Le
performances di Natalino Balasso diventano sempre più graffianti e spietate. Il
suo è un umorismo asciutto, che diverte e nello stesso tempo fa riflettere,
lasciando l’amaro in bocca. Non offre speranze di palingenesi, per nessuno, né
soluzioni di alcun genere, eppure dopo averlo ascoltato ci si sente edificati, quasi
rassegnati, forse perché riusciamo a vedere cose che prima ci erano sfocate se
non oscure. Tutti i comici del momento, a cominciare da Maurizio Crozza,
prendono di mira i politici, ma solo nei loro aspetti esteriori e senza
scalfire la cruda realtà dell’inganno sistematico e fisiologico insito nel
lavoro di politico. Balasso ci dice le cose come stanno e che abbiamo sempre
saputo: i politici lo sono per se stessi, pro domo sua, per dirla alla latina.
Antonio Razzi docet.
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