Testo di Daniele Ramponi
Oggi chiudo per un po' con i miei post. Non ne trovo più una reale utilità, anche se "utilità" è un termine che non mi piace. Il fatto è che la speciazione è già avvenuta e ogni parola, ogni discorso sono ormai superflui. C'è chi crede a questo show psyco-pandemico che da un anno stanno trasmettendo nelle loro menti 24/24 e di conseguenza aderirà alla loro agenda con quel che ne consegue. C'è invece chi non si è sintonizzato sui loro canali e vive la vita secondo usi e consuetudini biologiche, di volta in volta scegliendo ciò che è bene per se stesso. Il mondo è sostanzialmente diviso in un bimondo e la cosa è già avvenuta: ora le parole non servono più: attendiamo i fatti. Auguro a tutti la miglior scelta possibile, per il resto ovviamente neanche una lacrima.
Concordo pienamente, la parte bassa della piramide è e deve essere costituita da gente "anestetizzata" e quindi "non cosciente! di quello che sta veramente accadendo. E qui la propaganda mediatica fa la parte del leone. Il resto viene da sè... E' inutile descrivere la luce a un cieco. Ora le parole non servono più... e ovviamente neanche una lacrima per le cavie del gel supermagnetico dentro il "vaccino".
RispondiEliminaIl fatto gli è che anche un savio, rinchiuso in un manicomio, ha vita breve. Questo va messo in preventivo. Oppure darsi alla macchia. Va bene tirarsi fuori ma temo che il destino dell'umanità sia segnato. Destino funesto. E comune.
RispondiEliminaIl pessimismo non ti allunga la vita, Mauro.
EliminaTe lo dice uno che di pessimismo se ne intende.
Frequentare questo mio blog pessimista sarà mica intossicante?
Abbiamo smesso di vedere i telegiornali e forse dovremmo smettere di frequentare questo blog.
Si è mai dato il caso che un blog abbia fatto harakiri?
Ma quale intossicazione da blog Roberto, sempre stato pessimista. O meglio, ottimista bene informato.. Altre cose non allungano la vita, non certo il vedere le cose per come veramente sono, senza lenti colorate o bicchieri mezzi pieni. Non ti preoccupare..
RispondiEliminaUn saluto.
salve
RispondiEliminanessun pessimismo ma solo sano realismo ... non possiamo (almeno noi), negare l'evidenza ...
saluti
Piero
nel mio piccolo,concordo al 100% buona serata
RispondiEliminaAlex
Beh, almeno non dovrò sentirmi in colpa, ammesso (e concesso) che l'infelicità accorcia la vita.
RispondiEliminaNon già infelicità direi quanto piuttosto condizione di FELICE AMARITUDINE è quella di chi intuisce l'inganno, intendendo operare in sé, consapevole che la società in cui vive è orientata al deterioramento cognitivo più estremo, dimostrando di compiacersene senza pentimento alcuno
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