giovedì 3 settembre 2015

I cinesi ne sanno una più del diavolo



E poi c’è in azione l’arma segreta: gli strateghi dell’Esercito popolare di liberazione hanno arruolato una squadra speciale di scimmie, pazientemente addestrate per mesi a dare la caccia ai nidi e far sloggiare gli uccelli tutto intorno alle basi dell’aeronautica da cui decolleranno i 200 apparecchi, compresi 9 bombardieri strategici che voleranno sulla Tienanmen. Si tratta di cinque «macachi mulatti» con la missione di evitare che i pennuti si scontrino con i preziosi apparecchi durante le evoluzioni a bassa quota. Con la tecnica del condizionamento, i macachi hanno imparato a eseguire gli ordini, arrampicarsi sugli alberi e distruggere i nidi degli uccelli, ha detto con orgoglio alla stampa un ufficiale. «Nessun soldato può salire su un albero alto trenta metri con la rapidità di una scimmia; e anche usando i fucili, sarebbe servito un caricatore per abbattere un paio di nidi, stesso risultato con un cannone ad acqua, spreco di energia e risorse umane», ha sottolineato il comandante Wang Mingzhi. Il commissario politico Hang Bing, da una base aerea di Pechino, dice che l’impiego dei macachi anti-uccello è una prima mondiale ed è un sistema ecologico. I giornali pubblicano la foto di una scimmia al guinzaglio che fa il saluto militare.

[N.d.R. Articolo segnalato da Francesco Spizzirri]

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