Secondo il collega insieme al quale l’inverno scorso ho
trovato un capriolo investito ai bordi della provinciale, con la schiena
completamente scarnificata, a ridurlo in quel modo erano state le nutrie che,
non trovando nient’altro da mangiare, lo avevano meticolosamente spolpato.
A me sembra poco verosimile, essendo quello il lavoro dei
ratti, molto più onnivori delle nutrie o, al limite, delle volpi. E’ vero che i
cavalli delle isole Shetland, durante l’inverno, si recano sulla spiaggia a
mangiare i pesci morti, ma ciò non fa di essi animali carnivori. Così è per le
nutrie, altrimenti dette castorini: la loro dieta è principalmente vegetale.
Le nutrie, già abbondantemente decimate dalle automobili,
stanno diventando un problema
in Veneto, esattamente come gli extracomunitari.
Finché l’Italia non era una meta dei migranti, ci crogiolavamo nello stereotipo
degli italiani brava gente. Oggi che di extracomunicati ce ne sono dappertutto,
abbiamo scoperto di essere razzisti come e anche più di svizzeri, tedeschi e
inglesi. Per le nutrie vale lo stesso discorso: essendo specie non autoctona,
le percepiamo come intruse, venute da lontano e quindi non gradite.
Se per i marocchini si erigono muri in piena città,
per tenerli separati dal resto della popolazione, con il pretesto dello spaccio
di droga, per le nutrie si erigono muri mentali sui forum dei giornali come il
Gazzettino, con il pretesto che fanno buche negli argini di fiumi e canali. Con
la differenza che molti spacciatori di droga sono, in effetti, nordafricani, e
potrebbero costituire un pericolo adescando giovani italiani, mentre le nutrie
fanno solo quello che la natura ha predisposto per loro: scavarsi tane e
gallerie per difendersi dai predatori e riprodurre la specie.
Sugli extracomunitari ci si potrebbe chiedere chi ha
permesso loro di entrare in Italia e sulle nutrie, che dovrebbero stare a casa
loro nell’America del sud, ci si potrebbe domandare come siano finite nei
nostri corsi d’acqua.
Nel primo caso possiamo avanzare l’ipotesi che le varie
ondate di stranieri che tuttora giungono rocambolescamente qui da noi siano una
strategia studiata a tavolino per destabilizzare il nostro paese, provocando
guerre fra poveri, stimolando ragionamenti razzisti negli indigeni e contribuendo ad impoverire la nostra
economia.
Nel secondo caso sappiamo che le nutrie sono arrivate grazie
agli allevamenti di pelliccia e all’andamento dei mercati che stabiliscono se
una pelle è più o meno pregiata. Le mode cambiano in fretta, per meccanismi
congeniti, e le stronze in pelliccia vengono sapientemente guidate nei loro
macabri gusti, per cui in un periodo va di moda il visone e qualche tempo dopo
va di moda il felino maculato. Poi il cosiddetto “cavallino”. Poi si
passa ad altro ancora.
Ecco, la pelliccia di castorino ad un certo punto non la
voleva più nessuno e gli allevatori semplicemente liberarono le fattrici che
tenevano prigioniere, per risparmiarsi il lavoro della macellazione. Poi, sul
Gazzettino, c’è sempre qualche idiota che dà la colpa ad A.L.F.
In definitiva, le nutrie non hanno chiesto di venire a
vivere in Italia, ma sono state portate nel Vecchio Continente come i negri
sono stati portati nel Nuovo. In catene. Per le persone di colore c’è stata, a
fatica, un’emancipazione dalla schiavitù, ma per le nutrie la stiamo ancora
aspettando. E forse non arriverà mai.
Nel frattempo, ci tocca leggere i commenti forcaioli di
contadini ignoranti e di assessori ignoranti ancora di più, che decretano la
pena di morte per lesa frana degli argini, dimenticando che se gli argini sono
alberati le radici trattengono il terreno, buche o non buche.
A me la storia delle gallerie lungo i canali ricorda quella
favola di Fedro del lupo e dell’agnello, in cui il predatore trovava le scuse
più assurde per papparsi il piccolo ovino. Con i problemi che hanno i nostri
fiumi e l’ambiente in generale, è un segno di vera follia prendersela con le
nutrie, ma sappiamo che la gente è pazza e la sanità mentale una merce sempre
più rara.
Così, abbiamo un ex uomo politico, che spero diventi
ex al più presto anche biologicamente,
che vorrebbe lo sterminio completo delle nutrie in provincia di Treviso, nel profondo nord est, e non a caso lo stesso umanoide è accusato d’istigazione all’odio razziale, per rimarcare il paradigma che chi è razzista è, prima ancora, specista, cioè prova un odio mortale verso umani diversi e non umani altrettanto e ancora di più diversi.
che vorrebbe lo sterminio completo delle nutrie in provincia di Treviso, nel profondo nord est, e non a caso lo stesso umanoide è accusato d’istigazione all’odio razziale, per rimarcare il paradigma che chi è razzista è, prima ancora, specista, cioè prova un odio mortale verso umani diversi e non umani altrettanto e ancora di più diversi.
La differenza tra me e Gentilini, detto lo “sceriffo della
Lega”, è che io distinguo il povero diavolo che lascia il suo paese e viene in
Italia a cercare un lavoro che non c’è, mentre il Nostro se la prende con tutti
gli extracomunitari in blocco e poco ci manca che i suoi scagnozzi non sparino
agli stranieri come pare stia già avvenendo in Grecia.
Io ipotizzo che dietro quella che Oriana Fallaci chiamava
“invasione islamica” dell’Europa ci sia un piano degli Illuminati per
scardinare gli stati nazionali in vista dell’instaurazione del NWO, cominciando
dalla nostra scalcagnata nazione, che pare essere una specie di laboratorio antropologico.
Non a caso il Vaticano, che è culo e camicia con gli Illuminati, si dichiara
favorevole all’ingresso degli stranieri, accampando il pretesto
dell’accoglienza cristiana, senza rendersi conto che una cosa sono le petizioni
di principio, ma altra cosa sono le questioni logistiche come il lavoro,
l’abitazione e la sicurezza del resto della popolazione. Se molti marocchini si
danno allo spaccio di droga è perché non trovano altri lavori, e non perché
siano particolarmente malvagi. Oltretutto, nella loro cultura la Cannabis
indica non è quel
demonio che è stata fatta diventare nella nostra, su precisa volontà delle industrie americane della carta e della plastica, che vedevano nello
sviluppo della canapa un concorrente.
Paolo Rumiz ha scritto dei libri su quella che un
tempo era la locomotiva d’Italia, il ricco nord est, e a me viene da pensare
che lavorando nove ore in fabbrica e anche dodici nei campi, il veneto e il
friulano non abbiano tempo da dedicare alla propria crescita personale, di modo
che restano ignoranti e i loro orizzonti culturali si fermano alla Gazzetta
dello Sport. Frequentando gente della stessa risma, al bar, sul posto di lavoro
o in famiglia, in virtù del principio Similis similem amat, l’operaio e il contadino, martello e
falce, ragionano in maniera infantile e pregiudizievole, con quel pizzico di
cattiveria che li fa odiare i Verdi, gli ecologisti e gli animalisti e che li
porta a credere che il solo e unico rapporto possibile con le “bestie” sia
quello di ucciderle e di mangiarle. Pochezza d’immaginazione.
I mass-media, e soprattutto la diabolica Chiesa cattolica,
fanno il resto. Poi, quando vanno a votare, eleggono individui a loro omogenei
che, se anche non fanno i contadini o gli operai, sono rimasti zotici dentro.
Siedono sullo scranno di primo cittadino e si rendono odiosi alla parte più
evoluta della popolazione, ma sono portati in palmo di mano dai più beceri
della medesima.
Ciò che è successo a Treviso, succede anche a Siena e
in mille altri paesi e città di questa nazione di trogloditi. Sono pochi i
posti che si salvano, anzi, a dire il vero, sono poche le persone che si
salvano, perché se anche un consiglio comunale decreta il divieto di
attendamento ai circhi, come è successo a Imola, poi viene eletta
un’altra giunta che disfa il lavoro di quella precedente, oppure il decreto
viene semplicemente disatteso, com’è nella nostra natura d’italiani abituati a
venir meno agli impegni. I tedeschi l’hanno imparato l’otto settembre del ’43.
Siamo inaffidabili, non è una novità.
L’unica cosa di cui siamo dotati è la pervicacia nel voler
difendere scelte eticamente indifendibili. Sterminare i nocivi sembra sia la
priorità di molte province italiane. In questo, appoggiate da biologi
stipendiati dalle stesse, che diffondono una notizia effettivamente corretta,
la non compatibilità di nutrie, scoiattoli grigi, cinghiali ungheresi e siluri
del Volga con il nostro territorio, ma che data in pasto ai bifolchi diventa
strumento e cavallo di battaglia per le loro stupide soluzioni finali.
Perché si spara ai cuccioli di volpe a Siena? Perché
le volpi mangiano le galline! Perché si mettono trappole per uccidere le nutrie in
Veneto? Perché fanno franare gli argini dei canali!
A me sembra di vivere in un mondo di minorati mentali. Mi
viene in mente Siddharta, di Herman Hesse, in cui il protagonista viaggia
attraverso il “regno degli uomini bambini”. Se gli italiani fossero innocenti e
mansueti come sono di solito i bambini, mi starebbe anche bene, ma qui siamo in
pieno manicomio minorile.
I biologi dunque fanno la loro parte. La religione da
millenni ha offerto la base culturale antropocentrica. I politici mai si
permetterebbero di andare contro il volere del popolo bue, cafone e ignorante,
base del loro elettorato. Il risultato è le trappole per topi e nutrie disseminate
lungo i fiumi, trappole che i 100 % Animalisti hanno provveduto a rendere inattive, ma senza romperle per non commettere il reato di danneggiamento.
E’ un po’ poco. E’ solo un gesto simbolico, come quando vanno a dar da mangiare
ai piccioni in piazza San Marco a Venezia, in aperta violazione delle
disposizioni del sindaco.
Viviamo in un regime di democrazia - così si dice - e in
teoria dovrebbe essere la maggioranza a comandare. Temo che almeno in questo
caso, cioè quando si tratta di fare le cose con i piedi e non con la testa,
funzioni proprio così: è la maggioranza ignorante e cattiva a dettar legge e a
decretare la condanna a morte degli animali inutili. C’è sempre qualche
spiritoso che propone di cucinare le nutrie, suggerendo qualche ricetta, ma le
tradizioni culinarie sono tanto salde e inattaccabili quanto lo sono quelle
storiche o d’altra natura sociale. Le corse degli asini, i palii con cavalli,
le radunate degli alpini, le fiere venatorie sono ormai consolidate da decenni
e se gliele contesti sembra che gli togli l’ossigeno. Sembra un attentato alla
pubblica morale.
Cosa si deve fare con questa stolta umanità, così
abbarbicata ai propri atavici errori?
C’è chi dice: “Insistere con l’educazione, unica strada da
seguire”. Sì, fondamentalmente è vero, anche perché all’estremo opposto c’è la
rivolta armata, la parola data alle armi, che per esperienza unanime sappiamo quanto sia una
strada senza uscita.
Intanto le si prova tutte, come fanno i 100 %, ma non è da
scartare anche l’idea che forse non c’è soluzione a un male così tenace, a
virus così letali come l’ignoranza e la cattiveria. Forse siamo condannati a
convivere con idioti pericolosi per sé e per altri, disturbandoci a vicenda. O
forse ci aspetta solo una dignitosa estinzione definitiva. Sono sempre troppo pochi
coloro che riescono a vedere la bellezza di un’amicizia con un animale
selvatico. Anche le nutrie, come i castori canadesi, possono diventare nostri animali da compagnia, se presi piccoli come ha fatto il biologo Samuele Venturini,
di Buccinasco:
Sono molte le specie selvatiche che sarebbero disposte a
darci amicizia se solo riuscissimo ad ispirar loro fiducia. Quando ciò avviene,
quando per esempio qualche volpe scende in paese a prendere cibo da persone
amichevoli, poi succede sempre che la volpe sparisca e il dubbio che qualche
bracconiere l’abbia uccisa si diffonde nella comunità. Sono eventi che
finiscono sulle pagine dei giornali, con tanto di foto della volpe che mangia
dalle mani di un bambino, ma sono sempre storie che finiscono male. Troppi
criminali in sembianze umane circolano indisturbati. Quando gli ufologi dicono
che gli alieni sono già tra noi, dicono una cosa giusta. Per me, alieni sono
tutti quelli che non hanno rispetto per gli animali e ragionano unicamente con
le papille gustative.
Tuttavia, mi rendo conto che per essi sono io ad essere un
extraterrestre.
E dunque, chi ha ragione?
Se una convivenza pacifica non è possibile tra noi e loro, a
chi appartiene la Terra, alla minoranza di civilizzati o alla maggioranza dei
biforchi?
Che orrore...
RispondiEliminaLa "soluzione finale" non era un concetto unicamente nazista. Lo hanno interiorizzato anche gli italiani.
EliminaVeramente da far west, esistono altre soluzioni come suggerito in questo articolo Lav: pregiudizi sulle nutrie: «Esistono al contrario ottimi esempi di studi ed esperienze di contenimento di questa specie – spiega la Lav – . Per esempio il progetto di controllo su colonie urbane suburbane di nutria condotto nell'hinterland milanese a Buccinasco e attuato attraverso la modalità della sterilizzazione chirurgica associata alla difesa del territorio come la ripiantumazione delle rive e l’uso incentivato delle siepi, progetto alla quale la Lav ha dato il proprio appoggio e patrocinio» . L'obiettivo finale?
RispondiElimina«Tornare ad avere un rapporto equilibrato e sereno con la natura e gli altri animali».
Roberto hai letto l'articolo di Ecce Ideas (il penultimo dei tuoi blog personali) Osho sul rispetto della vita... ma è stato ucciso.....
Citazione:
Elimina"nell'hinterland milanese a Buccinasco".
C'è, ovviamente, lo zampino del biologo Samuele Venturini.
Ho letto il brano di Osho e con Vittorio Martini Donati, titolare di Ecce Ideas, sono in contatto telefonico.
Chiamate Roberto Baggio, Terminator e Uomo di Pace "Buddista": ci pensa lui a "morire" un po' di bestiacce!!!
RispondiEliminag
http://archiviostorico.corriere.it/1995/luglio/10/Baggio_buddhista_con_licenza_caccia_co_0_9507104246.shtml
L'anno scorso si era offerto di venire a uccidere la pantera (o il puma) di Fossalon:
Eliminahttp://freeanimals-freeanimals.blogspot.it/2012/07/prima-gli-umani-mai-gli-animali_20.html
Gli piacciono le cacce esotiche!
Sì, ricordo... Smania proprio per versare sangue, il Buddha-Baggio...
Eliminag
Grande Uomo di Pace...! Parla agli uccellini come San Francesco, mettendoseli direttamente in bocca dopo averli intrappolati. E' proprio un seguace verace del Maestro Ikeda, un santone, un bodhisattva, come il Bodhisattva Mai Sprezzante, mi raccomando MAI Sprezzante...ho detto MAI!!! MAI Sprezzante... Sempre buono! E' un ordine!!!
RispondiEliminag
http://www.bighunter.it/Caccia/News/tabid/204/newsid730/418/Default.aspx
https://www.youtube.com/watch?v=n9jv8le2l1Y
Non sapevo che Ikeda fosse il capo della Soka Gakkai.
EliminaA giudicare dall'intervista fattagli a le "Sfide", sembrerebbe che Baggio sia sincero nel suo credo buddista.
Tutti gli animalisti sanno che va a caccia in Argentina e infatti non lo può sopportare nessuno:
http://www.centopercentoanimalisti.com/phpBB2/viewtopic.php?t=55882
Ah ah ah...ci fa anche la mostra coi cimeli di guerra...ops! di caccia...!!!
RispondiEliminaMentre col lato b promuove la mostra ipocrita col cuoricino...
http://www.robertobaggio.com/it/2013/03/mostra_senzatomica_a_milano_-.html
Messaggero di pace FAO...risolve la fame nel mondo con l'uccellagione...
Dal momento che uccide anche le civette mi sta ancora di più sulle balle...
Magari lui è "sincero" nella fede (anche se, essendo a livelli alti, ci credo poco)...il problema è vedere se è "sincero" lo stesso IKEDA...ehehhe
g
Qui ci sono quattro filmatini che ti potranno dare un'idea (anche se ce l'hai già) di quale mondo è quello della caccia:
Eliminahttp://www.centopercentoanimalisti.com/phpBB2/contestazione-a-roberto-baggio-rissa-con-i-cacciatori-vt55887.html
Il primo maggio i 100 % tornano sul posto.
Mi piacerebbe andare, se solo trovassi un passaggio.