo gli occhi aperti, a una guerra psicologica tra due bande rivali. Da una parte la “false flag” del diciottenne sgozzatore/stupratore e dall'altra il voltafaccia di Merkel e Cameron che improvvisamente si dimostrano accoglienti. Da una parte ci vogliono razzisti e dall'altra ci vogliono far sentire in colpa mentre difendiamo la nostra identità culturale, tacciandoci di xenofobia.

Con i partiti di Destra sempre più in crescita nel centro e nord Europa (e anche da noi Salvini sta andando forte), la decisione di Cameron e della Merkel di accogliere i profughi siriani scatenerà reazioni popolari che potrebbero sfociare nel sangue. Sangue ariano, mi verrebbe da dire, giacché finora a lasciarci le penne sono stati solo i migranti, se escludiamo i casi di cronaca nera di Palagonia e di altre città tedesche, francesi o olandesi, con anziani, donne e fumettisti violentati e massacrati. I musulmani in Europa qualcosa già subodorano e ci sono giovani immigrati di seconda o terza generazione che se ne vanno in giro in Svezia con magliette dove campeggia la data del 2020, quando secondo certi calcoli dovrebbe avvenire il giro di boa: gli svedesi di pelle scura supereranno in numero quelli di pelle bianca. A qualche svedese autentico, discendente dei vichinghi, immagino provochi un certo fastidio, ma a me, mediterraneo, che non ho la pelle scura, né totalmente bianca, provoca stupore e preoccupazione.

 

Alla montatura del caso della coppia siciliana seviziata in casa, che secondo me ha visto all'opera una squadretta della Rosa Rossa, l'altra fazione ha risposto con la foto di Alan, annegato sulle coste della Turchia e a quanto pare quest'ultima mossa ha sortito l'effetto maggiore, di portare, cioè, i vertici politici di Germania e Inghilterra dalla parte dei “buonisti”, in maniera così repentina che perfino i giornalisti mainstream se ne sono accorti. Io parlo di due fazioni, ma questo solo in apparenza, giacché potrebbe esserci, dietro, una sola regia, che usa il finto dualismo, la finta contrapposizione, per arrivare allo stesso scopo. Ovvero, potrebbero esserci gli stessi Illuminati – con licenza di Adam Kadmon e di Italia Uno – che spingono l'Occidente verso il meticciamento kalergiano, la costruzione degli Stati Uniti d'Eurabia o, in seconda istanza, la guerra civile fra autoctoni nazionalisti da una parte e nuovi cittadini insieme ad autoctoni cattocomunisti dall'altra.

Gli unici indizi che ho per poter dire che l'assassinio degli anziani coniugi siciliani sia opera della Rosa Rossa sono le rose rosse sulle due bare, il nome della figlia che ha rilasciato dichiarazioni di fuoco, Rosa, e soprattutto il comportamento del diciottenne che, chiedendo insistentemente quando poteva tornare libero, aveva tutta l'aria di essere il classico capro espiatorio, o comunque uno sfigato ingenuo incastrato alla perfezione. Un po' come Rosa Bazzi e Olindo Romano, oltre a Giuseppe Bossetti, Alberto Stasi e alcuni altri di cui ormai conosciamo vita, morte e miracoli. Del resto, se con gli omicidi rituali massonici la squadra di assassini impuniti conosciuta come “Rosa Rossa” ha finora agito in difesa dello status quo, nel caso di Palagonia può aver agito per far aumentare l'odio degli italiani verso gli stranieri, preludio alla guerra civile di cui sopra. L'altra fazione, ammesso che tale termine sia corretto, ha strumentalizzato la morte di un bambino di tre anni per abbattere ogni resistenza in Austria-Ungheria, da sempre zone conservatrici e saldamente attaccate alle radici cristiane, affinché si sbloccasse lo stallo dei profughi alla stazione di Budapest. Il potere di un bambino morto! Anzi, il potere dei mass-media! E inoltre, se confrontiamo la posizione di Orban con quella di Bergoglio, verrebbe da dire che il primo è più realista del re, in fatto di difesa del cristianesimo.

Infatti, in contemporanea con l'incredibile e inaspettata apertura di Merkel e Cameron, più della prima che del secondo, si è rifatto vivo il monarca del Vaticano, la secolare spina del fianco dell'Italia, dicendo che ogni parrocchia nel mondo deve accogliere almeno una famiglia di profughi: padre, madre e figlio, si sono affrettati a calcolare i giornalisti. Un totale di circa 75.000 persone. Ora, voglio proprio vedere cosa faranno dei bellimbusti che ciondolano da tempo in giro nelle nostre città e che di donne e bambini sono sprovvisti. Chissà cosa s'inventeranno gli strateghi di Città del Vaticano?! Con l'ultima uscita del gesuita Bergoglio è venuta meno l'obiezione leghista che invitava il Papa a prendersi i migranti in casa sua, visto che solo a Roma la Chiesa possiede centinaia di immobili. Adesso i cattolici di buona volontà lo stanno per fare veramente, ma poche settimane fa, Don Ivan, parroco di Codroipo, mi diceva che nella sua parrocchia non c'era posto per nessuno. Dunque, prevedo una spaccatura tra sacerdoti, anche se quelli che seguiranno le indicazioni papali saranno sicuramente la maggioranza.

Ciò che mi preoccupa è vedere come per colpa di buoni cattolici e buoni comunisti si stia andando verso l'islamizzazione dell'Europa, poiché sia i profughi veri provenienti dalla Siria, sia quelli falsi provenienti dalla Costa d'Avorio e dalla Nigeria, sono di religione maomettana. In tal caso, i cattolici si stanno dando la zappa sui piedi da soli, mentre quelli di Sinistra non li considero nemmeno perché già da tempo si sono messi al servizio del capitalismo e quindi degli Illuminati. 

A questo punto, dopo solo nove anni dalla morte di Oriana Fallaci, è sempre più evidente che quella donna aveva visto giusto e questo perché, avendo viaggiato il mondo per lavoro, aveva raggiunto un'apertura mentale che a noi sedentari non è concessa, a meno che non si faccia lo sforzo di capire, tramite internet, i retroscena e i veri meccanismi che regolano l'andamento della società, in balia delle manovre occulte degli Illuminati. Oriana Fallaci si avvia a diventare una Cassandra, una profetessa che ci aveva messo in guardia, ma che la Sinistra italiana aveva osteggiato e deriso, fino alla volgarità di una Sabina Guzzanti che aveva esultato per la malattia della Fallaci, un po' come quando gli animalisti, me compreso, esultano per la morte di un cacciatore o di un torero. Con la differenza che il torto della Fallaci è stato solo quello di aver previsto il peggio.

Quando i profughi provenienti dalla Siria si saranno accomodati in Germania non andranno più via, come farei io al loro posto. Un sussidio, una casa e altri benefici mi farebbero davvero comodo se nella mia terra martoriata dalla guerra avessi perso tutto. Quando poi riceveranno il diritto di voto, voteranno riconoscenti per il partito della Merkel, che a sua volta si mostrerà ancora più magnanimo nei loro confronti, aprendo ancora di più, con il ricongiungimento dei familiari, le porte ai musulmani. Lo stesso succederà in Francia dove già è stato pubblicato un romanzo di fantapolitica nel quale ad essere nominato presidente della repubblica è un musulmano, dopo che negli USA ne hanno nominato uno di colore. Il che significa che la Sharia diventerebbe legge di stato per tutti, francesi e autoctoni in genere. 

Tradotto in parole povere, le donne dovranno portare il velo, i dissidenti saranno puniti e, quel che a me interessa, la macellazione Halal sarà la norma, mentre i cani saranno confiscati e soppressi. Sto cercando di farlo capire ai miei amici animalisti di Facebook, ma con scarso successo. L'ideologia del buonismo è, in essi, più forte della ragionevolezza e del pragmatismo. Cerco anch'io come la Fallaci, nel mio piccolo, di fare la Cassandra e di prevedere un futuro in cui le autorità musulmane ci toglieranno i nostri bambini a quattro zampe ma se gli amici di Facebook non lo capiscono, non gliene faccio una colpa, mentre gli anarcoanimalisti dei centri sociali, alcuni dei quali sono andati l'altro giorno davanti al consolato ungherese di Venezia a protestare, la colpa della miopia ce l'hanno in pieno. Trattandosi di giovani che un po' masticano di politica e che conducono una sacrosanta battaglia in Val di Susa contro la TAV, non essere a conoscenza del Piano Kalergi è una grave lacuna. Se solo provo a spiegarglielo, benché le occasioni per farlo siano scarse, mi chiudono la bocca definendomi fascista. E il discorso finisce lì. Del resto, sappiamo che l'ideologia tende a chiudere le menti e a rinchiudere chi ne è contagiato in un ghetto dalle sbarre invisibili.

E non parliamo poi dei diritti sindacali, che già adesso sono ampiamente compromessi. Il diritto di sciopero sarà abolito tanto che, notizia delle ultime ore, gli industriali tedeschi stanno esultando per l'arrivo dei profughi dalla Siria, che saranno trasformati in schiavi lavoratori, facendogli fare lavori che i tedeschi non vogliono fare, a detta dei giornalisti, con un ritornello che in Italia si sente ripetere già da tempo. Questo farà fare a tutti noi un balzo indietro nella storia di un secolo e mezzo. E certo che non li vogliono fare! Chi lavorerebbe l'intera giornata con un salario da caporalato pugliese?!

Se alle persone in genere, dei diritti degli animali non interessa granché, cioè non interessa come il loro cibo viene macellato, ai possessori di cani dovrebbe interessare un'eventuale presa del potere da parte dei musulmani e agli animalisti in senso stretto dovrebbe interessare ancora di più. Perciò, questa mia lettera, più che al “nemico” invasore è rivolta agli amici animalisti, e anche a tutti coloro che si preoccupano per la svolta che le cose stanno prendendo, cominciando dal lavoro che manca e dalla criminalità e dal disagio sociale che aumentano. Non possiamo escludere nulla, non solo che gli Illuminati stiano mutando il volto dell'Europa, come in effetti stanno facendo, ma che tutti noi si venga coinvolti in una guerra mondiale di proporzioni bibliche. Non sarebbe la prima volta che i padroni occulti del mondo ce ne fanno dono. Due le abbiamo già provate da poco - con nonni e bisnonni ancora viventi - nate, scatenate e realizzate proprio in Europa, mentre i registi stavano dall'altra parte dell'Atlantico. Mi dispiace che la memoria storica vada sfilacciandosi, che un popolo che non impara dagli errori del passato sia condannato a ripeterli e anche che questa mia lettera sarà letta da poche persone. Io più di così, per il momento, non posso fare.