Pordenone
- Sui fatti di Pordenone è intervenuto il presidente Ente nazionale circhi,
Antonio Buccioni.
“A
pochi giorni dalla morte cruenta di Roberto Gerardi e nei confronti di un circo
(“Millennium – Armando Orfei”) che giovedì aveva patito un lutto drammatico,
quale è stata la scomparsa di Elio Bizzarro, avvenuta in maniera improvvisa e
praticamente sulla pista del circo - esordisce Buccioni in una nota - l’impudicizia
e il lerciume intellettuale di settori animalisti ieri hanno portato a
molestare pesantemente pubblico e lavoratori del Millennium a Pordenone”.
Buccioni
stigmatizza l’ennesimo fattaccio che vede protagonisti gli animalisti. “Poi
ovviamente salta fuori il video girato dagli animalisti che immortala
esclusivamente la reazione dei circensi, ma chi era presente sul posto nella
giornata di ieri e in quelle precedenti, può testimoniare come i metodi
animalisti siano mirati proprio a provocare, a far saltare le staffe, perché
per ore e ore, davanti all’ingresso del tendone, slogan e cartelli offensivi
prendono di mira i circensi e il pubblico formato da famiglie con bambini
piccoli, con accuse gratuite, false e denigranti per un intero settore
lavorativo”, prosegue Buccioni.
“Risulta
chiaro a chiunque che la provocazione, portata proprio a quel complesso che sta
vivendo il lutto per la scomparsa di un padre del circo come Elio Bizzarro, di
cui si celebrano oggi (31 marzo) i funerali a Latina, e a cinque giorni dal
martirio di Roberto Gerardi, appalesa la volontà, da parte di certo mondo
animalista, di andare allo scontro fisico con metodi da squadracce e, ripeto,
tradendo una impudicizia intellettuale che riflette la totale assenza di valori
e rispetto per la dignità umana e finanche per la morte”.
E
il presidente Enc conclude: “Può poi accadere che in qualche caso, deprecabile
per certi aspetti, ma ampiamente comprensibile, ci scappi la reazione dei
circensi e seguano dei disordini. Il mondo del circo non è disposto a
continuare a subire l’odio, quasi razziale, di fanatici che si sono dati la
missione di sterminare la gente del circo”.
Per fortuna che ci sono anche giornalisti che non la vedono dal buco della serratura dei circensi......e che hanno le palle per non assoggettarsi alla solita corrente.
RispondiEliminaLa D'Amico è una tosta lo ha già dimostrato con la vicenda Simonsen.....
http://richiamo-della-foresta.blogautore.repubblica.it/2014/04/01/picchiati-gli-attivisti-davanti-al-circo/#comments
Grazie, l'avevo letto ieri.
EliminaSono indeciso se pubblicarlo o meno, perché su questa spiacevole vicenda ho già pubblicato parecchio.
E poi, è sempre mainstream.
La morte cruenta del circense? Il martirio???
RispondiEliminaCon tutto il rispetto per una persona morta, ma qui si sta rasentando il ridicolo nel tentativo di santificare e mitizzare uno che è morto mentre stava aggredendo delle persone, mentre stava andando a picchiarle.
E, ricordiamolo di nuovo: se gli animali li si fosse lasciati dove devono stare invece che prenderli e sottometterli per forzarli a eseguire esercizi sotto un tendone, tutto questo non sarebbe successo.
Non ci sarebbero state proteste degli animalisti, non ci sarebbe stato quel morto e non ci sarebbero stati gli scontri di questi ultimi giorni.
La manipolazione mentale passa attraverso l'uso sapiente delle parole, ma non tutti sono così sapienti da saperlo fare.
EliminaC'è chi ci prova soltanto.