Negli anni Cinquanta, i paesi del nord Africa e del Medio Oriente erano più ricchi della Cina, dell’India e della Corea, ma mentre in Estremo Oriente lo sviluppo economico portato avanti dalle locali classi dirigenti mise il destino di quei paesi nelle loro mani, nei paesi arabi furono solo le élite dominanati ad arricchirsi, tenendo per sé i profitti della vendita del petrolio, e lasciando la popolazione nell’arretratezza economica e culturale. Per poter distogliere l’attenzione dal furto di ricchezze compiuto da eminenti personaggi della politica araba, sciiti o sunniti che fossero, i leader di quei paesi petroliferi distolsero l’attenzione delle masse rimaste povere additando nell’Occidente il nemico impuro e infedele da combattere. Fu così con la rivoluzione di Khomeini. E fu così che piano piano, nella mente di milioni di arabi, s’insinuò l’idea che gli occidentali andassero puniti e, possibilmente, conquistati. Un’idea che è ancora viva e vegeta e di cui vediamo gli effetti ogni giorno che passa.
Le masse di migranti musulmani, dopo decenni di lavaggio del cervello da parte dei loro governanti, vengono qui per conquistarci, con le buone o con le cattive. E questo spiega in parte perché a “creare casini” sono solo e sempre i musulmani, mentre i cinesi, come abbiamo più volte notato, non delinquono, non spacciano droga, non violentano le donne bianche e, al massimo, evadono le tasse, dedicandosi cocciutamente a far soldi con il commercio. I sensi di colpa che la Sinistra cerca di instillare in noi sono funzionali alla conquista dell’Occidente da parte dei maomettani. E sono totalmente falsi. Da rigettare.
[Ringrazio Francesco Spizzirri per avermi mandato il video]
La conclusione mi sembra ovvia.
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