Fonte:
Andrea Zanoni
L’eurodeputato
Andrea Zanoni si è recato di persona a vedere il ristorante che è stato
irrorato pochi giorni fa da un elicottero impegnato nel trattamento dei
vigneti. Sabato 18 maggio 2013, i clienti del locale sulla collina di San Gallo
sono stati “annaffiati” con pesticidi da un elicottero.
«Posso
testimoniare che sono posti bellissimi dove le persone hanno la possibilità di
mangiare all’aperto con un panorama incantevole, vista la posizione
sopraelevata rispetto a colline coperte da ettari di vigneti di prosecco. È
incredibile che sia stata concessa una deroga alla Direttiva 2009/128/CE, che
vieta l’irrorazione aerea, che prevede il sorvolo solo in condizioni limitate e
controllate, ovvero quando non è possibile procedere diversamente. In realtà,
il territorio in questione non è affatto proibitivo per i mezzi tradizionali,
cioè i trattori. Sono andato di persona per rendermi conto della situazione e
ora, carte alla mano, a maggior ragione procederò alla segnalazione di questo
grave episodio a chi di dovere».
Zanoni
pone poi l’accento sulle opportunità turistiche che offre la zona: «Sono luoghi
dove esistono tutte le condizioni per sviluppare le possibilità legate al
turismo. L’episodio che si è verificato, invece ha fatto scappare le persone
che stavano mangiando all’aperto in tranquillità e non è sicuramente un bel
biglietto da visita»
Subito
dopo il passaggio dell’elicottero di sabato 18 maggio, sono scattate le
chiamate a Vigili urbani, Carabinieri, Vigili del Fuoco, al sindaco di Farra,
Giuseppe Nardi, da parte dei clienti che stavano pranzando e dei genitori dei
bambini che giocavano nel campo sportivo comunale.
L’elicottero
ha investito le persone con una pioggia di goccioline al pesticida. Il sindaco
Nardi ha dichiarato di aver da tempo chiesto un incontro all’Eliconsorzio e di
aver ricevuto in risposta solo i fogli con le autorizzazioni al sorvolo.
I
testimoni del volo a base di pesticidi hanno raccontato che l’elicottero, nel
primo pomeriggio, volava più basso rispetto al primo sorvolo della mattinata e
il vento trasportava alla deriva i fitofarmaci.
L’8
marzo 2012, l’eurodeputato Zanoni ha presentato un’interrogazione alla
Commissione europea per denunciare l’indiscriminato utilizzo dell’elicottero
per irrorare di pesticidi i vigneti del prosecco nella Marca trevigiana e
chiedere un intervento della Ue per tutelare la salute dei cittadini.
Il
26 aprile 2012 la Commissione ha risposto a Zanoni sottolineando l’articolo 9
della Direttiva 2009/128/CE che prevede il “divieto dell’irrorazione aerea con
la possibilità di eventuali deroghe in condizioni estremamente limitate e
controllate. La direttiva è pienamente applicabile a decorrere dal 14 dicembre
2011”.
A
novembre 2011, Zanoni aveva portato la questione dell’uso dei pesticidi all’attenzione
dell’Europa, chiedendo a Catherine Geslain-Lanéelle, Direttrice esecutiva dell’Autorità europea per la sicurezza alimentare di Parma (EFSA) in commissione Ambiente al Parlamento europeo quali fossero le misure che si sarebbero adottate per contrastare l’utilizzo indiscriminato di pesticidi tossici e nocivi nel trattamento dei vigneti delle colline del trevigiano, a due passi dalle case dei cittadini.
dell’Europa, chiedendo a Catherine Geslain-Lanéelle, Direttrice esecutiva dell’Autorità europea per la sicurezza alimentare di Parma (EFSA) in commissione Ambiente al Parlamento europeo quali fossero le misure che si sarebbero adottate per contrastare l’utilizzo indiscriminato di pesticidi tossici e nocivi nel trattamento dei vigneti delle colline del trevigiano, a due passi dalle case dei cittadini.
Zanoni,
già nel 2010 quando era consigliere provinciale a Treviso, aveva presentato un’interrogazione
alla Provincia per chiedere di segnalare i vigneti trattati indicando le
precauzioni da adottare, informare la popolazione, promuovere l’utilizzo di
metodi biologici nel trattamento dei vigneti del prosecco, effettuare analisi
del sangue e delle urine di un campione di residenti nelle aree coltivate a
vigneto, identificare le aree sensibili come scuole, asili, abitazioni,
regolamentare con precise distanze di sicurezza l’impianto di nuovi vigneti,
effettuare studi epidemiologici in riferimento alle patologie tumorali,
monitorare le falde acquifere della zona per ricercare eventuali residui dei
pesticidi e analizzare a campione i vini al fine di individuare l’eventuale
presenza di pesticidi.
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