Testo di Russo Anna Maria
Non conta più che cosa è il virus ma che cosa pensa la gente che il virus sia. Oggi il virus non è ciò che è, ma ciò che viene percepito, stiamo per arrivare all’isteria collettiva. Ancora pochi giorni, e saremo tutti contro tutti. E allora sì, conteremo i morti! Tutti quelli che invocano queste misure assurde, che gridano "state a casa", forse non sanno che la nostra economia, come quella mondiale, si basa su castelli di carta, per la maggior parte di derivati per debiti, di almeno migliaia di volte il PIL mondiale. Se non vi è chiaro ve lo spiego meglio, banche fallite, niente soldi, niente lavoro, niente cure, niente casa, niente cibo, niente auto, niente carburanti, niente telefonino, niente computer, niente di niente. E i morti che dovrete contare saranno quelli impiccati dentro le fabbriche, non "con" ma "di" coronavirus. Meditate belle anime.
Nessun commento:
Posta un commento