Due registi ficcanaso

La mafia ebraica è composta da gente seria, dedita al lavoro di impoverire l’umanità e distruggere il pianeta Terra, ma vi è una minoranza al suo interno che gli altri, quelli seri, non vogliono e non possono mettere a tacere, neutralizzandola. E’ una minoranza di pervertiti sadici che si trastulla torturando e abusando di minori, fatti appositamente rapite in giro per il mondo. I più ricercati sono quelli di razza bianca, caucasica, poiché le polizie occidentali hanno l’incarico di cercare i bambini scomparsi, e lo fanno, a volte, per molti anni. Con i bambini delle altre razze è molto più facile, perché, data la povertà diffusa nei paesi del terzo mondo, sono addirittura i genitori che vendono i propri figli, e le corrotte polizie locali non perdono troppo tempo dietro le eventuali ricerche. Sono migliaia i bambini che scompaiono nel nulla nei paesi occidentali, senza peraltro che la cosa susciti eccessivo sdegno nella popolazione, distratta da altre cose. Cosa viene fatto a quegli sfortunati bambini? Le cose più orrende! Non escluse le messe sataniche con il finale sacrificio umano. Ebbene, si dà il caso che ci siano stati almeno due registi di fama mondiale che sono andati a toccare quell’argomento, ficcando il naso dove non avrebbero dovuto, e lo hanno fatto in base alle loro capacità cinematografiche: Pasolini e Kubrik. Il primo non era ebreo, ma il secondo sì, o almeno lo erano i suoi nonni. Entrambi morirono prima che i loro rispettivi capolavori venissero ultimati, Kubrik d’infarto e Pasolini come sappiamo. Se consideriamo che i servizi segreti sanno come ammazzare la gente facendo sembrare che si sia trattato di infarto, che i medici inglesi abbiano rilasciato tale referto non significa niente. Che, insieme a Pino Pelosi, quella famosa notte ad Ostia, ci fossero altre persone, sembra assodato. Con il film “Salò o le 120 giornate di Sodoma” Pasolini mostrò alcune aberranti perversioni erotiche, attribuendole al pensiero fascista, perché lui si considerava di Sinistra, ma è evidente che le degenerazioni morali in stile De sade sono super partes. 

Con il film “Eyes wide shut”, Kubrik si tenne più sull’esoterico, ma l’uso di droghe e di sesso sfrenato non mancano nemmeno in quella pellicola. Kubrik inoltre aveva un’aggravante, quella di esser stato probabilmente ingaggiato dalla NASA per la produzione dello spettacolino dell’allunaggio del ‘69. Un motivo in più per metterlo a tacere, anche se tra il ‘69 e il ‘99, anno della sua morte, passarono trent’anni, durante i quali mantenne il segreto riguardo alle riprese degli astronauti, forse perché sotto minaccia di morte. Sembra però che la vedova lo abbia dichiarato in un’intervista, che era stato Kubrik a girare le riprese del modulo lunare in un interno. E riguardo al giovinetto ufficialmente accusato di aver ucciso Pasolini, non posso non pensare che anche con l’uccisione di Kennedy la mafia si servì di un capro espiatorio, quel Lee Harvey Oswald che fu messo a tacere due giorni dopo. Pino Pelosi, invece, passò nove anni in carcere e, una volta libero, morì di cancro all’età di 59 anni. Pasolini fu ucciso a 53 anni. Dunque, abbiamo due registi che hanno reso pubblico un aspetto tenebroso delle società segrete, massoniche, sataniche o di altro genere, tutte dedite a orrende pratiche di violenza su animali e bambini, per soddisfare le brame più oscene che albergano nell’animo di un certo numero di psicopatici. Non sappiamo nulla di preciso, ma ogni tanto qualche sprovveduto viene arrestato, tipo Jeffrey Epstein, e subito fatto fuori. E poi, c’è il fatto che migliaia di bambini vengono rapiti. E questo pesa come un macigno. Da qualche parte devono per forza finire.