giovedì 10 gennaio 2019

La donna e il serpente


Da giorni mi stavo scervellando su chi potesse essere la “donna”. Leggiamo l’intrigante passaggio, che si trova in Genesi 3:14-15. “Allora l’Eterno Iddio disse al serpente: ‘Perché hai fatto questo, sii maledetto fra tutto il bestiame e fra tutti gli animali dei campi! Tu camminerai sul tuo ventre, e mangerai polvere tutti i giorni della tua vita. E io porrò inimicizia fra te e la donna, e fra la tua progenie e la progenie di lei; questa progenie ti schiaccerà il capo, e tu le ferirai il calcagno’.”.
Roba forte! Dio avrebbe potuto uccidere sia l’uno che l’altra e invece lancia una maledizione per i tempi a venire. Con il Diluvio, qualche tempo dopo, sarebbe andato giù pesante per molto meno. E invece qui si mostra magnanimo pur sapendo, anzi stabilendolo per legge, che ci sarebbero stati dei casini, di qualunque tipo essi fossero. Inimicizia. Non porta mai bene. Poiché vipere, pitoni, cobra e bisce dal collare non sono mai stati in grado di sillabare parola, né tra loro, né tanto meno con gli esseri umani, è evidente che non si può dare a questi versetti un’interpretazione letterale, ma solo allegorica, simbolica e astratta. 


Bisogna pertanto capire chi sono realmente i personaggi in questione, non escluso il Dio che ha il potere di lanciare una maledizione. Se il serpente era in grado di interagire con Eva, doveva essere qualcuno dotato di intelletto e parola, ma se non c’erano esseri umani prima di Adamo ed Eva (in realtà c’erano), da dove salta fuori questo allegorico serpente? E’ molto probabile che fosse uno di “Quelli là”, per dirla alla Biglino, uno degli Elohim che aleggiavano sulla superficie delle acque (Genesi 1:2). Magari uno che non avrebbe dovuto trovarsi lì e che invece, per sua deliberata scelta, interferì nel processo di creazione. Un Dio minore, si potrebbe dire, visto che il Dio maggiore sanziona anche lui promettendogli di fare una brutta fine, avendo la testa schiacciata dalla donna. Quindi, questo già ci obbliga ad uscire dall’ottica del monoteismo e ammettere che di Dei ce n’erano almeno due. E forse anche più. Ecco che prende corpo non solo il politeismo, ma anche l’idea degli antichi astronauti non terrestri sbarcati sulla Terra.

Le tavolette sumere, con la descrizione dettagliata della creazione dell’uomo di qualche secolo anteriore a quella della Bibbia, ci verrebbero in aiuto se solo i “credenti” avessero la mente aperta e non portassero i paraocchi. Perciò, da qui in avanti m’immagino che i monoteisti cesseranno la lettura di questo articolo. Ma io vado avanti lo stesso. Le tavolette sumere spiegano molte altre cose, infatti, e parlano di due divinità implicate nella creazione dell’uomo, ma io voglio rimanere concentrato sui due versetti biblici suesposti. E avanzo un’ipotesi esplicativa.

La donna può essere una comunità di persone, anziché un singolo individuo. Un gruppo di persone, al pari di un singolo individuo, può provare inimicizia e intraprendere un conflitto con il serpente, che invece può essere identificato con l’ENKI dei sumeri, il quale era capo della delegazione scientifica, mentre al suo fratellastro ENLIL era stato affidato il compito di creare l’uomo. Costui era a capo dei militari e questo fa capire come la creazione di un ibrido tra le preesistenti scimmie antropomorfe (o forse tra gli umani della prima creazione) e gli alieni, fosse una cosa seria, della massima importanza e non si potesse accettare ogni benché minima intrusione, nemmeno se veniva da uno scienziato, della cui competenza i militari avrebbero voluto servirsi solo fino a un certo punto. “Ragazzo spostati e lasciaci lavorare”, forse pensavano spocchiosamente i militari mentre si accingevano a compiere quella manipolazione genetica che avrebbe portato alla nascita non dell’umanità, che era stata creata migliaia di anni prima, ma di una stirpe di supersoldati da usarsi ai fini del rafforzamento del potere. 

Per lavorare nelle miniere c’erano già gli umani della prima creazione, mentre qui si stava lavorando a un progetto segreto particolare, volto alla creazione di una schiatta superintelligente: gli ebrei. Ma ecco che quel disgraziato di ENKI, animato da spirito umanitario (o forse era solo un rompicoglioni), entra nel laboratorio recintato e mette incinta una delle cavie, quella meglio riuscita. ENLIL, che sovrintendeva all’esperimento, s’incazza e li manda entrambi affanculo.

Chi era dunque quella fantomatica Eva? Chi è la progenie del serpente e quella della donna che si sarebbero combattuti nei secoli successivi? ENKI, raffigurato ovunque come serpente, era uno scienziato e quindi è abbastanza facile identificare in lui la scienza, ovvero tutto ciò che ha a che fare con il raziocinio, l’analisi e lo studio dei fenomeni fisici dell’universo. Uomini illustri, impegnati in questo campo, ci hanno rimesso vita e carriera mentre si dedicavano alla scienza. A me vengono in mente due famosi: Giordano Bruno e Galileo Galilei, entrambi finiti nelle grinfie della Chiesa.

Aspetta, aspetta, non sarà mica quella la donna? E’ un organismo collettivo, non si occupa di scienza ma di altre cose, fa leva su quella parte del cervello che spinge verso l’adorazione di qualcosa a scatola chiusa, dogmaticamente, è composta in gran parte, almeno nel cattolicesimo e fra i fedeli, da donne, è più legata al lato femminile della psiche umana, piuttosto che a quello maschile razionale. Sì, ci può stare! La donna della Genesi è la religione. Tra l’altro, la repulsione delle donne per i serpenti, che non è prerogativa del sesso femminile ma che riguarda anche i maschi e le scimmie, è un riflesso di quell’antica maledizione di ENLIL.

L’inimicizia tra la scienza e la religione, cioè tra fede e ragione, ha avuto nel corso dei secoli innumerevoli episodi. Ipazia fu una famosa vittima dell’antichità, che va ad aggiungersi a tutti quegli eretici e sedicenti stregoni eliminati fisicamente dalla progenie della Donna. Gli alchimisti, le zitelle che si dilettavano nella ricerca di erbe, e che finivano sui roghi dell’inquisizione, sono anonime vittime della furia della Donna, nonostante fossero dediti alla ricerca di soluzioni alle malattie umane, che le erbe avrebbero potuto offrire.

Non è un caso se il colubro di Esculapio è legato alla medicina. Il Caduceo, che è composto da due serpenti intrecciati, rappresenta il DNA. Fu sul DNA che ENLIL e il suo staff stavano lavorando. Eva era stata clonata da Adamo e sempre di manipolazione genetica si trattava. Probabilmente, ENKI, in quanto scienziato, avrebbe voluto essere reso partecipe del progetto, ma era stato estromesso e questo gli rodeva. Siccome, sempre a detta delle tavolette sumere, era stato lui millenni prima a suggerire la creazione di un ibrido per alleviare la fatica dei minatori Anunnaki, quando il loro capo assoluto ANU approvò la seconda operazione di miglioramento della razza umana, ad ENKI fu negata la partecipazione e nel laboratorio di ENLIL s’introdusse sapendo di violare le disposizioni del capo degli Anunnaki.

Quando nella Genesi si afferma che il serpente avrebbe mangiato la polvere s’intende dire che si sarebbe occupato degli elementi chimici di cui è composto l’universo, la materia di cui siamo fatti, ovvero la fisica e la chimica. Alla donna, invece, intesa come religione, compete il mondo dello spirito, dell’impalpabile, dell’invisibile e dell’astratto. Schiacciare la testa alla scienza è stato il compito della religione per secoli, e non solo del cristianesimo, ma di tutte le religioni. Mordere il calcagno della Donna è tutto quello che la scienza avrebbe potuto fare e, con Darwin, alla Donna è stato inferto un morso profondo. Ma essa è ancora viva e vegeta. Le chiese continuano ad essere affollate, soprattutto da donne. Il Serpente, con l’Illuminismo che si basava sulla Ragione, ha dato un guizzo nel Settecento, ma poi ha prevalso l’oscurantismo della religione, in cui sguazziamo tuttora. La Massoneria aveva in origine come compito quello di combattere e annientare Trono e Altare, cioè il potere politico e quello religioso. Non vi è ancora riuscita perché l’unica cosa che può fare è mordere il calcagno a entrambi, preti e nobili, sacerdoti e aristocratici, benché con la rivoluzione francese, di coloro, ne abbia decapitati un bel po’. Ma anche quello fu solo un morso del calcagno.

La guerra tra la Donna e il Serpente è in atto anche oggi. Hitler voleva sterminare gli ebrei e nel Mein Kampf parla della “Stirpe del serpente”. Non avendolo letto, non so a chi si riferisse. So però che aveva notti agitate. Le sue guardie del corpo lo sentivano urlare frasi sconnesse del tipo: “Vattene da qui!”. Con chi si intratteneva di notte, nella sua camera, quando nessun essere umano era con lui, quello che sarebbe passato alla storia come il “Male assoluto”? Cosa sapeva Hitler sul Serpente e la sua stirpe che io non so? Credo che prima o poi dovrò leggere sul serio quel suo libro maledetto, messo all’indice dagli ebrei. Quando qualche libro viene proibito, c’è sempre una ragione. La Donna è mentitrice per natura e gioca sempre d’astuzia.

11 commenti:

  1. @Gentili & attenti LETTORI,

    molto stimolante questo POST assieme alle RIFLESSIONI elaborate da Roberto che riassume in almeno 2 i CREATORI della RAZZA UMANA, in base a quanto ho letto in TUTTI questi ANNI ben diversa è invece l' origine delle altre RAZZE TERRESTRI quindi ai 2 si sommano altri CREATORI;

    ad esempio chi erano e da dove venivano gli ATLANTIDEI progenitori degli antichi EGIZI ma ancora prima i LEMURIANI da LEMURIA & MU', e poi chi POPOLA nel QUI & ORA la TERRA CAVA di cui oltre l' Ammiraglio BYRNE ne parla convinta la celebre fisica prof.ssa Giuliana CONFORTO nel suo "PICCOLO SOLE" !!!???

    SDEI

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    1. In realtà, ai due litigiosi fratellastri, nell'opera di creazione dell'uomo bisogna aggiungere anche un terzo Anunnaki.

      Per la precisione era di sesso femminile e si chiamava, NINMAH, conosciuta anche come NINHARSAG.

      Era, tanto per cambiare, sorellastra degli altri due e fu ENKI a proporre di farla sbarcare sulla Terra per quello specifico scopo, essendo una genetista.

      Nei secoli successivi, i padri della Chiesa la fecero coincidere con la Madonna, che per gli egizi era Iside.


      Riguardo alle altre razze, posso rispettosamente rispondere in siciliano: "Nulla sacciu".

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    2. SDEI , nella "Cronanca dell'Akasha" ci sono risposte alle sue domande

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    3. Avevo cominciato a leggerlo ma, come per il Mein Kampf, qualcosa mi ha bloccato e non sono riuscito ad andare avanti.

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  2. Posso intuire il motivo che ad alcuni porta a credere più alle tavolette sumeriche che alla Bibbia, a Enlil piuttosto che a Jahwè.
    Però, da una posizione imparziale entra in gioco la fede, cioè la scelta personale di voler credere ad una o all'altra descrizione storica(?), dove le fantasie e le teorie svaniscono per fare posto all'esperienza personale.

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    1. Il motivo per cui trovo più credibili le tavolette sumere piuttosto che la Bibbia è semplice: narrano le stesse storie, ma le prime sono l'originale, mentre la seconda è la copia.

      Io terrei disgiunti i due piani di realtà della fede e della storia, perché la fede ti fa star bene con gli altri e con te stesso, mentre la storia dell'uomo risponde all'esigenza razionale di sapere chi siamo e da dove veniamo. Nulla più di questo.

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    2. ...ma le prime sono l'originale, mentre la seconda è la copia.
      Ovviamente addotti il concetto che è più verosimile quello scritto prima da quello scritto dopo?
      Però in molti casi si è rivelato al contrario.
      Per esempio, Omero ha scritto dopo i Sumeri e molte cose diverse dai primi.

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    3. Omero era un politeista. E infatti, a sbarcare sulla Terra furono parecchi antichi astronauti.

      Tutti gli antichi scrittori dicono le stesse cose: che i nostri antenati erano alle prese con temibili divinità in carne ed ossa, che vivevano in mezzo a loro.

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  3. @Paloma,

    intanto ti ringrazio per il tuo suggerimento che metterò il prima possibile in pratica, ma visto il mio grande INTERESSE per questo tema potresti cortesemente ANTICIPARE sinteticamente qualcosa visto che l' hai letto;

    vedi come SEMPRE anche sull' AKASHA=MEMORIA UNIVERSALE ci SONO 2 scuole quella che afferma che è una "bufola", e quella che viceversa ne sostiene l' importanza e la veridicità supportata da centinaia di CONTATTISTI !!!

    GRAZIE
    SDEI/SERGIO

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  4. @SDEI mi intrometto nel discorso, premetto che neanche io ho mai letto il libro e non so di cosa parla, ma tu citi la memoria universale. Io avrei una teoria molto personale su questo argomento, che differisce dall'essere una memoria universale quanto invece una memoria personale (poi dimenticata) e quindi recuperata attraverso forme di meditazione (e di valore del Sè), il contatto c'è ma spesso non è uno spirito guida, quanto la nostra parte più profonda, la nostra vera voce interiore collegata con il divino. So per certo che la realtà è divisa su più piani spazio-temporali coesistenti in un unico tempo ma divisi in quello terreno, per poter adempiere allo scopo di questo pianeta e della sua fisicità. Ma c'è molto di più in gioco. Per me è davvero straordinario scoprirlo a poco a poco.

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