Fonte: Scienze Notizie
Un mix di invasioni, disuguaglianze sociali, cambiamenti climatici e catastrofi interne ha distrutto antiche civiltà, segnando l'inizio di un'era oscura nel Mediterraneo e in Medio Oriente. Circa 3.200 anni fa, le civiltà del Mediterraneo orientale, del Nord Africa e del Vicino Oriente prosperavano grazie a scambi culturali, commercio e diplomazia. Ma nel XII secolo a.C., queste società crollarono misteriosamente, dando inizio a un periodo di “età oscura” con stagnazione sociale e culturale. Tra le civiltà colpite ci furono l’Impero assiro, il Nuovo Regno d’Egitto, i Micenei e i Minoici. Il crollo è stato attribuito a varie cause, tra cui l’arrivo dei “Popoli del Mare”, invasori misteriosi, o a problemi interni come disuguaglianze sociali e instabilità politica. Alcuni storici suggeriscono anche che cambiamenti climatici, come siccità e carestie, abbiano contribuito, aggravando la situazione. Altri studi ipotizzano una pandemia, come la peste a Creta. L’archeologo Eric Cline suggerisce che si trattò di una “tempesta perfetta” di calamità, tra cui conflitti, cambiamenti climatici e declino interno. Questo evento ci ricorda che nessuna civiltà, per quanto potente, è immune al collasso.
La parabola del declino è inevitabile e dipende dalla legge generale dell'entropia.
RispondiEliminaTutte le civiltà di successo, infatti, crescono continuamente e, ad un certo punto, incominciano a consumare più risorse (energetiche ed alimentari) di quelle che la natura è in condizioni di rinnovare.
Tornare indietro, in genere, non si può e quindi il patatrac è solo questione di tempo.
Purtroppo, anche noi siamo sulla stessa strada.
Ho pubblicato questo articolo perché, se la fonte è storicamente attendibile, 3200 anni fa c'è stato un insieme di cose che ha portato a un Reset, a una crisi, da cui gli imperi e i popoli sono usciti molto cambiati.
EliminaProbabilmente, tale evento non ha niente a che fare con il famoso Diluvio che dovrebbe datarsi a 12.000 anni fa, ma siccome anche Cracmal afferma che tra la fine del Settecento e gli inizi dell'Ottocento c'è stato un evento catastrofico (lo chiama "diluvio di fango"), mi chiedo quanti eventi catastrofici ci sono stati, nella storia umana, senza che noi ne sappiamo qualcosa.
Del resto, si sa da tempo che il Machu Picchu, è stato abbandonato improvvisamente, come pure altre città precolombiane.
Quali ne sono state le cause?
Non si sa, come non si sa da dove saltino fuori i sumeri.
E Atlantide, quando circa è scomparsa e per quali ragioni?
Domande intriganti!
In effetti, le grandi calamità naturali possono alterare di molto il normale corso delle civiltà.
EliminaMa la distruzione finisce per avere anche degli effetti creativi.
Citazione:
Elimina"alterare di molto il normale corso"
Anche l'arrivo degli spagnoli fece la stessa cosa, cioè fu una calamità, benché non naturale.
Citazione:
"finisce per avere anche degli effetti creativi"
Barbero lo dice senza mezzi termini: dopo la peste che faceva migliaia di morti, i superstiti recuperavano in fretta, godendo delle ricchezze ereditate e costruendo società più floride di prima.
Non credo che il motivo della caduta delle civiltà sia da attribuire al consumo di materie e energie superiori al disponibile .
RispondiEliminaCredo , piuttosto , che ad un certo punto gli scappa di mano il troppo potere , si sentono onnipotenti e si mettono a giocare a fare Dio.
A quel punto Dio , inteso come natura e collegamento fra lo stato materiale e quello spirituale , rimette le cose a posto .
L'articolo parla di un evento di cui non avevo mai sentito parlare, ma ho sentito dire che l'arrivo degli Hyksos in Egitto mi sembra abbia portato a qualche scompiglio, anche se non ho mai approfondito.
Elimina@ Bobo
EliminaIo invece sono un materialista duro e puro, e l'unico spirito che riconosco è... l'alcool. ;-)
Il tuo, qualche decennio fa, si poteva chiamare "Materialismo storico marxista".
EliminaNon è sbagliato, di per sé, ma personalmente sono possibilista, cioè ammetto che ci possano essere delle forze che vanno oltre la materia.
Lo spirito di cui parla Bobo, che "rimetterebbe le cose a posto" può essere inteso anche come la Natura che ritrova il suo equilibrio.
Se un popolo di giovani guerrieri invade un territorio abitato da vecchi, come pensi che andrà a finire?
Con l'impero romano forse è andata così e questo è anche il destino che si sta apparecchiando per noi, basta guardarsi in giro, basta osservare che noi bianchi siamo tutti dei vecchietti, mentre i "nuovi italiani" hanno un'età media di molto inferiore alla nostra.
E' duro doverlo ammettere e dispiace vedere che i nuovi arrivati non apprezzano i tesori d'arte e cultura che noi abbiamo accumulato, e che forse andranno dispersi.
"Sic transit gloria mundi" in questo caso è azzeccatissimo.
<< Lo spirito di cui parla Bobo, che "rimetterebbe le cose a posto" può essere inteso anche come la Natura che ritrova il suo equilibrio. >>
EliminaAllora così ci siamo.
Ho sentito spesso Corrado Malanga parlare di Entropia, secondo la quale, se non ho capito male, i fenomeni fisici tendono alla quiete, cioè al livellamento statico delle forze.
EliminaCorreggimi se sbaglio.
Hai detto bene: l'entropia viene definita come aumento del disordine, ma in realtà è il processo di perdita dell'energia utile.
EliminaE questo si verifica quando si perde la 'differenza tra i potenziali' e tutto diventa uguale e livellato.
Alla fine si avrà la c.d. morte termica dell'universo, in cui non succede più nulla.