Testo di Augusto Sinagra
Politica di governo o gestione di una salumeria? Giuseppe Conte, fortunoso Presidente del Consiglio dei Ministri, per autorevole indicazione fatta dall’ex dj di Mazara del Vallo (il noto Alfonso Bonafede) ha concluso il suo discorso al Senato, e senza attendere il voto conclusivo, e dunque offendendo la maestà della volontà popolare, è corso come una lepre pugliese dal figlio di Bernardo Mattarella per rassegnare le dimissioni. Che il giovane pugliese ritorni nell’anonimato è cosa positiva. Qualche riflessione comunque si impone. E’ evidente che le questioni sollevate dal Ministro Matteo Salvini sono questioni molto serie che hanno condotto al risultato positivo di costringere Conte e i suoi amici 5S ed altri a togliersi la maschera.
A parte i disonesti e i traditori di professione, era già da tempo noto a tutti che il governo agiva contro gli interessi nazionali, in piena sintonia con le “dritte” del figlio di Bernardo Mattarella. Mi riferisco ai Ministri voluti dai 5S e dal figlio di Bernardo. L’unico che ha difeso gli interessi nazionali è stato ed è il Ministro Matteo Salvini, reo per questo di colpe imperdonabili e dunque la canea dei traditori al governo e fuori dal governo si è concentrata contro di lui. Il problema dunque non è la cura degli interessi nazionali, ma la guerra a Salvini e il brivido che provocano agli altri Partiti le previsioni di voto per la Lega tra il 34 e il 38% dell’elettorato. Tutto sarà fatto perché non si vada a votare fino a che non sarà possibile ai traditori eleggere un altro figlio di Bernardo Mattarella (non in senso parentale anche se c’è sempre Nino Mattarella, fratello di Sergio e anche lui figlio di Bernardo, con un c.v. di tutto rispetto). Questo spiega gli insulti da basso fondo rivolti dal parvenu pugliese a Matteo Salvini. Si sa, quando non si hanno argomenti e la paura provoca contrazioni sfinteriche, si ricorre all’insulto e al falso.
Ma quello che è stato più ignobile nel discorso di Conte Avv. Giuseppe è stato quando ha rivendicato il merito della elezione alla presidenza della Commissione UE della nota Ursula nel senso che in questo modo si sarebbero evitate la “procedura di infrazione”. Quale procedura e quale infrazione non si sa. Dunque, l’azione del governo calibrata non per la cura degli interessi nazionali ma per evitare un esborso (comunque inesistente). Questa non è l’azione di un governo, ma un calcolo da salumiere, e anche da salumiere incompetente. Il figlio di Bernardo Mattarella continui a disattendere la volontà popolare che richiede il voto subito, dia l’incarico per la formazione di una oscena maggioranza PD, 5S, più Europa, LEU, Soros, Goldman Sachs, JP Morgan, ecc., ma tenga presente che si andrà a votare prima del suo rinnovo. Saranno mesi di lacrime e sangue cui gli italiani sono ben abituati da troppo tempo, saranno giorni di invasioni africane di dimensioni inimmaginabili, ma poi arriverà il giorno del giudizio e chi deve pagare pagherà. L’Italia sarà sempre capace di sopravvivere a se stessa e ai suoi governi traditori.
Passi la Meloni, ma Berlusconi e tutta la sua compagnia di nani e bunga bunga girls non sono meglio. La lega deve tenersene alla larga!
RispondiElimina