Fonte: Il Giornale
Stufi! Siamo stufi, noi italiani, di questa falsa e smielata fratellanza istituzionale nei
confronti dei milioni di invasori senza dio, senza legge, senza
rispetto, senza regole, senza punizioni esemplari. Clandestini
invasori, occupano le nostre terre senza colpo ferire e ne diventano
padroni spavaldi e arroganti col
beneplacito della legge. Della
nostra Legge. Tentano di farci sentire a disagio a casa nostra, sulle
nostre piazze, per le nostre strade, nelle nostre chiese. Perfino
nelle corsie dei nostri ospedali, nei viali silenziosi dei nostri
cimiteri. Nelle aule scolastiche, negli uffici pubblici. Si
appropriano anche dell’aria che respiriamo. Ci fottono le case se,
poco poco, partendo per una vacanza o un ricovero in ospedale, non ne
muriamo le porte e le finestre. Ci
scippano l’assistenza pubblica, gli studi, gli alloggi popolari, il
lavoro. Anche la povertà!
Già, la povertà! Un
nero, uno zingaro, un siriano, un bengalese, un pakistano dominano i
primi posti anche nella piramide della povertà, in Italia. Per
cui, se sei senza casa, senza lavoro, senza famiglia, senza speranza,
ma italiano, devi andare in fondo alla fila e aspettare che i finti
poveri clandestini, furbacchioni e manigoldi, abbiano ricevuto tutto
l’aiuto di cui dicono di aver bisogno. A te, al limite, arriverà
una pacca sulla spalla, o una foto su un giornale (di Destra).
Stufi, siamo. Stufi! Di
questo maltrattamento che riceviamo quotidianamente, se, poco poco,
ci azzardiamo a denunciare soprusi o, addirittura, violenze
perpetrati da questa marmaglia senza mèta e senza futuro. Vagabondi
e scansafatiche, ladri e stupratori, assassini e papponi mantenuti e
coccolati in base alle regole di un codice di cui ci sfugge la
civiltà. Una vergogna europea, sì, voluta da chissà quale gruppo
di potere occulto, ma che sta entrandoci nelle carni, a noi italiani,
come fosse naturale. E naturale non è affatto. Non è naturale che,
dopo secoli di “culo”, di fatiche immani dei nostri antenati,
arrivino questi gommoni carichi di nuovi saraceni, finti
profughi che tornano per le vacanze nei loro Paesi appena fanno due
soldi in casa nostra e a nostro danno, finti bisognosi con smartphone
in tasca, ubriachi del sogno italiano rapito con le parabole
televisive montate anche sui tetti di banano delle loro capanne di
merda di vacca, e
ci fottano, arroganti, il presente e il futuro.
Non è naturale che i
nostri giovani, professionisti serissimi con tanto di studi alti e
preparazione invidiabile, siano costretti ad emigrare in Australia a
raccogliere piselli o a Playa del Carmen a fare i camerieri nei
villaggi vacanza o a Miami a dar via il culo come le puttane di Salon
Kitty, mentre queste stivate di nuovi schiavi vengono scaricate nei
nostri porti e insignite della legion d’onore per la traversata del
Mediterraneo, garantite di tetto e pasto caldo e anche paghetta. No, naturale non è, se
ad un bracciante della Piana di Gioia Tauro viene preferito un
immigrato al quale non si pagano contributi e salario decente. Non ci
fossero loro, si lavorerebbe seriamente, legalmente, di più e
meglio.
Lo Stato, però, pur di
venire bene in foto, fa finta di non sapere che il suo buonismo sta
fortificando le mafie, che di questo schiavismo 2.0 si ingrassano. L’Italia agonizza e i
suoi medici giocano a dadi. Questa
è l’immagine, triste e desolante, che si imprime come foto
indelebile sulla carta geografica che rappresenta lo Stivale. Perché,
mentre questo nostro Paese si scolora, i nostri amministratori ci
giocano come posta durante una notte d’azzardo. E se taceremo, se non
urleremo dal nostro letto di morenti, non
avremo diritto nemmeno a una mano che ci chiuda gli
occhi. L’educazione
ed il quieto vivere ci annienteranno. Solamente il politicamente
scorretto può, ancora, salvarci. La
capacità di ribellarci e non consegnarci alle catene senza tentare
una reazione.
Ora. O, forse, mai più.
Fra me e me, mai domo!
Freeanimals il fez non dimentichi il fez il 28 tutti A Roma.Vedevo che hanno ritirato fuori quel fossile di berlusconi ,ormai sono allo sbando ,sentono la fine,basta dare una spinta giusta e viene giu tutto SICURO ,vi sono tante analogie con il 22 ,bisogna che Fiore e I suoi siano rapidi e il popolo accettera' messi come siete oramai e'un invasions giornaliera
RispondiEliminaDi Roberto Fiore non si sente mai parlare in tivù.
Elimina2 film belli belli digitate: empoli il Rosso e il Nero film oppure il giovane Mussolini 1993,in 3 parti con banderas in Italia non li ho mai visti solo spazzatura del ghetto di holliwood
RispondiEliminaIl primo l'ho iniziato l'altro ieri, ma non finito di vedere.
EliminaIl secondo lo diedero in tivù molti anni fa. Me lo ricordo.