venerdì 15 novembre 2019

La CIA colpisce ancora!



Evo Morales, legittimo presidente della Bolivia, votato da milioni di cittadini, è stato costretto dall'esercito a dimettersi. La sua casa è stata saccheggiata dalle milizie di destra filo americane. Ancora una volta a decidere le sorti di un paese in Sud America non sono i cittadini ma gli Stati Uniti che appoggiano l'opposizione di destra, violenta, della peggior specie nel paese. Morales ha ridato dignità al suo popolo.
1) Ha tolto dalla povertà milioni di persone.
2) Ha garantito il diritto allo studio a tutti i cittadini della Bolivia.
3) Ha esteso i diritti al popolo degli indios i nativi di quel paese.
4) Ha fatto crescere la Bolivia come mai prima.
5) Ha nazionalizzato le aziende strategiche del paese, dando fastidio ai ricchi boliviani e agli americani che non vedono l'ora di impossessarsi delle miniere del paese.
6) Ha abbassato i prezzi dell'acqua, dell'energia, della benzina a prezzi simbolici, come beni universali. Lascia una Bolivia che cresce da quattordici anni a tassi del 6% all'anno. Vincerà le prossime elezioni burla un liberale amante della libertà (sic) e dell'occidente. Il popolo boliviano vedrà privatizzati i giacimenti di gas nel nome dei supremi valori del libero mercato e perderà le enormi conquiste sociali di questi anni a partire da sanità e istruzione pubbliche. La Bolivia tornerà ad essere quello che è sempre stata: il paese più povero del Sud America. Oggi è un giorno triste per il Sud America, con i media occidentali che nascondono tutto e l'Unione Europea muta.

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