Testo di Alessandro Mezzano (mail)
Avevamo ragione noi. Quando predicavamo inascoltati ed accusati di bieco ed ottuso conservatorismo fascista, la supremazia del sangue contro l’oro, dello spirito contro la materia, dell’intelletto contro la forza, avevamo visto giusto ed ora, nonostante la vittoria nella grande guerra dell’oro contro il sangue, le cose vanno inevitabilmente delineandosi come noi le avevamo descritte e temute e le proporzioni del fenomeno superano di gran lunga la pertinenza della politica imponendosi di forza nella vita degli uomini e del pianeta Terra!
La corsa sfrenata verso il massimo profitto, figlia della vittoria dell’oro contro il sangue, ha portato a produrre e produrre beni ben al di là delle necessità reali lasciando, come inevitabile effetto collaterale, un inquinamento generale che a sua volta ha prodotto variazioni climatiche che si stanno rivelando veri e propri disastri ambientali e che, proseguendo su questa strada e posto che già non si sia oltrepassato il “punto di non ritorno”, uccideranno la vita sul pianeta! Non predicavamo una nostra particolare visione della vita, ma avevamo semplicemente individuato quale fossero le leggi di natura che stabiliscono gli equilibri entro i quali è possibile la vita, in armonia con le leggi della natura. La becera ignoranza del materialismo che non vede oltre gli egoismi personali, non ha mai capito quali fossero quegli equilibri invalicabili ed ora tutta l’umanità, compresi coloro che avevano capito, sono nella stessa barca che sta facendo acqua e che sta per affondare!
Sarebbe stato possibile ridurre i profitti al di sotto della soglia del pericolo per il sistema climatico. Sarebbe stato possibile mantenere livelli di benessere compatibili con gli effetti collaterali di una super produzione. Sarebbe stato possibile, come lo è stato per tutti i secoli addietro della storia dell’umanità, vivere senza sciupare, senza rovinare, senza distruggere quelle stesse fonti che permettono la vita! Oggi anche gli ottusi epigoni del materialismo stanno pian, piano comprendendo, anche alla luce degli evidenti fenomeni negativi che la natura ci propone quotidianamente, che la strada percorsa era una strada cattiva che ci sta portando al disastro. Speriamo che la comprensione del problema sia sufficiente ad una azione forte e pronta per tentare di riparare, sempre che, come già detto, non si sia superato il “punto di non ritorno”!
Alluvioni, terremoti, cicloni, desertificazioni, scioglimento dei ghiacci perenni, sono le estremizzazioni del clima terrestre che mai come oggi si erano verificati e che sono il risultato di cambiamenti provocati dall’Uomo contro la natura e contro se stesso! Avere ragione non ci consola perché anche noi siamo vittime della stessa stupidità che sta portando l’uomo al proprio suicidio collettivo. Si potrebbe forse sperare in una tardivo ravvedimento, ma la nostra esperienza ci suggerisce che la stupidità e l’ignoranza la vincono quasi sempre sulla ragione e sul buon senso.
Mala tempora currunt.
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