venerdì 5 aprile 2013

Alti e bassi dell’ufologia


Testo di Valter Colognori

Fonte: 
http://www.sentistoria.org/index.php/notizie/61-gruppo-stargate-friuli-venezia-giulia/182-gli-ufo-salgonola-ricerca-cade

Anche quest’anno assistiamo quasi impassibili ad una caduta della credibilità della ricerca sia ufologica che alienologica. Faccio questi due distinguo in quanto, in questi ultimi anni, si era finalmente delineata quella differenza che contraddistingue l’indagine di raccolta dati passiva, ufologica, da quella attiva che chiamo alienologica.
L’ufologia classica comprende tutti quei fenomeni di avvistamento, che spaziano da oggetti volanti non identificati (O.V.N.I.) o U.F.O. e oggetti sottomarini non identificati U.S.O., cerchi nel grano, fino alle testimonianze di persone che asseriscono di avere contatti o essere state rapite dagli alieni. Ma occorre fare un distinguo fra ciò che può essere un velivolo, o mezzo presumibilmente extraterrestre, dalle cosiddette abductions o Rapimenti Alieni, dove ricercatori professionisti come Allen Hyneck, John Edward Mack, Bud Hopkins, David Jacobs, e altri venuti dopo, hanno gettato le basi per affermare che l’ufologia passiva si fermava alla definizione di un fenomeno in maniera marginale, senza mai giungere ad un approfondimento.

Tutt’oggi si cerca di far rientrare le esperienze di rapimenti alieni, o addirittura esperienze
extracorporee (O.B.E.), nel contesto dell’ ufologia classica, ma non è possibile in quanto ogni argomento deve essere affrontato e trattato nel suo preciso contesto.
Così scopriamo che da anni questa ufologia, non solo in America ma anche in Italia, è stata dettata e spacciata da centri nazionali asserviti allo Stato. La conoscenza di persone inserite nei rami militari e politici inizialmente appariva come un mezzo per ottenere più informazioni, ma inevitabilmente, essendo un compromesso, determinati tipi d’informazione venivano manipolati. Così anche questo piccolo contesto “paranormale” si trasforma in conoscenze di comodo creando di fatto clientelismi e legami poco raccomandabili. Un po’ come succede in politica, solo che questa è comunemente detta Ufologia di Stato.
Questi vecchi concetti, che affondano le radici cronologicamente nel ’47 - ma io aggiungo anche da prima - si riverberano negli anni fino ai giorni nostri. Fortunatamente l’era dell’informazione a tutti i livelli e la sua velocità è riuscita in qualche modo a scalfire questa corazza che fino a quindici anni fa sembrava inviolabile. Sottolineo scalfire, perché resiste ancora la corazza e purtroppo ciò che in esso è contenuto.
All’interno del panorama ufologico, un mondo fatto di persone “ufofile” e ricercatori “ufologici”, si annidano i peggiori criminali dell’informazione. Chi controlla le informazioni a qualsiasi livello è lo stesso che ha venduto l’umanità per beceri scopi di potere, riuscendo sempre a cavarsela in qualsiasi situazione, cioè da informatore e da detrattore. Questo mondo fatto di persone con una visione dell’universo diversa dai soliti schemi è un terreno fertile da coltivare, da sperimentare, da utilizzare per non farsi cogliere impreparati. Così questo settore si è espanso e fra contattisti e contattati si insedia un nuovo ramo, che affonda le sue radici in una filosofia semplice ma che condivide il solito messaggio benevolo di speranza, buono. La salvezza dell’uomo, dell’ambiente, dell’universo, la fratellanza cosmica.
Concetti di spessore e alto valore morale e spirituale, se non fosse per il fatto che sistematicamente questi messaggi sovente si trasformano in dottrine e dogmi o atti di fede, ripiombando nel tunnel più scuro e lungo che può esistere: perdere il beneficio del DUBBIO. Queste correnti derivano dalla New Age, si amalgamano molto bene con una situazione di stallo come in questi momenti, dove, sia la crisi economica ma soprattutto la crisi di IDENTITA’ delle persone, concedono una distrazione che si trasforma in un consenso riconosciuto come la soluzione migliore. Un mix pericoloso, che non significa necessariamente che le ideologie di convivenza e rispetto reciproco fra uomo e ambiente siano sbagliate, anzi tutt’altro, ma è un concetto basilare che viene facilmente strumentalizzato per irretire persone e gruppi di persone utilizzandoli per il proprio fine.
In conclusione, questo contesto culturale chiamato “ufologia” sta diventando un enorme
serbatoio di raccolta di informazioni di qualsiasi genere, per essere adattato a più persone possibili, così da concentrare e individuare facilmente un certo tipo di profilo. Un profilo unico che può essere facilmente sfruttato da chi in questi anni (se non secoli), deve avere il controllo delle masse per gestire il potere e il sapere, mantenendo al contempo nell’ignoranza la maggior parte delle persone. E mentre gli U.F.O. salgono, la ricerca cade come un meteorite trascinando nella sua scia tutti quelli che la seguono. Quindi, una delle possibili soluzioni è imparare dal passato, spazzando via dalla faccia della terra i turlupinatori e i disonesti, ricreando un ambiente di sana e libera discussione dove solo le idee senza schieramento possano trovare spazio e ascoltare anche le critiche più pungenti se esposte in modo educato e onesto. E poi, non per ultimo, scordarsi finalmente che con l’ufologia e i vari settori al suo interno si possano fare soldi, perchè la passione non ha prezzo!
Mi rendo conto che quanto esposto può apparire incredibile, ma di sicuro alcuni sapranno riconoscere alcuni aspetti perchè vissuti sulla propria pelle.


Valter Colognori


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