Testo di Donato Corona
I disastri del centro destra. In Lombardia finiscono agli arresti, a Venezia sott’acqua, eppure il centrodestra vola intorno al 50% e dopo l’Emilia-Romagna vuole riprendersi l’Italia. L’agghiacciante fotografia di oggi è Virginia Raggi finita sotto scorta mentre quell’omertoso in odore di mafia di Berlusconi cammina satollo in Piazza San Marco. E cioè, chi ha devastato questo paese si appresta a risorgere, chi sta lavorando per ricostruirlo finisce in croce. Il centrodestra ha governato per anni. Al nord, come a Roma, come ovunque. L’elenco degli scandali è infinito e il Mose è solo uno dei monumenti che rappresenta la loro cultura politica.
Hanno rubato, hanno accumulato debiti, hanno portato l’Italia sul lastrico senza risolvere nessuna crisi e tantomeno problema. Hanno sempre avuto in testa solo se stessi e i propri affari. Eppure oggi scorrazzano in giro come nulla fosse e volano intorno al 50% mentre la Raggi e tutti quei barbari del Movimento che si son rimboccati le maniche per rimuovere le macerie lasciate da loro, sono ricoperti di fango e precipitano nei consensi. Uno spaventoso ribaltamento della realtà. Berlusconi tiene la bocca cucita nell’aula bunker di Palermo e grazie al suo sodale Salvini si appresta a rimettere le mani nel cuore dello Stato. La Raggi finisce sotto scorta perché ha avuto il coraggio di difendere la legalità nella propria città, dopo decenni d’ipocrita menefreghismo e collusione della politica. Una fotografia davvero agghiacciante. Con la Raggi vittima di una continua campagna di stampa denigratoria e diffamatoria, mentre Berlusconi beneficia di una continua campagna di riabilitazione e rilancio. Uno schifo. Sotto gli occhi di tutti. Il vecchio regime sta riuscendo a ribaltare la realtà. Sta riuscendo a riciclarsi per l’ennesima volta e a tornare a spartirsi il paese.
Oggi il problema di Roma è la Raggi e quello dell’Italia è il Movimento 5 Stelle. Non è chi ha devastato la capitale e il paese intero. Il problema non è chi ha distrutto, ma chi sta lavorando per ricostruire. È questo il messaggio che il vecchio regime politico mafioso è riuscito a far passare nell’opinione pubblica, grazie al totale controllo dei media e al malcontento che permea i cittadini. Informazione di regime capillare e a senso unico e cittadini esasperati. Per distruggere ci vuole poco, per ricostruire ci vuole tempo e fatica. E i cittadini non hanno tempo e spesso neanche voglia di partecipare. Troppo sfiduciati, troppo arrabbiati e propensi ad abboccare al Cialtrone di turno.
Nel frattempo parassiti, malavitosi, massoni e i poltronisti professionali si stanno fregando le mani. Col centrodestra al potere, l’Italia tornerà la porcilaia di sempre. Con Berlusconi padre nobile del nostro paese e chissà magari anche Presidente della Repubblica, grazie al suo sodale Salvini coi pieni poteri, a condurre l’Italia nel solco neofascista. Se non vi sarà una nuova e prepotente reazione popolare, sarà questo lo scenario che ci attende. Uno scenario agghiacciante. L’unica speranza è che l’opinione pubblica capisca la trappola in cui sta finendo ed insista sulla strada del cambiamento. Se non lo farà, la Raggi finirà finalmente crocifissa, mentre l’omertoso in odore di mafia risorgerà.
Sicuramente onore alla Raggi per la lotta alle realtà mafiose romane. Purtroppo le sue scelte politiche/economiche in una città come Roma senonché Capitale Italiana, hanno creato problemi enormi a residenti e turisti con un grave danno d'immagine alla città e a se stessa. Non riconoscere le sue lacune è sintomo di malafede sicura.
RispondiEliminaNon è cambiato proprio nulla! Proprio non capisco come possa esistere ancora gente che perde tempo in un paesello buono solo per vecchie cariatidi putrefatte. Anni fa, a cinquant'anni, ho mollato la vecchia ed i suoi due marmocchi schifosi e me ne sono volato in Brasile. Ora convivo con un bellissimo ragazzo di diciotto anni. Se si vuole cambiare vita volontariamente e in meglio si può.
RispondiEliminaNon capisco il senso di questo commento.
EliminaLegge 180 del 13 maggio 1978
RispondiEliminaecco risultati
Da passare a sdei digitate" Cesare ghinelli video 06" sa free animals quando diceva di Trotsky ucciso da Stalin sono guerre tra bande come i cani usano fare ,dove il piu sanguinario e crudele diventa il leader , cosi' anche in politica sono tutti massoni I politici ,I partiti sono specchi per le allodole per dividere il popolo mwntre I leader vanno a braccetto ma non dietro le quinte ma denrto le loggie
RispondiEliminaHa detto una verità sacrosanta.
EliminaCesare Ghinelli.
L'anonimo che già conosciamo soffre di sdoppiamento di personalità con sintomi di protagonismo!!!
RispondiEliminaForse, questa sua ipotesi dipende dal fatto che, per questioni tecniche di connessione, è costretto a usare differenti nick name.
EliminaNon prendiamo fischi per fiaschi io non sono mica volato in brasile ,se torrido crede che sia io l'anonimo che si fa orlare il deretano si sbaglia e poi io mi firmo sempre ,LA mia base e' qui nel sud east Asian altro che brasile ,a me piace contemplare I cirlini asiatici se poi mi passa qualche lira in piu tra le Mani cerco di sgranocchiarne qualcosa se I tirchi giudei mi passassero qualche obolo cambierei subito casacca darei le testate contro I'll muro anch'io come fanno I Rabbi a gerusalemne
RispondiEliminaDa dove salta fuori il Brasile?
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