Testo di Daniela Billiani
Mi chiedo una cosa.… (visto che leggo alcuni post di derisione nei confronti del popolo "no vax" che, ricordo, è molto sparuto, perché l'esercito di genitori e dissidenti che a suo tempo è sceso nelle piazze era un popolo di FREE vax, cioè persone che chiedevano libertà di scelta a fronte di un inoculamento massivo di vaccini in corpicini di bambini piccolissimi). Ma è tanto difficile comprendere la differenza tra richiesta di libertà, di informazione, di certezza sulla sicurezza e imposizione al trattamento? Ma la parola ragionevole è così difficile da capire? Ragionevole dubbio, perché a fronte di tante domande sulla sicurezza non ci sono risposte che possano far rallentare il cuore di una mamma preoccupata.… Ragionevole tempistica, perché a 60 giorni non si vaccina nemmeno un gattino senza famiglia Ragionevoli dosi, perché 12 vaccini in un pippone io vorrei vedere chi li lascia fare a suo figlio se ha un minimo di istruzione.
E veniamo a 'sto bastardo di virus. Da dove viene fuori quest'idea che di fronte ad una pandemia pericolosa e senza un farmaco efficace ci sia la contrapposizione ottusa di chi non ama né i farmaci né le imposizioni? Perché, se scoppiasse di nuovo la polio, non ci sottoporremmo ragionevolmente tutti al vaccino? Vaccinate i vostri animali contro la rabbia? Qui no, non è più obbligatorio. Ma quando lo è stato, perché la rabbia era un concreto pericolo riscontrato, tutti lo abbiamo fatto. Chi si affanna a studiare i vaccini, lo fa per il bene dell'umanità o alla fine, sta lavorando per big pharma? Siamo sicuri che non è ancora una volta il potere del denaro che sta conducendo il gioco?
Questo lo dovrebbero capire anche le Capre di Sgarbi:
RispondiElimina"a 60 giorni non si vaccina nemmeno un gattino senza famiglia. Ragionevoli dosi, perché 12 vaccini in un pippone io vorrei vedere chi li lascia fare a suo figlio se ha un minimo di istruzione.
Aglio, Aglio, Aglio contro i vampiri golpisti !