Testo di Giorgia Scataggia
Non lo faccio per dare "soddisfazione" a qualcuno. Ho già condiviso, da tempo, le mie battaglie. Ma, dato che ho visto che qualcuno ha, diciamo, "commentato negativamente" (per utilizzare termini soft) il fatto che magari io a primo impatto non dimostri di stare male, che mi metta i tacchi, che mi trucchi eccetera... vorrei ricordare che non è sempre Domenica... non è stata sempre Domenica. Non ho vergogna a mostrarmi anche così, in tutta la bruttezza della malattia. Ora sono in un periodo positivo, nonostante il mio livello di immunodeficit sia anche aumentato, è vero... e questo è dovuto anche al fatto che IO sono cambiata. Perché quando ci si ammala, la cosa più difficile è dare un senso a quello che ti succede.
Io, iniziando a fare attivismo, ho dato un senso a tutto perché, improvvisamente, la mia condizione è diventata "utile" per uno scopo che, ritengo, essere importante. Oggi mi sento più viva che mai ed è questo che riesce a tirarmi su e a darmi luce. Partecipo alle manifestazioni, mettendomi magari a rischio? Fatti miei. Ho fatto, molto semplicemente, una scelta. E non do fastidio a nessuno. Stop. La mia Salute, la Salute degli immunodepressi, non dipende dalle altrui vaccinazioni. Come voi siete liberi di disinformare, dando un'idea dell'immunodepressione che conviene a voi, io sono libera di dissociarmi. E ho diritto quanto voi di parlare. Sperando che quanti più immunodepressi possibile vorranno gridarlo con me.
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