Testo di KALI
Quando mia madre si ammalò di cancro, iniziai a studiare come una ossessa le cure mediche alternative. Per prenderla con delicatezza, le feci preparare la ricetta di padre Zago, a base di aloe arborescens e miele, dicendole che la avrebbe aiutata a livello sia fisico che mentale, e che questa cura non avrebbe comunque interferito coi dettami dei medici. (Dentro me speravo le avrebbe curato il cancro, perché trovai ai tempi tantissime testimonianze sulla sua efficacia, ma non glielo dissi). La risposta fu: “Credi di essere un dottore?”. Fu così che scelse la chemioterapia. L’aloe la assaggiò giusto per farmi contenta, ma subito mi ridette il vaso dicendo che aveva un sapore orrendo (che poi, ha un sapore di natura, come può essere cattivo?). Ho visto mia madre stare male, ogni giorno di più, ben stretta all’idea che io, non essendo un medico, non avessi voce in capitolo. La chemio le provocò un anno di malessere e sofferenza, debilitazione, stanchezza e tutto quello che potete immaginare. Ora, io non so se con l’aloe sarebbe guarita o no, ma sono certa che non avrebbe in ogni caso sofferto così tanto. Continuo a pensarci.
La differenza fra la chemio e la cura Di Bella è molto semplice, la seconda magari non guarisce ma non fa male, la chemio oltre a non guarire fa pure male....
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